lunedì 31 gennaio 2022

The Batman: in una "nuova" clip del film Robert Pattinson recita con lo sguardo

Anche se dovremo aspettare il 3 di marzo per vedere tutti i 180 minuti di The Batman, oggi possiamo avere un altro assaggio del cinecomic con Robert Pattinson grazie a una nuova clip del film che dà un senso a questo freddo lunedì di fine gennaio. In realtà non è corretto usare l’aggettivo "nuovo", perché le immagini che la Warner Bros. ha diffuso ufficialmente sono già circolate di straforo. Ve le abbiamo mostrate una settimana fa, ma la qualità era pessima e soprattutto mancava la parte iniziale. Quindi ci sono 26 secondi in più! Come vi avevamo già detto, Pattinson sfoggia il suo sguardo intenso, e se gli occhi sono lo specchio dell'anima, allora siamo in grado di cogliere il tormento del supereroe come lo vede il regista Matt Reeves, che non è solo il regista del film, ma anche lo sceneggiatore.

Leggi anche Il Batman di The Batman a quale altro Batman somiglia di più? Risponde Robert Pattinson

Leggi anche Il tema di The Batman dalla colonna sonora di Michael Giacchino si può ascoltare ora ed è da pelle d'oca

La clip ufficiale di The Batman con 26 nuovi secondi in apertura

The Batman non è una origin story del supereroe. Quando ci imbattiamo in Bruce Wayne/Batman, lo troviamo già alle prese con i suoi demoni e con la criminalità di Gotham City.  Molti personaggi incrociano la sua strada: il villain l'Enigmista, Catwoman, il boss Carmine Falcone, il Pinguino. Nella clip l'Uomo Pipistrello partecipa al funerale di un poliziotto. Non ha il costume con cui affronta i cattivi, ma è in borghese, per così dire. Nella parte nuova della clip, che Matt Reeves ha deciso di condividere ufficialmente con i fan di Batman, si vede Bruce Wayne che entra in chiesa e che viene caldamente invitato a fare di più per la sua città, anche perché la sua è una famiglia di filantropi con un passato glorioso. Il nostro non proferisce verbo e ascolta una conversazione fra il James Gordon di Jeffrey Wright e alcuni poliziotti, che parlano di un agente che manca all’appello. E’ da notare che a catturare l'attenzione di Wayne è un bambino seduto da solo su una panca, in cui il personaggio di Robert Pattinson chiaramente si identifica. Poi succede il finimondo, e di più non vi diremo. Buona visione!



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/u9NAHcMwZ

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Gli anni belli: un coming of age tra amore e politica ambientato nel cruciale 1994. Parlano regista e cast.

Estate 1994. Elena, 15 anni, rimandata settembre in greco viene strappata dalla riunione del collettivo cui sta prendendo parte dal padre, che il greco lo insegna: assieme alla mamma è arrivato il momento di partire. Destinazione: il campeggio di sempre, quello in cui vanno da anni, sempre loro, sempre uguale. All’arrivo una sorpresa: il campeggio ha un nuovo direttore, uno che vuole stare al passo coi tempi, uno che l’ha ribattezzato “Bella Italia” e ha voluto dare al tutto una patina di efficientismo ottimista mirato a produrre fatturato.
Elena, da adolescente pasionaria qual è, si opporrà a questo modello di gestione, supportata da un gruppetto di nuovi amici dallo stile di vita e d’abbigliamento chiaramente “alternativo” cui ha dato a bere di essere più grande di quel che è, e dovrà fare allo stesso tempo i conti con gli inevitabili tumulti del cuore e con le regole di genitori che non sempre si accorgono di come e quanto sia cresciuta. Mentre loro, mamma e papà Adele e Eugenio, dovranno fare i conti con le esigenze di una coppia che deve imparare di nuovo a vivere una vita, anche intima, senza figli di mezzo.
Tutto questo avviene in Gli anni belli, opera prima di Lorenzo d'Amico de Carvalho, discendente da una famiglia che col cinema ha molto a che fare e che al cinema ha dato molto, qui alla sua prima regia cinematografica di finzione dopo tanto teatro, tante sceneggiature, alcune esperienze in campo documentario.

Gli anni belli: il trailer del film

Un'estate tra politica e sentimenti

“Cercavo una storia per il mio film d’esordio ed è stata mia moglie Anne Ritta Ciccone, con cui avevo già scritto un film con cui mi trovo bene sul lavoro così come nella vita, a tirare fuori dal cassetto un soggetto che stava lì da un sacco di tempo, è che ho subito ritenuto ideale,” spiega d’Amico, che del film è stato non solo regista ma anche co-sceneggiatore, montatore e produttore.
“Era un soggetto che avevo scritto dopo il mio primo film, nato dal ricordo della mia ultima estate passata in campeggio assieme ai miei prima che divorziassero,” dice Ciccone. “Questa è una commedia, e da regista non è un genere che ho portato avanti, un po’ perché mi affidavano progetti diversi, un po’ perché, confesso, da regista la commedia è un genere che mi diverte meno di altri. Parlando con Lorenzo del suo esordio, conoscendo bene i suoi testi teatrali, il modo in cui gestisce gli attori, il grande e innato senso per la commedia all’italiana che possiede, mi è tornato in mente e glielo ho proposto. Glielo ho donato facendolo sentire libero di svilupparlo come meglio credesse, perché so benissimo che un film è sempre del suo regista.
All’inizio la storia è quella di coming of age sentimentale, ma il punto centrale della storia è la voglia della protagonista di essere riconosciuta come adulta: non solo dai suoi genitori, ma anche dai suoi pari. In più io ci ho messo dentro l’elemento politico, qualcosa che ha sempre caratterizzato la mia vita, specie a quell’età”, aggiunge d’Amico, che ha trattato con la stessa dose d’ironia sia le velleità berlusconiane dei nuovi gestori del campeggio dove si ambienta il suo film, sia le velleità barricadere e contestatrici di Anna e dei suoi amici, di cui vengono bonariamente prese in giro le contraddizioni insite nel loro essere a tutti gli effetti dei borghesi.
In questo, Gli anni belli sembra ricordare vagamente un film come Ferie d’agosto di Paolo Virzì, ma nell’esordio di d’Amico con mancano echi del Sapore di mare vanziniano, e anche di qualche sua successiva filiazione indiretta; come quella di quel prodotto, quello sì, puramente berlusconiano che è stato il televisivo Professione vacanze con Jerry Calà.
E, proprio come i Vanzina, anche d’Amico ambienta la sua storia in un passato che non è solo “mitico” ma assume valenze più ampie dal punto di vista della storia e del racconto.

Gli anni belli: ovvero i Novanta

“Gli anni Novanta sono gli anni della mia adolescenza”, spiega il regista, “quindi avevo un contatto diretto con quell’epoca: la mia onestà intellettuale mi fa dire ‘io questo conosco e di questo posso parlare’. Quando sei adolescente ti costruisci una tua controcultura e un tuo modo di comunicare, e quando che quando vedi degli adulti che lo vogliono raccontare c’è sempre della distanza e del pregiudizio. I meccanismi emotivi e i sentimenti dell’adolescenza sono sempre gli stessi in ogni epoca, ma se io racconto l’adolescente di oggi, il suo sguardo sul mio racconto sarà inevitabilmente critico. Allora ecco che portare questa cosa in un periodo storico che non li aggredisce è un buon metodo per togliere di mezzo questo problema. In più il 1994 è un anno cruciale della nostra storia, rappresenta una nuova adolescenza della nazione, un momento pieno di energia e di incognite, proprio come quello che vive Elena.
E ancora, spiega Lorenzo d'Amico de Carvalho, l’ambientazione d’epoca ha aiutato molto a “creare un microcosmo staccato da tutto come oggi non sarebbe possibile: perché con internet e gli smarphone e tutto il resto una 16enne di oggi non si sente isolata se portata in vacanza in un luogo del genere e lontana dai suoi amici, e grazie a tutte le possibilità di contatto che ha grazie alla tecnologia alla fine ha anche meno necessità di creare contatti e relazioni lì dov’è, questioni sentimentali a parte”.

