domenica 31 marzo 2024

Stasera in TV: Film da vedere Domenica 31 Marzo, in prima serata

Stasera in TV, Domenica 31 Marzo 2024: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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Avengers: Secret Wars, Benedict Wong commenta il potenziale ritorno dello Stregone Supremo

Lo Stregone Supremo interpretato da Benedict Wong apparirà anche in Avengers: Secret Wars? Sesto film corale con protagonisti i Vendicatori, dovrebbe approdare sul grande schermo – salvo variazioni di programmazione – nel corso del 2027. Considerato che attualmente il progetto non avrebbe neppure avviato le riprese, non sono state condivise informazioni relative alla trama e neppure ai personaggi coinvolti. Tuttavia si vocifera che Wong sarà coinvolto nel progetto. Ad affrontare l’indiscrezione è stato proprio l’attore di Doctor Strange.

Avengers: Secret Wars, Benedict Wong commenta l’indiscrezione sul ritorno dello Stregone Supremo nel film

Si vocifera che lo Stregone Supremo riapparirà in Avengers: Secret Wars, film corale la cui uscita al cinema è attesa soltanto tra qualche anno. Bisognerà attendere tutto questo tempo prima del ritorno di Benedict Wong nel Marvel Cinematic Universe? A raccontare di più è stato l’attore in un’intervista con Men’s Health. La saga del Multiverso è attualmente in corso ma, prima ancora di Secret Wars, i Marvel Studios starebbero lavorando ad Avengers: The Kang Dynasty (il cui titolo potrebbe cambiare nei prossimi mesi dopo quanto accaduto con Jonathan Majors). I prossimi capitoli corali fanno parte della Fase 6 del MCU, ma non è chiaro chi sarà coinvolto nel cast. In una recente intervista con Men’s Health, Benedict Wong ha affrontato l’indiscrezione. Il suo nome, infatti, appare nel cast di Avengers: Secret Wars presente su IMDb. A tale proposito, l’attore ha preferito non negare ma neppure confermare:

L’ho notato! Ho pensato: ‘Quindi è questo che farò? Grazie per avermelo detto, IMDb'. Perché sono l’ultima persona a scoprirlo? Adoravo i fumetti di Secret Wars. Li ho collezionati tutti.

A quel punto Men’s Health ha chiesto in modo diretto a Benedict Wong se tornerà effettivamente nel film. L'attore ha fornito una risposta criptica: “Mi piace pensare che IMDb non menta, sai?”. Finora Benedict Wong ha interpretato lo Stregone Supremo in Doctor Strange a partire dal 2016, è apparso in Avengers: Infinity War e Endgame, dopodiché si è concesso qualche apparizione anche in Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, Spider-Man: No Way Home, What If e She-Hulk: Attorney at Law. Di recente, invece, al cinema è riapparso nel cast di Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Dovremo attendere fino al 2027 per rivedere Wong in azione?



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Il Colore Viola, in streaming gratis 10 minuti del film, per l'uscita digitale

Il film Il colore viola è disponibile in digitale, acquistabile su Apple Tv app, Prime Video, Youtube, Rakuten TV, TIMVISION, Microsoft Film & TV, mentre è a noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity. Si tratta di un nuovo adattamento del romanzo omonimo di Alice Walker, pubblicato nel 1982 e già base del lungometraggio di Steven Spielberg uscito nel 1985. In questo caso siamo tuttavia di fronte a una lettura musical della storia, nominata all'Oscar. In occasione della disponibilità in streaming, Warner Bros. Pictures ne ha resi disponibili i primi 10 minuti gratis su YouTube: li embeddiamo qui in basso.

Il colore viola, la storia del musical tratto dal romanzo

Il colore viola racconta la condizione di più donne di generazioni differenti, nel sud degli Usa durante il Novecento. Celie (Fantasia Barrino) ha subito abusi tutta la vita, da suo padre e ora da suo marito Mister, che cerca di violentare sua sorella minore Nettie (Halle Bailey). Più avanti il figlio di Celie, Harpo (Corey Hawkins), sposa l'indipendente Sofia (Danielle Brooks), ma lei subisce le sue violenze, finché non decide di lasciarlo. Nella vita di Celie e di suo marito nel frattempo irrompe la cantante jazz Shug Avery (Taraji P. Henson), ex-amante di Mister, in grado di tenerlo a bada, stupita da come Celie gli sia sottomessa. Ancora, Sofia torna a casa da Harpo, ma si scontra con la sua nuova compagna, Squeak (H.E.R.). Le storie di queste donne che rivendicano i propri diritti s'intrecciano nel corso del film di Blitz Bazawule, adattamento cinematografico sia del musical andato in scena per la prima volta nel 2005, sia del romanzo originale. Il colore viola ha ricevuto nomination all'Oscar per la migliore attrice non protagonista, Danielle Brooks. Ai Golden Globe invece Fantasia Barrino ha ricevuto una nomination come miglior attrice in una commedia o musical.



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Kung Fu Panda 4: Jack Black e Awkwafina svelano i propri film d'animazione preferiti

Tutti hanno un film d’animazione preferito, ma qual è quello di Jack Black e Awkwafina, che a loro volta fanno parte di Kung Fu Panda 4? Con il ritorno di Po sul grande schermo, anche Jack Black ha partecipato attivamente al press tour e, nel corso di un’intervista, ha confessato qual è il suo film d’animazione preferito di sempre, menzionando anche un altro titolo a suo dire strappalacrime.

Kong Fu Panda, Jack Black e Awkwafina rivelano qual è il loro film d’animazione preferito di sempre

Con il ritorno di Kung Fu Panda al cinema, il pubblico in lingua originale ha potuto beneficiare del supporto vocale di Jack Black (che ritorna nelle vesti di Po) e di Awkwafina, coinvolta nel cast per prestare la voce ad una new entry villain: si tratta di Zhen. Entrambi intervistati da ComicBook, hanno rivelato qual è il loro film d’animazione preferito in assoluto. Per Jack Black esiste una sola certezza ed è in casa Disney. Il suo debole? È Fantasia.

Il primo film che mi viene in mente? Fantasia. Disney, nel lontano giorno in cui uscì, pensò che fosse una bomba. Non credo che sia stato visto da qualcuno al cinema, ma con il tempo è diventato un incredibile classico, così duraturo, il classico più bello anche per quanto riguarda la musica che accompagna l’animazione.

Awkwafina, dal suo canto, ha rivelato che il suo film d’animazione preferito è Little Nemo. Jack Black, non soddisfatto, ha aggiunto che per quanto riguarda le emozioni è impossibile non menzionare Toy Story 3, soprattutto se si considera una delle scene finali in cui i giocattoli rischiano la vita.

Muoiono quasi. Avviso spoiler: in realtà no. Il punto è che si tengono tutti per mano e dicono: ‘Questo è l’ultimo momento della nostra vita’. Mi sono emozionato così tanto che piangevo rumorosamente, facevo questi rumori strani. Non giudicatemi per questo. Ricordo che ero molto imbarazzato in sala perché non riuscivo a frenare quel pianto, ma non ero l’unico, avvertivo altri rumori attorno a me. Mi ha colpito nel profondo. Ma anche Toy Story 1 e 2 sono altrettanto validi.


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sabato 30 marzo 2024

Ghostbusters - Minaccia glaciale, Mckenna Grace definisce le riprese con il cast originale "speciali e molto spaventose"

Ghostbusters - Minaccia glaciale amplia il franchise degli Acchiappafantasmi. Sequel diretto di Ghostbusters: Legacy uscito nel 2021, torna al cinema con una nuova storia da raccontare e personaggi che il pubblico ha imparato a conoscere nel tempo. In merito al quinto capitolo del franchise, Mckenna Grace ha raccontato che, a differenza di Ghostbusters: Legacy, il cast originale era molto presente sul set.

Ghostbusters - Minaccia glaciale, per Mckenna Grace lavorare con le star originali del franchise ha tutto un altro sapore in questo film

A quanto pare Mckenna Grace non ha paura dei fantasmi, ma non ha potuto negare di essere stata un po’ intimorita all’idea di lavorare con gli acchiappafantasmi che l’hanno preceduta nell’acclamato franchise. In Ghostbusters - Minaccia glaciale interpreta Phoebe, nipote acchiappafantasmi di Egon Spengler, interpretato dal compianto Harold Ramis. In vista del quinto film, ha condiviso il set con le star che l’hanno già preceduta nel franchise come Dan Aykroyd, Bill Murray, Ernie Hudson e Annie Potts. Nonostante abbia già avuto modo di lavorare al loro fianco, l’attrice ha raccontato a EW che l’esperienza vissuta sul set di Ghostbusters - Minaccia glaciale è stata completamente diversa. Ma perché?

L’ultima volta in Ghostbusters: Legacy sono arrivati soltanto alla fine e li abbiamo avuti con noi sul set per circa due settimane. Ed è stato molto divertente averli intorno.

In Ghostbusters - Minaccia glaciale gli acchiappafantasmi dovranno unire le forze per contrastare il malvagio demone Garraka, la cui intenzione è quella di trascinare la Terra in una seconda era glaciale. A detta di Mckenna Grace, la squadra originale era presente per “circa il 90% del tempo” mentre giravano il film.

È stato davvero divertente poter semplicemente uscire con loro, ascoltare le loro storie, conoscerli, vederli acchiappare i fantasmi! È stato speciale poterli avere lì, ma anche molto spaventoso. Nel senso: reggevo il mio zaino proprio di fronte a quelli che l’hanno inventato? È snervante, ma anche molto prezioso.

Grazie all’esperienza condivisa sul set, Mckenna Grace ha raccontato di aver imparato una lezione preziosa: chi tra questi acchiappafantasmi avrebbe chiamato in caso di aiuto? La risposta è parsa naturale all’attrice:

Dan Aykryod. È la mia risposta a tutto ciò che riguarda i fantasmi. Sarà sempre Dan.

Anche Paul Rudd, che nel film interpreta il padre di Phoebe, Gary Grooberson, ha raccontato a EW che l’entusiasmo di lavorare con nomi storici del franchise non è mai svanito, definendo quell’esperienza “surreale”.



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Immaculate, Sydney Sweeney aveva una grande richiesta per il finale del film

Sydney Sweeney è la star del momento. Dopo il successo di Tutti tranne te, l’attrice è riapparsa sullo schermo dapprima con Madame Web ed infine con Immaculate, film horror che l’ha scelta come protagonista. In questo caso interpreta Cecilia, una giovane suora arrivata in un convento italiano dove scopre di essere in dolce attesa. In principio Cecilia viene accettata rapidamente dalle suore in convento ma, una volta scoperta la gravidanza, la permanenza nella campagna italiana si trasforma rapidamente in un incubo, soprattutto quando Cecilia scopre che la sua nuova casa cela segreti oscuri. Oltre a recitare nel film come protagonista, Sydney Sweeney risulta anche come produttrice del film. Avendo quindi voce in capitolo, ha chiesto alla produzione di poter coinvolgere anche le sue nonne, seppur semplicemente come comparse. L’attrice ha anche condiviso qual è stata la sua richiesta per la scena finale di Immaculate: di cosa si tratta?

Immaculate, Sydney Sweeney rivela la sua richiesta per il finale del film horror

Sia in qualità di attrice che di produttrice, Sydney Sweeney ha ammesso di aver avuto molte idee per Immaculate, ma in particolare non ha voluto rinunciare ad un aspetto del finale per il film horror. Di fatto ha condiviso la sua richiesta anche ai microfoni di EW. In una recente intervista, l’attrice ha precisato di non aver voluto rinunciare ad un finale intriso di sangue.

La cosa più importante per me era proporre un finale dove fossi inzuppata di sangue. Adoro quei momenti in cui, alla fine del film, c’è una donna tosta che affronta le avversità e alla fine si prende tutto.

Come punti di riferimento, Sydney Sweeney ha ammesso di aver tratto ispirazione da film come Finché morte non ci separi e Carrie. In più ha ammesso di aver cercato un equilibrio, alternando quindi momenti più leggeri ad altri più impegnativi.