Il cast: parlano Romana Maggiora Verano e Maria Grazia Cucinotta

Gli anni belli è stato girato in diversi luoghi, ricreando il campeggio “Bella Italia” mettendo assieme diversi campeggi del sud Italia, spesso isolati e dalle connessioni telefoniche traballanti: e quindi anche per il cast si è venuta a creare una situazione d’isolamento simile a quella di una volta e dei protagonisti che raccontano. Un cast che vede la giovane Romana Maggiora Vergano, in questi giorni anche in tv, su Sky, nel cast della serie Christan, nei panni di Elena, e Maria Grazia Cucinotta e Ninni Bruschetta in quelli dei suoi genitori.
“Sono uscita dal provino convinta che non avrei ottenuto la parte”, racconta Vergano, “perché il mio viso ricorda quello di un’adolescente ma sono molto alta e ho forme abbastanza pronunciate, e dimostro tutta la mia età. Il caso ha voluto che nel film Elena si spacci per più grande, e allora quindi forse la mia fisicità mi ha portato fortuna. Mi sono molto ritrovata in quel che Elena dice e in come lo dice: l’ho sempre sentito naturale. Anche io ho una tendenza alla polemica, all’aggressione verbale, al seguire un istinto quasi animale”.
Maria Grazia Cucinotta racconta di essersi sentita “molto contenta, emozionata nel leggere la sceneggiatura, perché si parla di pezzi di vita che sto vivendo io stessa in quanto madre di un adolescente. C’è tanta verità in questo film, che parla dell’adolescenza, del crescere dell’affrontare il mondo anche in modo incosciente, ma che parla anche dei rapporti di coppia, di coppie adulte con figli che devono fare i conti con la perdita della complicità, e con  paura del tempo che passa, e con un’intimità da riconquistare. Mi piaceva quindi il ruolo di madre e l’affrontare il problema di una coppia che cresce. Questo film racconta tante verità, passate e presenti che servono a farci riflettere”.

Il ricordo di nonna Suso

Non poteva mancare, in un incontro come quello per Gli anni belli, una riflessione di Lorenzo d'Amico de Carvalho sull’eredità che deriva dal cognome che porta, e che si è tramutata in un affettuoso e bellissimo ricordo di sua nonna, la grande Suso Cecchi d’Amico.
“Siamo tutti formati dalle nostre famiglie, e io non lo so se ho imparato qualcosa bene dalla mia famiglia, ma in termini di approccio alla narrazione è stato per me fondamentale il rapporto con mia nonna”, dice d’Amico. “Ricordo le lunghissime passeggiate che facevamo assieme e durante le quali inventavamo delle storie, i dialoghi che inventavamo tra il nostro cane e gli altri cani, e con gli uccellini, e sono convinto che tutto questo mi abbia spinto fortemente al senso della narrazione e del dialogo. E ricordo come in casa si incontravano tutti, e Suso era una sorta di mamma per tutti gli altri: aveva un profondo senso dell’accoglienza, provava piacere ad accogliere e le persone amavano essere accolte da lei. Ho avuto la fortuna di essere cresciuto in mezzo a persone molto intelligenti che, ricordo, non parlavano mai di lavoro: ricorso benissimo mia madre sempre alle prese col lavoro, ma non ho mai visto mia nonna lavorare: la ricordo sempre a godere della meraviglia che aveve e che avevo intorno”.

Gli anni belli debutterà nei cinema italiani il 7 febbraio distribuito da Bendico, e i suoi autori e il suo cast lo accompagneranno in un tour città dopo città, pronti a incontrare il pubblico che vorrà recarsi in sala per andarlo a vedere.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/AwWpydxJ3

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Jurassic World 4 è possibile? Risponde il producer di Jurassic World - Il dominio

Il veterano di Hollywood Frank Marshall, producer del nuovo Jurassic World - Il dominio, risponde a una domanda dei fan: dopo Jurassic World 3, un Jurassic World 4 è possibile?

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/Nj7DbaSZr

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

David di Donatello 2022: annunciati i dieci documentari finalisti

Sono state selezionate le dieci opere che concorreranno al Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2022 per il miglior documentario. Lo ha annunciato Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell'Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello in accordo con il Consiglio Direttivo. Questi i titoli scelti dall’apposita commissione per i documentari composta da Guido Albonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Betta Lodoli, Pinangelo Marino e Giacomo Ravesi:

Atlantide di Yuri Ancarani

Dal pianeta degli umani di Giovanni Cioni

Ennio di Giuseppe Tornatore

Futura di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher

Il palazzo di Federica Di Giacomo

La macchina delle immagini di Alfredo C. di Ronald Sejko

Los zuluagas di Flavia Montini

Marx può aspettare di Marco Bellocchio

Onde radicali di Gianfranco Pannone

Rue Garibaldi di Federico Francioni

La Giuria dell’Accademia voterà una prima volta per individuare la cinquina di candidati al premio e, successivamente, decreterà il vincitore del David per il miglior documentario che lo scorso anno è stato intitolato alla memoria di Cecilia Mangini, scomparsa a Roma nel 2021, instancabile indagatrice del reale e indimenticata pioniera e outsider del cinema italiano.

“Questa selezione – dichiara in una nota la Commissione – nasce dalla visione di 160 opere, dieci in più di quelle presentate per il David 2021, già in crescita di 50 titoli rispetto al 2020. È la conferma di un sempre maggiore interesse per i Premi David di Donatello e della graduale, costante crescita della produzione documentaria, anche in periodo di pandemia. È stato dunque ancora più difficile arrivare a una selezione di soli 10 titoli, nei quali abbiamo comunque individuato le diverse anime del cinema documentario, riflesso della vivacità di autori che interpretano il cinema del reale nelle forme più differenti. Dieci film che rispecchiano a nostro avviso la molteplicità della produzione documentaristica nazionale e rappresentano un buon equilibrio generazionale e di genere, con tre registe in selezione. Uno sguardo che unisce opere al lavoro sugli archivi e sulla storia e la cronaca del Paese ad altre di taglio più autobiografico, con percorsi meno convenzionali, a volte persino urticanti, su una contemporaneità sempre più complessa. Film-documentari accomunati tutti dalla ricerca di un dialogo coinvolgente, appassionato, anche provocatorio, con lo spettatore”. 



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/P8QkVMOWX

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Greta e le favole vere: riprese terminate per il film con Raoul Bova, Donatella Finocchiaro e Sabrina Impacciatore

Concluse in Trentino-Alto Adige le riprese di Greta e le favole vere, diretto dal regista di Youtopia Berardo Carboni. Nel cast Raoul Bova, Donatella Finocchiaro e Sabrina Impacciatore.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/mVsSqv2i6

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Top Gun: Maverick: Tom Cruise svela immagini inedite del film in uno spot del Campionato AFC

Anche se non siete appassionati di football americano, dovete ringraziare la rete televisiva CBS Sports perché ha diffuso immagini mai viste prima di Top Gun: Maverick, il sequel di Top Gun con Tom Cruise. E proprio Tom Cruise è il protagonista di uno spot dedicato alle squadre dei Kansas City Chiefs e dei Cincinnati Bengals, che si sfideranno per avere accesso alla finale, che si svolgerà a Los Angeles il prossimo 13 febbraio.

Lo spot con le nuove immagini di Top Gun: Maverick

Ovviamente nello spot mandato in onda da CBS Sports, Tom Cruise è in splendida forma, come lascia intravedere la maglietta a maniche lunghe leggermente attillata che non potrebbe essere indossata da chi ha qualche tenero rotolino di ciccia. Tom Cruise dice: "Football, un gioco americano, uno sport che ricompensa il duro lavoro, il sacrificio, la dedizione e l'abilità, uno sport che ti sprona a fare sempre meglio e a non accontentarti di un secondo posto". Dopodiché comincia un montaggio serrato di immagini del film e immagini delle due squadre. Tom dice anche: "La vita è migliore se condita da un po’ di azione". L'attore passa quindi a illustrare i Kansas City Chiefs e i Cincinnati Bengals. Alla fine Cruise sentenzia: "Il momento è adesso” e lo spot si chiude con un aereo che, in lontananza, attraversa un cielo giallo ocra.