Sono una grande fan di tutti quegli esempi horror e volevo qualcosa che restituisse un po’ un mix di tutto questo. Adoro i jump scare, quindi ho spinto per aggiungere molti momenti del genere nel film. A Mike piacciono molti thriller psicologici, quindi molte delle riprese più lunghe ed emozionanti sono state realizzate per questo. Si tratta di un mix di tutto quello che amiamo dei film horror. A livello creativo è divertente, interessante, eccitante ed è quello che ti spinge oltre i limiti. Adoro i film horror e stavo cercando di farli, ma molte delle sceneggiature che ho ricevuto riguardavano semplicemente l'essere inseguiti da questa creatura soprannaturale, o semplicemente non sembravano radicati in uno spazio psicologico. Ho sempre continuato a pensare a Immaculate, tornavo sempre lì perché le parti più spaventose di questo film in realtà riguardano la realtà e l’umanità. Ho adorato il fatto che ciò da cui stava cercando di scappare e da cui scappava in realtà cresceva dentro di lei.


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venerdì 29 marzo 2024

Unfrosted: storia di uno snack americano, Jerry Seinfeld sulla collaborazione con Hugh Grant sul set: "Un vero rompiscatole!"

La reputazione di Hugh Grant continua a farsi sentire: l'attore britannico è, infatti, considerato molto burbero e sarcastico e diversi colleghi hanno scherzato sul suo caratteraccio, quando hanno collaborato con lui sul set. Ed è della stessa opinione anche Jerry Seinfeld, che ha lavorato con Grant a Unfrosted: storia di uno snack americano. Film diretto, sceneggiato e interpretato da Seinfeld e che racconta la storia delle Pop-Tarts, tanto di moda oltreoceano.

Unfrosted: storia di uno snack americano, per Jerry Seinfeld lavorare con Hugh Grant è stata "una verarottura di scatole"

La commedia che arriverà il 3 maggio su Netflix, seguirà la rivalità tra due note aziende di cereali per la colazione, Kellogg's e Post, che all'inizio degli anni '60 in Michigan competono per rivoluzionare per sempre il modo di fare colazione negli Usa. Seinfeld interpreta Bob Cabana, dirigente di Kellogg's, mentre Grant sarà Tony the Tiger, la mascotte di Frosted Flakes. Nel cast della pellicola anche Melissa McCarthy, Jim Gaffigan, Amy Schumer, James Marsden, Jack McBrayer, Thomas Lennon, Bobby Moynihan, Maria Bakalova, Max Greenfield, Bill Burr, Dan Levy e Christian Slater.

Apparso al The Tonight Show di Jimmy Fallon, Seinfeld ha raccontato com'è stato lavorare con Hugh Grant sul set. L'attore, infatti, ha una reputazione che lo precede e che lo ha reso noto tra gli addetti ai lavori.

Anche durante il tour promozionale di Wonka, film prequel de Charlie e la Fabbrica di Cioccolato nel quale Grant interpreta un Umpa Lumpa, l'attore britannico si è più volte lamentato di come avesse dovuto ballare il famoso ballo dei piccoli ominidi del film e di quanto sia stato scocciante per lui. Inoltre, lo stesso regista Paul King ha rivelato di averlo scelto per la parte per il suo sarcasmo divertente e un po' crudele.

Su di lui, Seinfeld ha scherzato definendolo un vero "rompic******":

"Lo amo, è così divertente. E abbiamo litigato molto. Lui è una vera rottura di p**** con cui lavorare, è orribile. Prima di iniziare le riprese ti dice: 'Odierai [lavorare con me]" e ha proprio ragione. Sì, è veramente orribile"


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Weekend di Pasqua al Cinema? Ecco le novità dal 28 marzo 2024 e tutti i film in sala

Questa settimana al Cinema: Scopri quali sono le novità cinematografiche in sala a partire dal 28 Marzo 2024 e tutti i film da vedere al cinema, con la nostra Guida Cinema completa, con le trame, le recensioni, i trailer, il trovacinema e le altre notizie sui film del momento.

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Un piccolo favore 2, Elena Sofia Ricci e Michele Morrone nel cast

Dopo la conferma di un sequel per Un piccolo favore ambientato in Italia, fioccano i primi nomi del cast. Oltre ad Anna Kendrick e Blake Lively, che riprenderanno i rispettivi ruoli da protagoniste, il sequel di Un piccolo favore potrà contare anche su star italiane. A volere il prossimo capitolo è stato Amazon MGM Studios e la trama sarà ambientata sull’isola di Capri. Insieme a Lionsgate, Amazon MGM Studios ha annunciato tramite Deadline di aver aggiunto ben sette star al cast del sequel e non mancano eccellenze nostrane come Elena Sofia Ricci.

Un piccolo favore 2, Elena Sofia Ricci e tutte le star che si aggiungono al cast del sequel

Diretto da Paul Feig, il primo capitolo di Un piccolo favore distribuito nel 2018 ha posto al centro della trama il legame tra due amiche: Stephanie ed Emily. Il dramma inizia nel momento in cui Emily scompare misteriosamente nel nulla fingendo la sua morte. Il sequel coinvolgerà entrambi i personaggi, questa volta diretti verso il Golfo di Napoli per godersi le bellezze dell’isola di Capri. L’occasione è preziosa: Emily ha scelto proprio quell’isola come location per il suo matrimonio con un uomo d’affari italiano, ma non mancheranno colpi di scena, tradimenti e persino omicidi, secondo le prime anticipazioni della trama. A questo si unisce un cast scoppiettante che mescola star internazionali con quelle nostrane. Come riporta Deadline, Elena Sofia Ricci e Michele Morrone si uniscono ufficialmente al sequel, insieme ad Elizabeth Perkins, Alex Newell, Taylor Ortega e Lorenzo de Moor.

Sono trascorsi sei anni dall’uscita del primo capitolo, ma anche il sequel non potrà fare a meno delle sue due protagoniste Blake Lively e Anna Kendrick. Tornerà anche Henry Golding, così come il regista Paul Feig, che lavorerà alla sceneggiatura insieme a Jessica Sharzer. Mentre il primo film ha potuto contare sulla base di un romanzo di Darcey Bell, il secondo dovrà cavarsela da solo perché ad oggi non esiste un romanzo sequel.



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giovedì 28 marzo 2024

Mission: Impossible 8, Katy O'Brian si unisce al cast del film

Quando Ethan Hunt tornerà sul grande schermo con Mission: Impossible 8 non potrà fare a meno di Katy O’Brian, new entry del cast. Secondo quanto riferito da Deadline, l’attrice apparsa di recente al fianco di Kristen Stewart in Love Lies Bleeding darà un prezioso contributo alla trama dell’ottavo capitolo del franchise d’azione con protagonista Tom Cruise. Sorge spontaneo interrogarsi sulla natura del personaggio: sarà un alleato o un nemico di Ethan Hunt? Finora, del resto, Katy O’Brian ha avuto modo di rappresentare entrambe le fazioni sul grande e piccolo schermo. Ad oggi la trama di Mission: Impossible 8 è tenuta sotto chiave, per cui non è dato sapere al momento chi interpreterà Katy O’Brian nel franchise. Soltanto il tempo dirà se Ethan Hunt sarà felice di averla a bordo o se dovrà occuparsi anche di un nuovo problema.

Mission: Impossible 8, Katy O’Brian si unisce al cast del film

Negli ultimi anni Katy O’Brian si è data da fare su grande e piccolo schermo. Qualcuno, infatti, la ricorderà anche in The Mandalorian, dove ha interpretato un personaggio criptico. Elia Kane ha pensato bene di portare avanti un pericoloso doppio gioco, supportando in segreto l’Impero e boicottando la Nuova Repubblica. L’attrice si è concessa anche un’esperienza in casa Marvel: in Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha interpretato la coraggiosa Gentorra del Regno Quantico, determinata a contrastare e stroncare una volta per tutte la furia di Kang il Conquistatore che da tempo immemore semina panico nel Regno. Recente è invece la performance in Love Lies Bleeding, thriller sentimentale dove interpreta la bodybuilder Jackie che s’innamora di Lou.

In merito alla trama di Mission: Impossible 8, Paramount Pictures ha preferito non divulgare le proprie informazioni ma quel che è certo è che l’ottavo capitolo seguirà direttamente quanto accaduto in Mission: Impossible – Dead Reckoning, con Ethan Hunt impegnato a contrastare una nuova minaccia. Inizialmente il progetto era atteso in sala a giugno 2024 ma, a causa del doppio sciopero che ha segnato il 2023, l’ottavo capitolo è stato posticipato ed è attualmente in fase di riprese. Di fatto l’uscita al cinema è stata fissata per maggio 2025, con la regia di Christopher McQuarrie.



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In attesa di Joker: Folie à Deux, i film in streaming in cui abbiamo visto (o intravisto...) Lady Gaga

Compie oggi 38 anni Lady Gaga, icona della musica contemporanea che in alcune occasioni si è prestata al cinema ottenendo il consenso della critica e del pubblico. In attesa di vederla accanto a Joaquin Phoenix in Joker: Folie à Deux diretto ancora una volta da Todd Phillips, ecco i quattro film in streaming a cui Lady Gaga ha partecipato. Buona lettura.

I quattro film in streaming interpretati da Lady Gaga

  • Men in Black III
  • Machete Kills
  • A Star Is Born
  • House of Gucci

Men in Black III (2012)

Apparizione fulminea su un vidiwall del centro dei Men in Black, a ipotizzare ironicamente che Lady Gaga - dieci anni fa al culmine del suo momento trasformista - fosse un alieno in incognito sulla Terra. Un “esordio” che a suo tempo si fece notare, un divertissement su cui vennero scritti non pochi articoli. Il terzo capitolo della saga Men in Black III funziona bene almeno quanto i precedenti, anche se il migliore a nostro avviso rimane il secondo episodio. L’aggiunta di Josh Brolin a Will Smith e Tommy Lee Jones garantisce qualità e comicità ruvida. Come spettacolo in spensieratezza ci sentiamo di consigliarlo. Disponibile su Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, NOW, Disney+.

Machete Kills (2013)

In TV aveva partecipato già alla serie American Horror Story, al cinema esordisce ufficialmente grazie a Robert Rodriguez che la vuole nel sequel scatenato del suo iperbolico Machete. E Lady Gaga dimostra senza dubbio la presenza scenica che la contraddistingue, condita con una enorme dose di ironia guascona. Machete Kills si dimostra probabilmente il film maggiormente fracassone del suo autore, che di cinema fracassone ne ha fatto a scatafascio. Tra le tante comparsate eccellenti che questo ottovolante contiene, quella di Lady Gaga rimane la più prestigiosa. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

A Star Is Born (2018)

Per il suo esordio dietro la macchina da presa Bradley Cooper sceglie a sorpresa Lady Gaga come coprotagonista, e lei lo ripaga con una performance canora prestigiosa - non potevamo aspettarci di meno - ma anche con una prova d’attrice superlativa, che le regala addirittura la nomination all’Oscar. A Star Is Born diventa uno dei casi cinematografici dell’anno, un exploit di critica e pubblico meritatissimo che viene presentato in anteprima mondiale al Festival di Venezia. Sentimenti, sceneggiatura solida, regia accurata e una canzone come Shallow che rimane dentro il cuore. E non a caso si porta a casa la statuetta più prestigiosa. La conferma definitiva che Lady Gaga può essere anche attrice di livello. Alto livello. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video.

House of Gucci (2021)

Se ti chiama Ridley Scott come protagonista del suo nuovo film non puoi che rispondere presente. E a dire il vero in mezzo a quel pastrocchio ridondante che si rivela House of Gucci, la vitalità terrena ed esuberante di Lady Gaga almeno svetta rispetto alle prove pigrissime e sopra le righe di Al Pacino, Jared Leto e Jeremy Irons. Appena meglio Adam Driver, ma non di tanto. Meglio dimenticare in fretta quello che è diventato strameritatamente uno dei titoli cult-trash di questo nuovo millennio, un concentrato di luoghi comuni e approssimazione talmente esplicite da diventare quasi simpatiche. Peccato per tutti, Scott in testa. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.