Si vede solamente Cruise nei panni di Pete "Maverick" Mitchell nello spot, ricordiamoci però che in Top Gun: Maverick recitano anche Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Lewis Pullman, Jay Ellis, Danny Ramirez e Val Kilmer.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/BcmwNxCIE

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley primo al boxoffice italiano del weekend

Una felice sorpresa al boxoffice italiano del weekend: al suo debutto in Italia, al primo posto c'è La fiera delle illusioni - Nightmare Alley di Guillermo del Toro, capitanato da Bradley Cooper, attorniato da Toni Collette, Cate Blanchett, David Strathairn, Rooney Mara, Willem Dafoe, Richard Jenkins. In quattro giorni il nuovo adattamento del romanzo di William Lindsay Gresham, secondo in ordine di tempo dopo quello del 1947 con Tyrone Power, porta a casa 635.000 euro. Non è una gran cifra, è vero, ma il visionario dramma d'epoca di Del Toro è stato ingiustamente punito al botteghino americano, con un flop sonoro che ha fatto indignare anche Martin Scorsese. I suoi 15 milioni di dollari ottenuti a stento nel mondo sono un disastro, ma a quanto pare diversi spettatori italiani hanno voluto dare al film una meritata chance. Chi scrive non se n'è pentito. Leggi anche La fiera delle illusioni, Martin Scorsese raccomanda il film di Guillermo del Toro

Slitta dal primo al secondo posto Il lupo e il leone, storia di una ragazza che decide di prendersi cura dei due cuccioli di animali nel titolo: una storia per famiglie senza computer grafica ma con animali reali. Funzionò Mia e il leone bianco, funziona questo: nel fine settimana ha registrato altri 508.000 euro, raggiungendo il totale italiano di 1.206.000.
Scende dalla seconda alla terza posizione una vecchia conoscenza: sì, Spider-Man No Way Home continua a incassare, a questo giro portando a casa altri 347.000 euro. Siamo a quota 23.635.000 qui da noi, 1.739.000.000 dollari nel mondo intero. Peter Parker ha ancora qualcosa da dare al circuito delle sale.

Nuova entrata al quarto posto per il documentario Ennio di Giuseppe Tornatore, che il regista ha dedicato al suo collaboratore e amico per decenni, il leggendario compositore Ennio Morricone, scomparso nel 2020. Due ore e mezza per raccontare un artista amato in tutto il mondo. I 314.000 euro incassati sono di buon auspicio: il film per ora era solo in anteprima, uscirà ufficialmente il 17 febbraio.
Cade dalla terza alla quinta posizione Una famiglia vincente - King Richard, il film con cui Will Smith si sta riavvicinando agli Oscar, interpretando il padre delle sorelle tenniste Williams. Nel weekend ricava 209.000 euro, toccando quindi 1.100.000 in Italia.

Il box office completo del weekend



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/ArcORvtxm

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

domenica 30 gennaio 2022

Sundance Film Festival 2022: horror d'autore e figure femminili di rilievo nell'edizione online

L’edizione online del Sundance Film Festival 2022 ha messo in luce, oltre a una qualità media delle opere presentate in cartellone decisamente elevata, un’attenzione molto precisa per un genere specifico come l’horror. Nella maggior parte dei titoli presentati che possono essere inseriti in questa categoria il riferimento più o meno esplicito alla nostra contemporaneità e ai problemi che stiamo vivendo oggi ha contribuito ad elevare sia l’interesse che la qualità del prodotto stesso. Temi oggi più che mai scottanti ma fondamentali da esplorare come il rapporto uomo-donna, il fanatismo religioso o il razzismo nascosto nelle pieghe della società si sono fatti asse portante per storie raccontate con intelligenza e in un paio di casi notevole senso del cinema. L’altro fattore che ha contraddistinto il Sundance di quest’anno è stata l’attenzione verso figure di donna interessanti, sfaccettate, anche nel cui si sono rivealte anime dilaniate e dolorose. L’edizione 2022 del festival ha decisamente parlato al femminile, non soltanto per il numero di lungometraggi diretti da donne ma soprattutto per la capacità di fornire al pubblico protagoniste assolutamente non convenzionali. Eccovi dunque i titoli più interessanti e valevoli visti al Sundance Film Festival 2022. 

I migliori film visti al Sundance Film Festival 2022

  • Resurrection
  • You Won't Be Alone
  • Master
  • FRESH
  • Speak No Evil
  • Call Jane
  • Good Luck To You, Leo Grande
  • Emily the Criminal
  • Dual
  • When You Finish Saving the World
  • Honk for Jesus. Save Your Soul


Horror d’autore al Sundance Film Festival

Il film più disturbante presentato al Sundance Film Festival è stato senza dubbio Resurrection (foto principale) scritto e diretto da Andrew Semans. La storia racconta di come Margaret - donna indipendente e coriacea con una figlia di quasi diciotto anni - inizia di colpo a vedere sgretolarsi il proprio mondo quando incontra un uomo che rappresenta il lato più oscuro del suo passato. Una Rebecca Hall capace di spingere agli estremi le sue qualità di attrice e la propria fisicità si mette al servizio di questo dramma che scivola nell’horror attraverso un'ammirevole progressione drammatica. A farle da contraltare un Tim Roth viscido e ributtante, perfetto per il ruolo di mentore/diavolo tentatore. Basato su una progressione drammatica molto ben scandita, che tiene costantemente lo spettatore in bilico riguardo al realtà del film che sta guardando, Resurrection possiede una coerenza estetica (ottimo in particolar modo il lavoro sulle ambientazioni scarne e stilizzate) che rimanda in qualche modo al cinema di David Cronenberg. Fino a un finale visionario che chiude con enigmatica efficacia un lungometraggio coraggioso, ipnotico, ammirevole nella sua volontà di smuovere la mente e la coscienza dello spettatore. 

Altro film di sicuro impatto è stato anche You Won’t be Alone (foto sopra) dell’esordiente Goran Stolevski. Favola nera e violenta ambientata nella Macedonia del XIX Secolo, la storia racconta di un essere mostruoso che rapisce una giovane ragazza e la rende una strega capace di mutare forma. Il viaggio di questa nuova creatura attraverso vari paesi e piccole comunità, dove accumula esperienze di vita e impara anche attraverso il sangue ad amare gli umani, viene messo in scena da Stolevski con una potenza espressiva rarefatta, a tratti elegiaca. Anche quando la forza visiva ed emotiva di alcuni momenti costringe lo spettatore a confrontarsi con l’orrore, You Won’t be Alone riesce a mantenere un fascino particolare e originale. Vi sono echi del cinema di Terrence Malick nel ritmo della narrazione, nel montaggio e nell’uso delle musiche per sottolineare la forza delle immagini. E questo rende alla fine il lavoro di Stolevski qualcosa di originale, a tratti davvero vibrante. Sa segnalare la partecipazione breve ma assolutamente da ricordare di Noomi Rapace in una delle forme che l’essere soprannaturale assume.

Molto interessante nell’idea di partenza e in molta parte dello sviluppo si è confermato Master di Mariama Diallo (anche sceneggiatrice). Ambientato in una prestigiosa, esclusiva università del New England, questo horror vede protagoniste una giovane studentessa di colore che inizia i corsi nello stesso momento in cui Gail, anch’essa afroamericana, inizia il suo primo anno come decano a cui viene affidato il compito di supervisore degli studenti. Entrambe le donne si dovranno confrontare con un ambiente che nasconde segreti orribili, soprattutto per chi non appartiene alla razza di chi gestisce il college…Alla stessa maniera di un film indiscutibilmente efficace quale è stato Get Out di Jordan Peele, anche Master adopera il genere per parlare di razzismo in un ambiente culturale ben specifico. Il film funziona molto bene quando deve seminare dubbi, irretire lo spettatore con l’angoscia del non visto, renderlo inquieto attraverso i dettagli. Se la storia si dilunga forse un po’ troppo nella seconda parte, questo inficia soltanto in parte l’efficacia di un lungometraggio intelligente, il quale sa bene cosa vuole raccontare e sa come farlo.

Da segnalare anche due lungometraggi horror che ottengono buoni risultati a livello di tensione puntando principalmente sull'affidabilità del prodotto senza tentare di proporre qualcosa di innovativo. Il primo è FRESH di Mimi Cave, incentrato su una donna che dopo alcuni appuntamenti online andati piuttosto male trova l’uomo giusto per caso, al supermercato. Solo che non è esattamente quello giusto…Nel cast troviamo un Sebastian Stan affascinante e mellifluo, che se la deve vedere con la protagonista Daisy Edgar-Jones. L’altro titolo è il film danese Speak No Evil di Christian Tafdrup, al centro del quale c’è una famiglia che, dopo una breve vacanza in Toscana accetta l’invito di un’altra famiglia olandese appena conosciuta e li raggiunge a casa loro. Il crescendo narrativo organizzato non è particolarmente veloce ma immerge il pubblico nella giusta dose di tensione, fino a portarlo a un finale di forte impatto emotivo. Non facile da dimenticare. 