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mercoledì 27 marzo 2024

Timothée Chalamet firma un nuovo accordo con Warner Bros. dopo Dune e Wonka

Dopo i successi al botteghino di Wonka prima e Dune - Parte 2 dopo, Timothée Chalamet firma un nuovo contratto con Warner Bros.

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The Spider Within: A Spider-Verse Story, Miles Morales affronta l'ansia nel primo teaser trailer

In The Spider Within: A Spider-Verse Story Miles Morales dovrà affrontare un nuovo nemico che non ha volto eppure è conosciuto e sperimentato da molti. L’eroe di Spider-Man: Across The Spider-Verse dovrà vedersela con l’ansia nel nuovo cortometraggio distribuito in streaming via YouTube, a partire dal 27 marzo 2024. Per combattere l’attesa, Sony Pictures Animation ha condiviso il primo teaser trailer, anticipando la nuova lotta di Miles Morales.

The Spider Within: A Spider-Verse Story, il primo teaser trailer mostra Miles in preda all’ansia

Disponibile sull’account YouTube di Sony Pictures Animation a partire dalle ore 13 (ora italiana), il cortometraggio di The Spider Within: A Spider-Verse Story riporterà Miles Morales sullo schermo in attesa di scoprire cosa accadrà nel tanto atteso Spider-Man: Beyond The Spider-Verse la cui data non è stata ancora annunciata. Nel cortometraggio in questione Miles dovrà sconfiggere un nemico che non ha volto. E no, non si tratta di Macchia o del suo doppelganger malvagio. Questa volta dovrà affrontare l’ansia, derivata dal grande peso che Miles si porta dietro. Non riesce a bilanciare le sue responsabilità, un adolescente diviso tra dovere e volere, tra amici, scuola, famiglia e il suo ruolo da supereroe. Nel cortometraggio, Miles è reduce da una giornata particolarmente impegnativa e, chiuso in camera sua, sperimenta un attacco di panico. Poco prima, rientrato a casa, si avverte in sottofondo la voce di suo padre che lo rimprovera del ritardo.

Il cortometraggio inaugura il nuovo programma LENS (Leading and Empowering New Storytellers) di Sony Pictures Animation e Sony Pictures Imageworks. Diretto da Jarelle Dampier, basato su una sceneggiatura di Khalla Amazon, The Spider Within: A Spider-Verse Story è realizzato in collaborazione con Kevin Love Fund che promuove la salute mentale. In attesa del debutto su YouTube, ecco il teaser trailer di The Spider Within: A Spider-Verse Story:



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Fear Street: Prom Queen, Netflix annuncia il cast del prossimo capitolo horror

Netflix continua ad ampliare l’offerta del suo catalogo horror ampliando la saga di Fear Street con un nuovo capitolo, intitolato Prom Queen, che rivela il suo cast stellare. Diretto da Matt Palmer, il nuovo capitolo trae la sua forza dai romanzi di RL Stine esattamente come i precedenti, promettendo una storia avvincente con protagonisti teenager. Già da tempo Netflix aveva annunciato di avere intenzione di ampliare la saga di Fear Street, ma soltanto adesso ha rivelato i membri del cast che accompagneranno Prom Queen. Ambientata nella cittadina di Shadyside, la trama può contare su una sceneggiatura scritta da Doland McLeary con il supporto del regista Matt Palmer.

Fear Street: Prom Queen, Netflix annuncia il cast del prossimo capitolo horror

In Fear Street: Prom Queen troveremo diverse star note al pubblico a partire da India Fowler, incontrata già in progetti come Man vs Bee, Natale a palazzo, The Nevers e The Amazing Mr Blunden. E ancora Suzanna Son, reduce da The Idol su HBO, così come Fina Strazza dal cast di Paper Girls, David Iacono da L’estate nei tuoi occhi ed Ella Rubin con The Idea of You in arrivo su Prime Video. Infine Chris Klein, noto per Il colore delle magnolie, a cui si uniscono anche Lili Taylor (Outer Range) e Katherine Waterston (The End We Start From). La trama, come lascia intuire il titolo, ruota attorno al ballo di fine anno, che spesso può essere alquanto complicato per molti liceali, a partire dalla scelta dell’abito fino al partner perfetto per l’occasione. Per le ragazze popolari, invece, l’obiettivo è conquistare la corona da reginetta. La Shadyside High dispone di una lista di candidati dove appare il nome di un misterioso outsider che scatenerà il panico. Lentamente, i personaggi in lizza per il titolo di Re e Regina del ballo iniziano a scomparire misteriosamente nel nulla. Il tempo scorre e la notte del ballo di fine anno si avvicina portando con sé sospetti e orrori.

Con la trilogia originale di Fear Street distribuita in streaming nel corso del 2021, Netflix ha già dimostrato di essere particolarmente interessato alle storie dell’orrore di RL Stine adattate per lo schermo con protagonisti gli adolescenti. Pur cambiando le sue storie, non tradisce la location. Anche con Fear Street: Prom Queen si torna a Shadyside.



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Nessuno è perfetto...ma Billy Wilder ci è andato davvero vicino. Ecco i suoi grandi film in streaming

Il 27 marzo 2002 scompariva all’età di 95 anni il genio cinematografico di Billy Wilder. Sicuramente uno dei più grandi sceneggiatori e registi della storia del cinema internazionale, forse addirittura il migliore quando mettiamo sulla bilancia il peso incredibile della sua versatilità. I cinque film in streaming selezionati per rendergli omaggio sono infatti considerati capolavori assoluti in generi diversi come il melodramma, il noir, la commedia slapstick e quella romantica. E uno dei suoi film più celebri sotto le spoglie del dramma possiede addirittura i tratti discernibili dell'horror. Insomma, cosa chiedere di più al cinema che non sia già stato dato da Billy Wilder? Buona lettura.