Il meglio del cinema indipendente al femminile

Uno dei lungometraggi migliori presentati al Sundance Online 2022 è stato Call Jane (foto sopra), esordio alla regia cinematografica di quella Phyllis Nagy che qualche ano fa ha ottenuto la nomination all’Oscar per l’adattamento di Carol di Todd Haynes, tratto da Patricia Highsmith. Ambientato nella Chicago del 1968, il suo film racconta della presa di coscienza di Joy (Elizabeth Banks), madre di famiglia borghese che viene in contatto con un movimento clandestino di donne le quali aiutano altre donne ad abortire, dal momento che il processo è ancora illegale nella maggior parte degli Stati Uniti. Aiutata da uno sviluppo narrativo estremamente preciso, che tratteggia situazioni e personaggi con enorme lucidità, la Banks offre una prova matura ed emozionante nella sua saggia compostezza. È lei la spina dorsale di un film di impegno realizzato per scuotere senza indottrinare, arrivando al cuore del pubblico in maniera naturale, coerente. Visivamente molto curato nella sua ricerca di un tono retrò, Call Jane possiede tutte le carte in regola per diventare uno degli “sleeper” della stagione cinematografica, e onestamente lo meriterebbe in pieno. Nel cast anche Chris Messina, Kate Mara, Sigourney Weaver e John Magaro, tutti ammirevoli. 

La sessualità femminile in età più avanzata è il tema principale di Good Luck to You, Leo Grande di Sophie Hyde, in cui la vedova Emma Thompson compra le prestazioni del sex worker Daryl McCormack. Attraverso una serie di incontri che si tengono sempre dentro la stessa camera d’albergo i due impareranno a condividere qualcosa in più del semplice rapporto fisico. Molto ben scritto e capace di sviscerare con gentilezza e onestà molti temi non semplici, il film della Hyde si basa ovviamente sulla performance maiuscola della Thompson, la quale si propone in maniera diversa rispetto alle sue interpretazioni passate con una prova coraggiosa, intima, a tratti vibrante. Pur non risultando efficace al 100% - nel finale un minimo di retorica fa capolino - il film racconta con la necessaria verità un ritratto femminile sfaccettato, che raramente si è visto sul grande schermo sotto tale angolazione.

Altra notevole figura di donna la offre una Aubrey Plaza finalmente convincente in un ruolo drammatico, ovvero quello interpretato in Emily the Criminal. Dramma asciutto e preciso diretto da John Patton Ford, storia che segue le gesta di una donna che, soffocata dai debiti e ostacolata anche da un carattere non propriamente accomodante, si barcamena facendo lavori squallidi, fino a entrare in un giro di truffe con carte di credito false che la porterà a dover lottare per la propria sopravvivenza. La figura di Emily tratteggiata dalla Plaza non è una vittima delle circostanze, non è costretta alle proprie azioni, non ha il coraggio delle eroine action ma non si tira indietro di fronte ai rischi. Una psicologia non retorica e non apologetica, una anti-eroina magnetica che seguiamo pur non amandola ai fino in fondo. La tensione del crime-movie c’è tutta, ed Emily the Criminal funziona sotto tutti i punti di vista. 

Dual è una commedia con uno spunto sci-fi che vede protagonista assoluta una Karen Gillan in gran forma, capace di una doppia prova stilizzata e ferocemente ilare. Quando Sarah scopre di avere una malattia terminale decide di "comprare" un clone esatto di se stessa in modo da sopravvivere in qualche modo alla propria morte. I veri problemi arrivano quando la copia si rivela molto più vitale e attraente della Sarah originale. Realizzato con uno stile volutamente piatto, in modo da far risaltare la prova asciutta e surreale della Gillan, Dual possiede momenti di comicità dettata da situazioni assurde e personaggi ben delineati. Uno specchio deformato e divertente della nostra realtà, di quanto deprimente e disconnessa possa a tratti essere. 


Altri film degni di segnalazione

Chiudiamo la rassegna di titoli presentati al Sundance 2022 con due lungometraggi che hanno incontrato il nostro consenso. Il primo è l’esordio alla regia di Jesse Eisenberg intitolato When You Finish Saving the World (foto sopra), storia del contrasto psicologico che vede l’una contro l’altro una madre fin troppo impegnata nel sociale e il suo figlio adolescente, il quale al contrario conduce una vita superficiale che lo ha reso una piccola star dei social media. Il cuore di questo dramma dal tocco gentile e preciso sono i due protagonisti Julianne Moore e Finn Wolfhard, entrambi capaci di tratteggiare i rispettivi personaggi con verità e profondità evitando accuratamente ogni eccesso caricaturale. Costruito su situazioni emotivamente pregnanti, senza diventare mai inutilmente melodrammatiche, When You Finish Saving the World dipinge un universo familiare comune con la necessaria attenzione ai toni e alle atmosfere. Un film che a nostro avviso rispecchia con accuratezza la sensibilità di Eisenberg. 

L’altro titolo meritevole di segnalazione è Honk for Jesus. Save Your Soul, commedia costruita come un finto documentario volto a raccontare il tentativo di una coppia di pastori evangelisti che tentano di ritornare sulla cresta dell’onda dopo che uno scandalo sessuale ha fatto crollare il loro impero economico. Scritto e diretto da Adamma Ebo il film si regge interamente sulla prova istrionica di Sterling K. Brown e Regina Hall, molto efficaci nell’evidenziare i momenti più corrosivi e parodistici del film. Il risultato è un progetto che non ha paura di rischiare di prendere di mira argomenti e situazioni anche scottanti, con almeno un paio di trovate di sceneggiatura ammirevoli. Honk for Jesus. Save Your Soul sa divertire in maniera velenosa, corrosiva e al tempo stesso riesce a far riflettere su quanto stiamo ridendo. 



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/emi9xMGur

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Sempre più bello

Nuove speranze
* * - - - (mymonetro: 2,38)

Regia di Claudio Norza. Con Ludovica Francesconi, Giancarlo Commare, Gaja Masciale, Jozef Gjura, Jenny De Nucci, Diego Giangrasso, Drusilla Foer, Monica Dugo, Alberto Barbi, Riccardo Niceforo, Désirée Giorgetti, Franca Pellecchia.
Genere Commedia - Italia, 2022. Durata 100 minuti circa.

Marta ce l'ha fatta e torna a respirare, il trapianto ai polmoni è riuscito. Al risveglio Gabriele è accanto a lei, e insieme decidono di andare a convivere in una casa tutta nuova, solo per loro. Orfani della stravaganza di Marta, Jacopo e Federica si dedicano così alla ricerca di nuovi coinquilini. Tutto sembra procedere per il meglio, ma improvvisamente la malattia della ragazza si ripresenta. La situazione si complica drammaticamente. Marta viene ricoverata d'urgenza. Tutti i suoi amici, preoccupati da questa ennesima ricaduta si riuniscono in ospedale in attesa di notizie da Dario, ormai fidato medico che la ha in cura. Gabriele, disperato, cerca di ricontattare l'austera e schiva nonna di Marta, con cui la ragazza non ha più rapporti da molti anni. In questo momento in cui la vita della giovane è appesa a un filo, sembrerebbe essere lei l'unica a poter decidere del suo destino...





from Cinema - MYmovies.it https://ift.tt/SPQRsugzD

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

sabato 29 gennaio 2022

Zlatan

Un biopic dedicato a un leader puro
* * 1/2 - - (mymonetro: 2,6)

Regia di Jens Sjögren. Con Granit Rushiti, Dominic Andersson Bajraktati, Cedomir Glisovic, Merima Dizdarevic, Emmanuele Aita, Duccio Camerini, David S. Lindgren, Didrick Gillstedt.
Genere Biografico - Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, 2021. Durata 100 minuti circa.