Cinque capolavori in streaming diretti dal genio di Billy Wilder

  • La fiamma del peccato
  • Giorni perduti 
  • Viale del tramonto 
  • A qualcuno piace caldo
  • L’appartamento

La fiamma del peccato (1944)

Wilder scrive la storia del noir grazie a una sceneggiatura straordinariamente articolata insieme al grande Raymond Chandler e a una regia raffinata, preziosa, la quale sfrutta le scenografie e la fotografia in maniera pressoché perfetta. Il resto lo fanno Barbara Stanwyck, Fred MacMurray ed Edward G. Robinson, un trio di interpreti che sa come lavorare sul genere in maniera profonda e al tempo stesso diretta al grande pubblico. La fiamma del peccato diventa immediatamente uno dei più grandi noir mai realizzati, ottiene sette nomination all’Oscar tra cui quelle per il film, la regia - prima delle otto per Wilder, la miglior attrice protagonista e la sceneggiatura. Il mito di questo autore unico ha inizio…Disponibile su Rakuten TV, Apple Itunes.

Giorni perduti (1945)

Wilder trasferisce a New York questa storia di perdizione dentro una bottiglia di whiskey. Il giornalista Ray Milland distrugge la propria vita alla ricerca di un ultimo bicchiere che non sarà mai l’ultimo. Giorni perduti possiede un realismo inusitato per l’epoca che nella terrificante sequenza dell’allucinazione sconfina dentro l'horror psicologico. Momenti di cinema veristico e ambientazioni squallide per un dramma che rappresenta la dipendenza senza fronzoli e abbellimenti, tutt’altro. Il film che ti fa capire quanto Wilder conoscesse la società americana e al tempo stesso non ne facesse davvero parte, permettendosi così uno sguardo lucido e mai pietoso. Film ineguagliabile, vincitore dell’Oscar insieme a quello per la regia, sceneggiatura e attore protagonista. Disponibile su Apple Itunes.

Viale del tramonto (1950)

Il film che riflette sulla fama, sul tempo che passa, sui lustrini accecanti di un’industria dello spettacolo spietata e suadente. Con Viale del tramonto Wilder getta lo sguardo dentro la “sua” Hollywood, con ferocia e amore mai espressi in precedenza con tale forza. Da nessuno. William Holden, Gloria Swanson, Erich Von Stroheim e tutto il resto del cast concorrono a realizzare questo dramma/noir/horror intramontabile, perfetto, circolare grazie a una sceneggiatura da Oscar, un copione indiscutibilmente tra i tre, quattro meglio scritti di sempre. Il meglio dell’anima oscura di Billy Wilder e Charles Brackett. Storia del cinema scritta a caratteri cubitali. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Paramount+.

A qualcuno piace caldo (1959)

Il film più famoso e molto probabilmente amato di Billy Wilder è una pochade scatenata e irriverente che gioca con i ruoli, i sessi, i doppi sensi, e tutto quello che ci riguarda con cui si può ironizzare. La sceneggiatura di A qualcuno piace caldo è un congegno comico a orologeria, perfetto per esaltare le doti acrobatiche e istrioniche di Tony Curtis, Jack Lemmon e una Marilyn Monroe come sempre eterea e carnale a modo suo. La battuta finale del film sintetizza la filosofia di vita e arte di Billy Wilder, tanto che è scritta sulla sua lapide. Impossibile non amare questa commedia sul vizio e le sue straordinarie possibilità comiche. Genio della risata puro e intramontabile. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes.

L’appartamento (1960)

La commedia di costume universale, che parla di New York e della sua capacità di alienazione sofferta dal singolo individuo in maniera precisa e contemporanea. Il cinismo soffuso ne L’appartamento è reale ieri quanto oggi. Jack Lemmon, Shirley MacLaine e Fred MacMurray sono un trio d’attori illuminati al servizio di una sceneggiatura amarissima con momenti di commedia leggera. A livello visivo il film è raffinato, lavora sugli interni con una fascinazione modernissima, avanti coi tempi. Il nostro preferito di Billy Wilder, anzi il nostro preferito in assoluto. Cinque oscar tra cui quelli per film, regia e sceneggiatura. nel nostro cuore l’hanno vinto anche i due leggendari protagonisti…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.



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martedì 26 marzo 2024

Spider-Man 4: Justin Lin potrebbe occuparsi della regia del prossimo capitolo con Tom Holland

Si vocifera che Justin Lin sia in lizza per la regia di Spider-Man 4. A riportare l’indiscrezione è l’esperto Jeff Sneider. Secondo quest’ultimo, il regista di Fast & Furious 9 sarebbe uno dei cineasti presi in considerazione da Sony e Marvel per occuparsi della regia del prossimo capitolo con protagonista Tom Holland. E non è tutto. Secondo il report emerso, anche Tom Holland e Zendaya dovrebbero riprendere i rispettivi ruoli di Peter Parker e MJ nel quarto capitolo.

Spider-Man 4, Justin Lin in lizza per occuparsi della regia del film con Tom Holland

A detta di Jeff Sneider, Zendaya dovrebbe essere la prima conferma nel cast per Spider-Man 4, anche a seguito delle recenti novità in merito alla terza stagione di Euphoria ufficialmente slittata a data da destinarsi e che ha svincolato i suoi attori, permettendo loro di accettare altre proposte nel frattempo. Tra queste, per Zendaya, ci sarebbe quindi Spider-Man 4, ma al suo fianco tornerà anche Tom Holland. Secondo quanto riferito da Sneider, le riprese del film dovrebbero partire entro la fine del 2024, non è chiaro se a settembre oppure ad ottobre. In merito alla scelta del regista, come precisa ComicBook non è chiaro se Justin Lin sia semplicemente uno dei tanti in lizza o se sia arrivato nell’elenco dei finalisti. Negli ultimi mesi è stato affrontato spesso il ritorno di Peter Parker nel Marvel Cinematic Universe. Lo stesso Tom Holland, ai microfoni di Collider, ha ammesso di essere aperto all’idea ma che scomodare il suo Spider-Man avrebbe dovuto valerne la pena.

Tutto quello che posso dire è che siamo stati attivamente impegnati in conversazioni su come potrebbe essere un quarto film. Se riusciremo o meno a trovare un modo per rendere giustizia al personaggio allora succederà. Mi sento molto protettivo nei confronti di Spider-Man. Mi sento molto, molto fortunato ad aver potuto lavorare ad un franchise che è migliorato di film in film, ha avuto più successo man mano che cresceva, cosa che penso sia davvero rara, per cui voglio proteggere la sua eredità. Per questo non farò un altro film semplicemente per il gusto di farlo, ma dovrà valerne la pena.