Zlatan è un bambino vivace ed energico, animato dall'impazienza tipica della sua età. Ma lui sembra diverso dagli altri e vuole dimostrare di esserlo attraverso il suo talento, quello per il calcio. Zlatan vive in un sobborgo di Malmö, Rosengård, abitato perlopiù da immigrati. Lui stesso è figlio di immigrati jugoslavi. Il futuro campione cresce sotto l'ala del suo ghetto, tra il divorzio dei suoi genitori, la sua cattiva condotta scolastica e il pregiudizio di chi lo vede solo come uno bambino problematico. Dai primi anni fino alle giovanili del Malmö FF, dai primi gol sui campi di fango a quelli sull'erba dei professionisti: Zlatan è la storia del bambino e del ragazzo, prima che dell'uomo e del campione che tutti conoscono e riconoscono.





from Cinema - MYmovies.it https://ift.tt/knvQFhEA9

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Masters of the Universe cambia protagonista e da Sony passa a Netflix

Non c'è pace per il progettato film in live action dedicato ai Masters of the Universe. Lo avevamo lasciato in casa Sony con Noah Centineo e lo ritroviamo a Netflix con Kyle Allen.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/eZHwsiVB4

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Kevin Costner torna alla regia e al western con Horizon

19 anni dopo Terra di confine, Kevin Costner torna a dirigere un western, Horizon.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/EqkxOy84Z

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

venerdì 28 gennaio 2022

Ennio

Tornatore dirige un documentario sul maestro Morricone
* * * 1/2 - (mymonetro: 3,93)

Regia di Giuseppe Tornatore. Con Ennio Morricone, Marco Bellocchio, Carlo Verdone, Mychael Danna, David Puttnam, Giuliano Montaldo, Vittorio Taviani, Gianni Morandi, Mario Caiano, Nicola Piovani, Ornella Vanoni, Roberto Faenza, Caterina Caselli, Claudio Mancini, Silvano Agosti, Alessandro Alessandroni, Franco Piersanti, Franco Migliacci, Joan Baez, Enzo G. Castellari, Liliana Cavani, Quentin Tarantino, Clint Eastwood, Oliver Stone, Wong Kar-wai, Hans Zimmer, John Williams, Barry Levinson, Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Tornatore, Laura Pausini, Quincy Jones, James Hetfield, Roland Joffé, Bruce Springsteen, Lina Wertmüller, Mike Patton, Miranda Martino.
Genere Documentario - Italia, Belgio, Cina, Giappone, 2021. Durata 150 minuti circa.

Giuseppe Tornatore ha collaborato col Maestro - definizione per una volta appropriata - in un arco temporale che va da Nuovo Cinema Paradiso (1988) a La corrispondenza (2016), frequentandolo per circa trent'anni. Nel 2018 ha scritto "Ennio. Un maestro" (Harper Collins), intervista fluviale e conversazione franca, a trecentosessanta gradi: in Ennio ne riprende argomenti, andamento cronologico e tono disteso, modesto, autocritico con cui Morricone si era concesso alle sue domande. Attorno a lui, nel film, una schiera di musicisti, registi, colleghi ed esperti portano testimonianze rilevanti e inerenti una carriera straordinaria, che supera il concetto di prolifico: centinaia le opere firmate, da Il federale (1961) all'unico Oscar vinto per una colonna sonora, The Hateful Eight nel 2016, a 87 anni.





from Cinema - MYmovies.it https://bit.ly/3ob2z4l

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Twilight: che fine ha fatto Taylor Lautner? La fama lo ha distrutto

A 14 anni dal suo ingresso nella Twilight Saga, Taylor Lautner spiega gli effetti che la celebrità ha avuto su di lui, che sono il motivo per cui si è preso una lunga pausa dalla recitazione.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/35qaVyh

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Inizio riprese per Nastro 01, opera prima di Samuel di Marzo con Alessandro Haber

Stanno per iniziare le riprese dell'opera prima di Samuel di Marzo Nastro 01, con Alessandro Haber e Federico Rosati.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3rYbWFt

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Hocus Pocus 2: terminate le riprese, lo conferma Bette Midler!

Bette Midler conferma che sono terminate le riprese di Hocus Pocus 2, da lei interpretato con Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy. Su Disney+ in streaming quest'anno.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3rZS6cR

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

DGA e WGA 2022: i registi e gli sceneggiatori candidati ai premi

Le associazioni di categoria dei registi e degli sceneggiatori americani hanno scelto i loro candidati per i Directors Guild e i Writers Guild. Vediamo quali sono i migliori secondo loro.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/33Tk0j1

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Il Batman di The Batman a quale altro Batman somiglia di più? Risponde Robert Pattinson

Manca più di un mese al 3 marzo, giorno del debutto in sala di The Batman, quindi ancora un bel po’ di tempo. Ciò nonostante, arrivano quotidianamente aggiornamenti, notizie e curiosità sul cinecomic di Matt Reeves da 180 minuti. Oggi parliamo del Bruce Wayne del film, dal momento che Robert Pattinson ha risposto volentieri alla domanda: a quale dei Batman cinematografici del passato è più simile il tuo?

Leggi anche The Batman, una prima scena del film affiora ed è davvero molto cupa

Il Batman più simile al Batman di The Batman

In un'intervista a Premiere France, Robert Pattinson ha individuato diverse analogie fra il suo Uomo Pipistrello e il protagonista del film d'animazione del 1993 Batman - La maschera del fantasma, diretto da Eric Radomski e Bruce Timm. Ecco le parole dell'attore:

Credo sinceramente che il tono di The Batman non abbia nulla a che vedere con i film precedenti. E’ qualcosa di nuovo. Nei fumetti Batman è un individuo più… instabile. Leggendo fra le righe, vi renderete conto che ciò è molto triste. Al cinema, invece, viene messo in risalto soprattutto il suo lato eroico. The Batman fa il contrario, perché cattura il tormento interiore del personaggio. Secondo me, il solo altro film che è riuscito a farlo è stato Batman – La maschera del fantasma, che è un film d’animazione. Quando l’ho visto, improvvisamente ho capito: essere Batman è una specie di maledizione, è un peso. Ma l'hai deciso tu, giusto? No, no no, io DEVO essere Batman, sono stato scelto, non ho scelto io. Credo che non abbiamo mai visto una cosa del genere in nessuno degli altri film.

In effetti Robert Pattinson ha ragione. I vari Batman cinematografici, per quanto combattuti e pessimisti, avevano sempre un che di eroico. Batman - La maschera del fantasma, che è il primo film d'animazione dedicato a Batman e vede Bruce Wayne combattere contro un misterioso killer chiamato Il Fantasma, ci mostra il protagonista come un uomo inquieto, travagliato. Pensato per un’uscita direttamente in home video, Batman - La maschera del fantasma non ha incassato un granché, recuperando più tardi proprio grazie all'home video.

Leggi anche The Batman: tutto quello che sappiamo sul film con Robert Pattinson nel costume del Cavaliere Oscuro

Tornando al nostro The Batman, ci piace pensare che soltanto vedendolo riusciremo a notare somiglianze e differenze. L'impressione, però, è che Matt Reeves abbia fatto un gran bel lavoro. Del resto, gli attori che ha chiamato a recitare (fra cui ricordiamo anche Paul Dano e Colin Farrell) non possono non essere garanzia di qualità.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3o8q1iG

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Studio Ghibli, il parco a tema apre a novembre

Aprirà a novembre il parco a tema dello Studio Ghibli in Giappone: lo studio l'ha fatto sapere tramite un semplice tweet, usando naturalmente Totoro come araldo del lietissimo evento, non solo per i fan giapponesi, ma anche per i fan di tutto il mondo, ansiosi di mettere fisicamente piede nella poesia dello studio fondato dal compianto Isao Takahata e Hayao Miyazaki. Leggi anche Museo Ghibli, un tour virtuale su YouTube per il museo dello Studio Ghibli