Ad oggi il quarto capitolo di Spider-Man non ha ancora ottenuto una data d’uscita, anche se tempo fa si vociferava che il film potesse arrivare in sala nel corso del 2025.



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Oltre Sonny Corleone: tributo a James Caan con i suoi migliori film in streaming

Il 26 marzo 1940 nasceva nel Bronx il mitico James Caan. Diventato un’icona grazie al ruolo di Sonny Corleone ne Il padrino, l’attore è stato poi fin troppo facilmente catalogato come star di film d’azione e di genere: la sua fisicità imponente e una presenza scenica da “duro” hanno spesso oscurato delle capacità attoriali che andavano ben oltre il “tipo fisso” che ha portato avanti nel corso degli anni. Scomparso 2 anni fa, Caan ci ha lasciato un’eredità cinematografica di assoluto valore, che vogliamo anche soltanto in parte ripercorrere attraverso i nostri consueti cinque film in streaming. Buona lettura.

Cinque film di culto in streaming interpretati da James Caan

  • Il padrino
  • Rollerball
  • Killer Elite
  • Arriva un cavaliere libero e selvaggio 
  • Misery non deve morire

Il padrino (1972)

E pensare che Francis Ford Coppola lo aveva scelto inizialmente per il ruolo di Michael! Avrebbe quasi sicuramente indirizzato la carriera di Caan in maniera diversa, ma poco davvero importa. La performance dell’attore diventa un fiume in piena, istintiva e irruenta come soltanto lui sapeva essere. Il padrino diventa il capolavoro indiscusso grazie anche a lui, il quale accanto a Marlon Brando, Al Pacino, Robert Duvall e tutti gli altri di certo non sfigura. Oscar al miglior film, l’attore protagonista e all’adattamento. Nomination per Caan e gli altri due “figli” di Vito Corleone. Film sontuoso e a tratti macabro, quando lo si guarda come specchio dell’America. Perché davvero lo è…Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Infinity +, Apple Itunes, Amazon Prime Video, Paramount +.

Rollerball (1975)

Altro lungometraggio destinato a entrare nell’immaginario cinematografico. Un autore eclettico quale era Norman Jewison ci regala questo spaccato di distopia negativa dove la società americana riversa la sua sete di sangue in un gioco violento e post-punk, di cui Caan è campione in crisi esistenziale. Rollerball è uno sci-fi addirittura avanti con i tempi, che racconta senza mezzi termini le ambiguità morali, sociali e politiche del momento in cui è stato girato quanto del futuro, ovvero del nostro presente. Le scene di competizione sono fortissime, creando una visione lugubre e violenta. Da vedere assolutamente, film di livello altissimo. Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Killer Elite (1975)

Caan ritrova il collega e amico Robert Duvall per questo action thriller secco e fantasioso diretto dal genio di Sam Peckinpah. Killer Elite possiede momenti di montaggio superlativi, marchio di fabbrica dell’autore che confeziona l’operazione col suo solito, iperbolico nichilismo. Killer Elite risulta un “cavallo pazzo” all’interno della produzione dell’epoca, e non poteva essere altrimenti visto il suo leggendario autore. Film che a sprazzi esalta lo spettatore, dalla tensione alternata, ma senza dubbio da ammirare per come è sta concepito e realizzato. E Caan è la solita forza della natura. Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Arriva un cavaliere libero e selvaggio (1978)

Il western contemporaneo trattenuto e potente diretto da Alan J. Pakula consente a Caan di esplicitare le sue doti d’attore più raffinate, e l’interprete davvero non sfigura accanto a due mostri sacri come Jane Fonda e Jason Robards Jr. Arriva un cavaliere libero e selvaggio possiede l’epica malinconica dei grandi film revisionisti e un finale da tragedia greca che arriva dritto al cuore dello spettatore. Senza contare che a supporto troviamo anche l’indimenticabile Richard Farnsworth, caratterista che possiede lo status del mito. Dramma che dovremmo tutti ricordare più spesso quando parliamo di western degli anni ‘70. Potente. Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Misery non deve morire (1990)

Kathy Bates vinse, e strameritatamente, l’oscar come miglior attrice per questo adattamento di Stephen King diretto da Rob Reiner. Ma almeno la nomination al co-protagonista James Caan proprio no? L'avrebbe senza dubbio meritata. Misery non deve morire è un thriller psicologico di raffinta ferocia, con almeno una sequenz adi tortura che ancora oggi sa far accapponare la pelle. Gioco al massacro di incredibile potenza emotiva, che sconvolge almeno quanto sa parlare all’animo del pubblico con due personaggi assolutamente non stereotipati, anche il “villan” possiede un suo spessore umano notevole. Grande cinema di genere, di quelli che si facevano una volta e adesso sembrano essere scomparsi, Che gran peccato…Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.



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lunedì 25 marzo 2024

Towers Story: a Lucca finalmente il primo ciak del film di Peter Greenaway con Dustin Hoffman e Helen Hunt

Da mesi ormai la città di Lucca è in fibrillazione per quello che ormai è diventato un vero e proprio evento: le riprese nel centro storico di Towers Story (o The Towers' Stories, il titolo non è ancora certo, ma laus deo non è più Lucca Mortis), il film che riporta dietro la macchina da presa il regista inglese Peter Greenaway, con un cast che vede i due premi Oscar Dustin Hoffman e Helen Hunt come protagonisti, assieme a Sofia Boutella, Laura Morante, Giacomo Gianniotti (anche qua, a parte Boutella non ci sono conferme ufficiali) e parecchi cittadini e notabili lucchesi, scelti dopo lunghi provini come comparse, alcuni anche con battute.