Studio Ghibli, dov'è e come funzionerà il parco a tema

Il parco a tema dello Studio Ghibli si trova nell'area del Parco Commemorativo Aichi presso Nagoya, nel Giappone centrale, si estende per 200 ettari e può essere raggiunto da Tokyo in tre ore, tramite treno. La sua realizzazione è frutto dell'impegno congiunto dello Studio Ghibili, della Prefettura di Aichi e del quotidiano Chunichi Shimbun, per un costo di 34 miliardi di yen, pari a 295 milioni di dollari, quindi non si parla di una cifra stratosferica per questo tipo di luogo.
Covid o meno, ci si aspetta un milione di visitatori nei primi mesi, con l'idea di accoglierne 1.800.000 stabilmente ogni anno, in cinque aree tematiche, delle quali per il momento aprirà solo quella ispirata a Il mio vicino Totoro. L'anno prossimo ci si aspetta l'apertura di altre due, una ispirata alla Principessa Mononoke, l'altra a Kiki - Consegne a domiclio e Il castello errante di Howl. Le altre due saranno via via inaugurate fino al 2024. Anche se si prevedono attrazioni su cui il pubblico potrà salire, non si è scelta la strada dei veri e propri otto volanti: la natura comanda, tanto che Miyazaki ha insistito affinché nell'area del parco non venisse abbattuto alcun albero.
Il producer storico dello Studio Ghibli, Suzuki Toshio, ha ironizzato sugli interventi diretti di Hayao Miyazaki sul parco: "Non è tipo che delega. È un vecchio impiccione. [...] Ha cominciato subito con i suoi 'fate così', 'non fate così'..."
Non ci saremmo aspettati nulla di diverso. Leggi anche Hayao Miyazaki, il nuovo film How Do You Live non arriverà prima del 2023



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3Gd3ZBo

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Guardiani della Galassia 3 sarà l'ultimo per quel team, lo conferma James Gunn

Il regista James Gunn ha confermato che Guardiani della Galassia vol. 3 sarà l'ultimo atto per il team al quale il pubblico si è affezionato nel corso degli anni. Preparate i fazzoletti...

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/34hZHLF

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

I migliori film in streaming di Marthe Keller, icona del cinema anni '70

L'attrice svizzera che compie oggi 77 anni ha recitato con Dustin Hoffman, Al Pacino, Marcello Mastroianni e molti altri illustri colleghi. 5 titoli in streaming per ricordare la sua carriera internazionale.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://www.comingsoon.it/news/?key=134487

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

mercoledì 26 gennaio 2022

James Cromwell e I suoi migliori film in streaming

L'attore veterano compie oggi 82 anni. Da Babe a L.A. Confidential, cinque titoli in streaming per rendergli omaggio.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3fZVezQ

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

The Batman: sul nuovo poster si stagliano Catwoman, l'Enigmista, il Pinguino e Bruce Wayne

La Warner Bros ha diffuso un nuovo poster di The Batman con i personaggi principali che si daranno battaglia.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3AxijUd

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Lezioni di persiano: i fatti reali e la storia vera dietro al film

Co-prodotto da Russia e Germania e presentato alla 70ª edizione Festival di Berlino del 2020 nella sezione Berlinale Special Gala, il film Lezioni di persiano racconta una delle tante facce della persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti e lo fa attraverso il punto di vista di un giovane uomo belga.

Lezioni di Persiano: la trama e il trailer italiano ufficiale del film

Siamo nella Francia occupata del 1942 quando, durante un rastrellamento dei soldati tedeschi, Gilles si salva da un'esecuzione sommaria in mezzo ai boschi dicendo di non essere ebreo, ma persiano. L'uomo viene portato in un campo di concentramento in Germania attirando l'attenzione del comandante Koch che ha un sogno: raggiungere il fratello che vive a Teheran e aprire un ristorante. Se nel suo campo c'è un prigioniero iraniano/persiano che può insegnargli il farsi, perché non approfittarne? Gilles si trova così sul crinale tra la vita e la morte, dovendo insegnare a un ufficiale tedesco una lingua che non conosce.

Lezioni di persiano è diretto dal regista ucraino naturalizzato canadese Vadim Perelman e prodotto dal regista e produttore russo Timur Bekmambetov. I due attori che costruiscono gradualmente il rapporto di "fiducia" tra l'ebreo e il tedesco sono Nahuel Pérez Biscayart e Lars Eidinger, calati nei rispettivi ruoli per tenere alta la tensione psicologica del film. Perelman ha scelto di dare al suo film un approccio realistico. A livello estetico l'aiuto degli scenografi per la ricostruzione del campo è stato fondamentale, ma l'impegno sul fronte narrativo non è stato da meno nel tentativo di suscitare empatia anche per l'ufficiale nazista che il cui obiettivo è quello di emigrare non appena possibile. Questo aspetto ha contribuito al rapporto tra i due personaggi tra i quali si vede germogliare un'amicizia basata su una menzogna, nell'assurdo contesto di guerra e odio razziale. La curiosità che emerge vedendo questa storia drammatica riguarda la veridicità di ciò che racconta. Lezione di persiano dichiara di essere ispirato a fatti realmente accaduti.

Lezioni di persiano: il film è tratto da una storia vera o è un racconto di fantasia?

La storia di Lezioni di persiano si basa su un racconto breve dello sceneggiatore e scrittore Wolfgang Kohlhaase (oggi 90enne) intitolato Erfindung einer Sprache, letteralmente "Invenzione di una lingua". Non sapremo mai quante vicende sono accadute e non sono state raccontate durante i terribili anni dell'Olocausto, né fino a che punto alcuni ebrei si siano spinti pur di scampare alla morte. Stando a quanto racconta il regista Perelman, "esistono centinaia di storie simili a questa che raccontano come le persone riescano a salvarsi usando acume e intelligenza. Mi piace pensare che Lezioni di persiano rappresenti un'insieme di quelle storie. Un amico di Kohlhaase gli raccontò una storia simile a questa alcuni anni dopo la guerra. Era simile solo sotto certi aspetti, in quanto l'adattamento narrativo di Kohlhaase presenta dettagli completamente diversi. Ci sono storie che hanno una sola cosa in comune: sono folli, perché richiedono coraggio, fortuna, velocità di pensiero e l'aiuto di altre persone per fuggire dall'instancabile persecuzione nazista".



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3IC8I19

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Fight Club: la Cina riscrive il finale del film di David Fincher

Paese che vai, censura che trovi. Fa scalpore in queste ore il fatto che in Cina abbiano letteralmente cambiato il finale di Fight Club, dandogli ovviamente quella che agli occhi delle autorità è una  fine più etica ed educativa... Se non avete mai visto il cult di David Fincher con Brad Pitt ed Edward Norton, anno 1999, smettete adesso di leggere, perché questa è una notizia che comporta SPOILER.

Il giusto finale di Fight Club per la censura cinese

Se ricordate bene, Fight Club nella versione originale terminava con la morte del personaggio di Tyler Durden, l'alter ego di Norton interpretato da Brad Pitt e con una serie di esplosioni che prefiguravano il trionfo della sovversione rappresentata dal Progetto Mayhem. Nella versione diffusa in Cina sulla piattaforma streaming Tencent Video, invece dell'esplosione degli edifici con cui si concludeva il film, lo schermo va al nero con una sovrascritta:

"La polizia comprese rapidamente il piano e arrestò tutti i criminali, riuscendo a impedire che le bombe esplodessero". Quanto alla sorte di Tyler, che è un prodotto dell'immaginazione del narratore, il cartello dice che fu mandato in un ospedale psichiatrico dove fu curato e rimesso in libertà.

Una specie di "e vissero tutti felici e contenti" insomma. Ci piacerebbe sapere il commento di David Fincher e dello scrittore Chuck Palahniuk, da cui il film è tratto, su questa nuova e rassicurante versione della storia che hanno raccontato...



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/33SKSQ2

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

The Batman: per Matt Reeves influenze in Taxi Driver, Chinatown e... Kurt Cobain

Matt Reeves continua a spiegare il taglio del suo The Batman con Robert Pattinson, nei cinema a marzo: questa volta tira in ballo il noir di Chinatown, Taxi Driver e un'ispirazione musicale... Kurt Cobain.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3u2n5YI

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Biancaneve, la Disney risponde alla rabbia di Peter Dinklage

Dopo le critiche di Peter Dinklage agli stereotipi sui nani nel prossimo remake dal vero di Biancaneve, la Disney risponde ufficialmente via Deadline.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3tZM6Uc

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Piccolo corpo: in anteprima esclusiva il trailer del film di Laura Samani

Unico film italiano nella selezione della Semaine de la Critique 2021, successivamente presentato anche al Torino Film Festival e in numerose altre manifestazioni cinematografiche, Piccolo corpo si prepara a fare il suo debutto nelle sale italiane: uscità il 10 febbraio distribuito da Nefertiti Film.
Piccolo corpo, di cui vi presentiamo il trailer in anteprima esclusiva, è l'opera prima della regista triestina Laura Samani, classe 1989, diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia con un corto, La Santa che dorme, che è stato presentato in anteprima a Cannes Cinéfondation nel 2016 e ha poi ottenuto premi in tutto il mondo.
Nato da un soggetto della stessa Samani, da lei sceneggiato assieme a Marco Borromei ed Elisa Dondi, Piccolo corpo è una "favola cruda" che si ambienta nel nord-est italiano d'inizio Novecento, e racconta di una giovane donna che parte per un viaggio alla ricerca di qualcosa che possa lenire il dolore di una maternità interrottasi troppo presto.
Questa è la trama ufficiale del film, che vede protagoniste Celeste Cescutti e Ondina Quadri:

In una piccola isola del nord est italiano, in un inverno agli inizi del '900, la giovane Agata perde sua figlia alla nascita. La tradizione cattolica dice che, in assenza di respiro, la bambina non può essere battezzata. La sua anima è condannata al Limbo, senza nome e senza pace.
Ma una voce arriva alle orecchie di Agata: sulle montagne del nord pare ci sia un luogo dove i bambini vengono riportati in vita il tempo di un respiro, quello necessario a battezzarli.
Agata lascia segretamente l'isola e intraprende un viaggio pericoloso attaccata a questa speranza, con il piccolo corpo della figlia nascosto in una scatola, ma non conosce la strada e non ha mai visto la neve in vita sua.
Incontra Lince, un ragazzo selvatico e solitario, che conosce il territorio e le offre il suo aiuto in cambio del misterioso contenuto della scatola.
Nonostante la diffidenza reciproca, inizia un'avventura in cui il coraggio e l'amicizia permetteranno a entrambi di avvicinarsi a un miracolo che sembra impossibile.

Piccolo corpo: il trailer del film di Laura Samani in anteprima esclusiva



Piccolo corpo è una produzione NEFERTITI FILM con RAI CINEMA, in coproduzione con TOMSA FILMS e VERTIGO, una co-produzione Italia-Francia-Slovenia, prodotto da Nadia Trevisan, Alberto Fasulo, co-prodotto da Thomas Lambert, Danijel Hočevar, distribuzione italiana NEFERTITI FILM, distribuzione internazionale ALPHA VIOLET.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3KKisIz

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

martedì 25 gennaio 2022

I migliori film in streaming di Scott Glenn

Arriva oggi alla veneranda età di 83 anni uno dei grandi “duri” del cinema americano, ovvero Scott Glenn. La sua carriera di caratterista, improntata su personaggi tutti d’un pezzo e quasi sempre con un codice morale integerrimo, lo ha portato a ottenere grandi successi di pubblico e critica, e a lavorare con alcuni dei maggiori cineasti contemporanei. I cinque film in streaming scelti per rendergli omaggio dimostrano quanto Glenn sia stato capace di diventare un’icona del cinema di genere realizzato con stile e solidità, con almeno un’eccezione dentro la regola che ha condotto al capolavoro (scoprirete ovviamente qui sotto di quale film parliamo). Ecco dunque il meglio della carriera pluridecennale di un interprete a cui siamo davvero affezionati. Buona lettura.

Cinque film di culto in streaming interpretati da Scott Glenn

  • Uomini veri
  • Silverado
  • Caccia a Ottobre Rosso
  • Il silenzio degli innocenti
  • Potere assoluto

Uomini veri (1983)

Il classico diretto da Philip Kaufman racconta degli eroi dell’aria che prepararono il terreno perché poi gli astronauti americano potessero attraversare lo spazio. Tratto dal bestseller di Tom Wolfe, Uomini veri è un film corposo e magnificamente messo in scena, che poggia la propria forza su un cast d’attori in grande sintonia. Oltre a Glenn troviamo anche Ed Harris, Dennis Quaid, Sam Shepard, Lance Henriksen e molti altri caratteristi di ferro. Quattro premi Oscar e la nomination come miglior film dell’anno. Film corposo ed emozionante. Disponibile su CHILI, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Silverado (1985)

Ultimo esempio di western classico preso in mano da un grande sceneggiatore come Lawrence Kasdan. Silverado si poggia su una storia epica e complessa che vede protagonisti Glenn, Kevin Costner, Kevin Kline e Danny Glover. A supporto altri grandi caratteristi come Brian Dennehy, Rosanna Arquette, Linda Hunt, Jeff Goldblum e John Cleese. Un film potente e arioso, che culmina con un duello finale da antologia. Non fu un successo di pubblico perché arrivò probabilmente fori tempo massimo. Ma che bel film è questo…Disponibile su Google Play, Apple Itunes.

Caccia a Ottobre Rosso (1990)

Il grandioso thriller d’azione diretto da John McTiernan e tratto dal romanzo di Tom Clancy vede Scott Glenn sciorinare tutta la sua eleganza marziale in un ruolo raffinato e composito. Ovviamente l’anima di Caccia a Ottobre Rosso è uno Sean Connery potente, accompagnato da Alec Baldwin, Stellan Skarsgard, Sam Neill e altri attori di razza. Grande esempio di cinema mainstream intelligente, serrato nel ritmo e con personaggi a tutto tondo. Enorme successo di pubblico. Da un magnifico artigiano della Hollywood degli anni ‘80. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Apple Itunes.

Il silenzio degli innocenti (1991)

Il capolavoro diretto da Jonathan Demme consente a Glenn di proporre la prova più raffinata e drammatica della sua carriera. Diviso tra problemi familiari tenuti in disparte e il lavoro, il personaggio di Jack Crawford risulta denso e ammirevole. Perfetto appoggi ai due grandi protagonisti Jodie Foster e Anthony Hopkins, che fanno de Il silenzio degli innocenti un thriller memorabile. Atmosfere da incubo nella loro quotidianità, ambientazione perfetta per raccontare dell’orrore che si nasconde dietro la porta di una casa qualsiasi. Indimenticabile. Cinque Oscar importanti, tra cui miglior film dell’anno. Disponibile su Rakuten TV, Apple Itunes, NOW.

Potere assoluto (1995)

Finiamo la mini-rassegna su Glenn con uno dei film più eleganti e politicamente corposi del grande Clint Eastwood, che racconta tutta la sua sfiducia nel sistema americano grazie a un trama articolata e a un racconto più pessimista di quanto la messa in scena briosa non esponga. Potere assoluto si avvale anche dell’arte di Gene Hackman, Judy Davis, Ed Harris, Laura Linney. Un film stratificato e molto divertente da vedere, con Clint che se la ride alla faccia di tutto e di tutti. Notevole esempio di intrattenimento si classe. Disponibile su  CHILI, Google Play, Infinity +, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3fVQ7kj

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Belle: in anteprima esclusiva il teaser poster dell'atteso nuovo anime del maestro Mamoru Hosoda, al cinema dal 17 marzo

L'anime Belle del regista candidato all'Oscar Mamoru Hosoda sarà solo al cinema dal 17 marzo: ecco in anteprima esclusiva il teaser poster italiano, per prepararsi meglio all'evento!

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3KH2UFv

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Uncharted, Tom Holland nel backstage di una scena d'azione

Avrete già visto la folle scena dell'aereo in Uncharted: in questo veloce backstage video, Tom Holland ci mostra come sia stata realizzata e quanto sia stata faticosa!

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3qWkgGC

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Peter Dinklage contro il Biancaneve in live action Disney: "Ma che c… state facendo?"

Peter Dinklage è furioso con la versione con attori in carne ed ossa targata Disney di Biancaneve, che conserva i sette nani ma si dice giusto e progressista.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3IF2hKR

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

The Batman: anche il Batman di Robert Pattinson non uccide? Risponde l'attore

E anche oggi parliamo di The Batman, o meglio del protagonista del cinecomic di Matt Reeves che arriverà nelle nostre sale il 3 di marzo. A raccontarci qualcosa di Bruce Wayne e del suo codice morale è Robert Pattinson, che risponde di buon grado alle centinaia di domande che i giornalisti gli stanno rivolgendo ultimamente. Fra queste, una riguardava proprio la regola numero uno a cui il supereroe obbedisce: quella del non trucidare i suoi avversari, lasciandoli perciò in vita.

Robert Pattinson e la regola del non uccidere

Il primo a rivelare qualcosa della personalità del Batman di The Batman è stato Matt Reeves durante il DCFandome del 2020. Nelle parole del regista, il supereroe era assai temuto dagli abitanti di Gotham City, che non lo identificavano come un salvatore. Una simile dichiarazione può dare adito a delle ambiguità, ma un salvatore, in certi film, è colui che elimina per sempre i nemici, mentre chi non li ammazza può sì punirli, ma non li elimina definitivamente, e quindi il pericolo sussiste. Ma veniamo a quanto detto da Robert Pattinson:

C'è una regola che riguarda Batman: non deve uccidere. La si può interpretare in due modi. Da una parte si può pensare che desideri soltanto infliggere la giusta punizione, dall'altra il suo autocontrollo potrebbe impedirgli di farlo nonostante egli lo desideri.

Pattinson ci ha tenuto poi a precisare che il suo personaggio non è un agnellino e che è tormentato da un conflitto interiore:

Mi sono detto che trascorre le notti inseguendo i criminali. E’ impossibile che la cosa non gli piaccia. Soffre, perché il desiderio di ammazzare rischia di travolgerlo.

Leggi anche The Batman: tutto quello che sappiamo sul film con Robert Pattinson nel costume del Cavaliere Oscuro

Gli altri Batman vorrei uccidere ma non posso e chi invece ha voluto e potuto

Anche gli altri Batman cinematografici hanno rispettato, chi con più facilità e chi con più difficoltà, la regola del non ammazzare. E’ stato così per il Bruce Wayne di Christian Bale, che in Batman Begins non è riuscito a finire un avversario di fronte a Henri Ducard / Ra’s al Ghul, e che ne Il Cavaliere Oscuro si è sentito prendere in giro dal Joker proprio per questa ragione. Stesso discorso per il Batman di Batman Forever (interpretato da Val Kilmer) e per quello del film d'animazione Batman: Under the Red Hood.

A violare il codice morale dell'Uomo Pipistrello sono stati invece il Batman di Ben Affleck, che uccideva gli avversari, e quello delle terza stagione della serie HBO Titans, che eliminava per sempre Joker. E che dire del crossover dell’Arronverse Crisis on Infinite Earths? Se rammentate, era presente un Batman più anziano e appartenente a un universo alternativo che faceva mattanza, arrivando addirittura a togliere la vita al Superman del suo mondo. Ma queste ultime sono eccezioni alla regola, e una delle ragioni per cui il Batman di Affleck non ha ottenuto larghi consensi è stata proprio la sua natura assassina.

Leggi anche The Batman: per lo screen test Pattinson ha dovuto indossare il costume di un altro Batman



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3rLpnZn

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Chris Evans vs Dwayne Johnson nel family movie natalizio Red One per Amazon

Ha ufficialmente firmato il contratto Chris Evans per recitare in Red One, film ad alto budget a tema natalizio che Dwayne Johnson sta elaborando da mesi.

from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3qWYTEY

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

lunedì 24 gennaio 2022

I migliori film in streaming interpretati da Toni Servillo

Compie oggi 63 anni Toni Servillo, senza alcun dubbio l’attore più importante impostosi nel nuovo millennio all’interno della nostra cinematografia. Il suo successo è legato indissolubilmente con quello del regista Paolo Sorrentino, che lo ha scelto come protagonista fin dall’esordio de L’uomo in più (non disponibile in streaming), trampolino di lancio per entrambi. Da quel momento la coppia ha realizzato una serie di lungometraggi acclamati da critica e pubblico, che li ha portati a vincere un Oscar per il miglior film straniero e, ce lo auguriamo, a competere seriamente per una seconda statuetta nella stessa categoria. Ecco dunque i cinque film in streaming attraverso i quali vogliamo rendere omaggio al talento e all’eleganza istrionica di Toni Servillo. Buona lettura.

Cinque film in streaming interpretati da Toni Servillo

  • Le conseguenze dell’amore 
  • Il divo
  • La grande bellezza
  • L’uomo del labirinto
  • È stata la mano di Dio

Le conseguenze dell’amore (2003)

Ancora oggi, a nostro avviso, il film migliore realizzato da Paolo Sorrentino e Toni Servillo. E questo perché la visione e la poetica dell’autore si sposano perfettamente con l’impianto narrativo del genere, creando un noir sfumato e ricco di personaggi poetici. Le conseguenze dell’amore riflette sulla solitudine dell’essere umano attraverso una forma filmica preziosa e una sceneggiatura mai stereotipata. Momenti di grande cinema e un finale commovente. Magnifica da ammirare Olivia Magnani a supporto. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Netflix, TIMVision, Amazon Prime Video, NOW.

Il divo (2008)

Il film di Sorrentino dedicato a Giulio Andreotti è un film che si regge interamente o quasi su un’estetica filmica di primissima qualità, un incubo cinematografico che irretisce lo spettatore con la sua eleganza e con un ritmo molto efficace nel gestire i cambi di velocità nella narrazione. Toni Servillo nel ruolo del politico protagonista è geniale, riesce a restituirci una versione grottesca di Andreotti senza diventare mai caricaturale. Scoppiettante a supporto Carlo Buccirosso nel ruolo di Cirino Pomicino. Il divo perde di efficacia della seconda parte, ma possiede una prima metà in grado di entusiasmare. Premio della Giuria a Cannes. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Netflix.

La grande bellezza (2013)

Un omaggio decadente e iperbolico alla Roma dei politici e dei playboy, dei santi e peccatori, del cinema e delle porte chiuse dietro le quali si celano segreti inconfessabili. Il tutto filmato con la potenza espressiva di Sorrentino, che “costringe” Servillo alla sua prova probabilmente più istrionica e sopra le righe. La grande bellezza vince l’Oscar per il miglior film straniero, nove David di Donatello per un successo strabordante, come del resto a tratti è il lungometraggio stesso. Ondivago ma affascinante, soprattutto se non si è nati e cresciuti nella Capitale…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Infinity +, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime video, NOW.

L’uomo del labirinto (2019)

Secondo film da regista del romanziere di successo Donato Carrisi, L’uomo del labirinto offre a Toni Servillo la possibilità di recitare insieme a un mostro sacro della cinematografia mondiale qual è Dustin Hoffman. Una corsa contro il tempo per scoprire chi, quindici anni prima, ha rapito una ragazza. Un thriller psicologico in cui i due attori duettano con grazia e perfetto senso del genere. L’uomo nel labirinto intriga con una trama originale e sa farsi valere con le giuste atmosfere. Momenti di buon cinema ma soprattutto di ottima recitazione. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Apple Itunes, TIMVision, Amazon Prime Video.

È stata la mano di Dio (2021)

E infine l’ultima collaborazione con Paolo Sorrentino che rappresenta una profonda e commovente sterzata: È stata la mano di Dio mette infatti da parte l’estetismo dell’autore per raccontare una storia personale e dolorosa con uno stile che si adatta perfettamente alla sincerità della narrazione. Un film intenso ma mai sottolineato, con momenti di cinema intimista e altri di respiro quasi epico. Gran premio della Giuria a Venezia e una corsa lanciata verso la nomination all’Oscar per il miglior film internazionale. E magari anche qualche altra…Disponibile su Netflix.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/32tyR2I

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Johnny Depp sarà re Louis XV in un film di Maiwenn

Torniamo a parlare di Johnny Depp per dire che l'attore, ostracizzato in patria, ha trovato una nuova patria in Europa. Variety dà infatti conferma della sua prossima interpretazione, annunciata dal sito francese Satellifax, ovvero il ruolo del re Louis XV, o se preferite Luigi quindicesimo, nel nuovo film della regista e attrice francese Maiwenn, che inizierà a girarlo questa estate.

Johnny Depp nella parte di Re Luigi XV

Non si conoscono ancora il titolo e la trama del film di Maiwenn in cui Depp interpreterà il monarca soprannominato "il beneamato", ma si sa che le riprese si svolgeranno, nel corso di tre mesi, nelle vere location parigine e soprattutto a Versailles. Maiwenn interpreterà la celebre contessa Jeanne du Barry, l'ultima amante del re, che regnò per ben 59 anni, dal 1715 al 1774. Nonostante il soprannome, morì dopo esser diventato estremamente impopolare, accusato di corruzione e dissolutezza, tanto che alla sua morte si scatenarono i festeggiamenti e il funerale dovette esser svolto segretamente.

Per Maiwenn si tratta del primo film in costume e per Depp della prima volta con un ruolo... regale. Siamo molto curiosi di vederli entrambi alle prese con la storia passata francese, e soprattutto di ammirare l'attore nelle sfarzosi vesti di un sovrano assoluto.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/3nRctaU

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web