Tower Story: la trama e le riprese

La trama del film, così come il titolo non ufficializzato da nessun ufficio stampa ma solo comparso a pezzi e bocconi sulla cronaca locale (sui siti come IMDB e Wikipedia non esiste ancora nulla in proposito, anche se il film è entrato in produzione: volontà del regista di creare un mistero attorno a questa sua nuova creatura?), a quanto sappiamo racconta di uno scrittore newyorkese che si prende un anno sabbatico, nel 2001, per recarsi a Lucca con la moglie e la figlia e riconnettersi con le sue origini. Altro non è dato sapere, se non giorni e location delle riprese, che andranno avanti fino a maggio e che copriranno tutti i luoghi storici di Lucca, non solo le Mura (i baluardi e i sotterranei), ma anche la Torre Guinigi (sotto, le immagini del sopralluogo), piazza San Michele, piazza San Frediano, via Beccheria, la Piazzetta del Libro o Corte del Biancone, Daris Libri in via del Gallo, Piazza Antelminelli, via del Battistero, via Santa Giustina con palazzo Giustiniani, l'Atelier di sartoria Ricci, piazza Anfiteatro e piazza San Salvatore. Insomma, la città sarà protagonista assoluta ed è comprensibile l'eccitazione della cittadinanza per le riprese, nonostante gli inevitabili disagi che questa comportano in spazi tanto ristretti e con l'invasione dei turisti alle porte. Ma l'affabilità di Dustin Hoffman ha conquistato tutti e non escludiamo in futuro di raccontarvi qualcosa di più su questo segretissimo film.

Lucca, il cinema, Dustin Hoffman e Peter Greenaway

Per chi, come la sottoscritta, è nata e vissuta a Lucca fino ai 30 anni, oltre a tornarci per altri 30 e in circostanze più dolorose di recente, non si tratta di una novità la lavorazione di un film tra le sue mura rinascimentali. Un mio compagno di classe al liceo fece la comparsa in Arrivano i Bersaglieri di Luigi Magni, a Palazzo Pfanner assistemmo alle storiche riprese de Il marchese del Grillo, poi negli anni sono arrivate Jane Campion e Nicole Kidman per Ritratto di signora,ricordiamo l'incedere maestoso di Edwige Fenech in piazza San Martino in uno dei film della serie L'insegnante e il suo ritorno anni dopo in una serie tv, sono arrivati set di film televisivi e cinematografici, italiani (Sergio Staino, Leonardo Pieraccioni...) e stranieri, che grazie anche alle visite entusiaste della famiglia reale inglese (la prima regina madre, Elisabetta e Carlo), innamorati delle sue bellezze artistiche pressoché intatte, hanno riportato la città un tempo sconosciuta (ai tempi della mia adolescenza non si vedeva un turista: andavano tutti solo a Pisa) all'attenzione del turismo e del cinema (ricordiamo tra i film girati a Lucca La provinciale con Gina Lollobrigida e Giovani mariti). Ma leggendo in questi giorni le cronache del tour lucchese di Dustin Hoffman, nel centro storico prima delle riprese da una decina di giorni - è andato nell'ordine in un paio di ristoranti rinomati, di cui uno frequentato negli stessi giorni in cui ero lì, dal gelataio Piero di via Roma, nella libreria di fronte, dal mio edicolante di fiducia, al mercatino mensile dell'antiquariato e perfino al laboratorio di tessitura dove lavorava una mia amica (dietro Piazza Anfiteatro e la mia casa di famiglia che con mia grande tristezza finirà in mano a degli americani), sempre con indosso lo stesso piumino e lo stesso cappellino - pur non avendolo ancora incontrato di persona, ho stentato a credere che oggi l'attore che ho tanto amato da ragazzina ne Il laureato, Un uomo da marciapiede, Il piccolo grande uomo, Cane di paglia, Rain Man e decine di altri memorabili film, abbia oggi 86 anni e non solo non li dimostri e non se la tiri per niente, ma sia affabile e semplice come appare sul grande schermo.

Mi emoziona sapere che lo rivedrò recitare in un film di quel bizzarro e originale maestro che è Peter Greenaway, pittore con un grande amore per la scultura, di cui ho adorato I misteri del giardino di Compton House, Il ventre dell'architetto e gli altri film, un tempo popolarissimo e che oggi, come molti, ha stentato a ritrovare il suo posto dietro la macchina da presa. Greenaway, le cui storie sono veri e propri quadri viventi, provocatorie e viscerali, si innamorò di Lucca 11 anni fa, ospite del Lucca Film Festival, ospite di quello che allora era un festival giovane e di ricerca, con una sua precisa identità, per cui realizzò una bellissima opera multimediale di 35 minuti, un'installazione proiettata sulla facciata della chiesa romanica di San Francesco, intitolata The Towers/Lucca Hubris, e da allora sognava di fare un film ambientato dentro le Mura. Ci riesce oggi, con una coproduzione italo-orientale, tra The Family e Facing East Entertainment di Philip Lee (produttore di film come La tigre e il dragone, Cloud Atlas e The Revenant, solo per citare i più noti). Dustin Hoffman torna al cinema da assoluto protagonista con questo film dopo due pellicole ancora inedite e l'apparizione ne L'uomo del labirinto di Donato Carrisi. Helen Hunt, Oscar nel 1998 per Qualcosa è cambiato, ha di recente interpretato la serie tv Innamorati pazzi, mentre manca dal cinema dal 2020. Anche lei è stata avvistata in un tour turistico gastronomico in città, ma, essendo meno immediatamente riconoscibile del piccolo grande uomo, e anche meno venerata dagli appassionati di cinema, è apparsa più raramente sulle pagine dei giornali locali.



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Prima di Priscilla, i migliori film in streaming diretti da Sofia Coppola

Dal momento che sta per tornare nelle sale italiane col suo ultimo biopic Priscilla - Coppa Volpi a Cailee Spaeny all’ultimo festival di Venezia - vogliamo dedicare gli odierni cinque film in streaming a Sofia Coppola, autrice che negli ultimi 25 anni di cinema americano ha saputo regalarci film dalle atmosfere personali e precise, e almeno in un caso un vero e proprio gioiello di cinema introspettivo. Buona lettura.

Prima di Priscilla:  i migliori film in streaming diretti da Sofia Coppola

  • Il giardino delle vergini suicide
  • Lost in Translation - L’amore tradotto
  • Marie Antoinette
  • Somewhere
  • L’inganno

Il giardino delle vergini suicide (1999)

L’esordio dietro la macchina da presa della Coppola diventa immediatamente oggetto di culto, forse anche oltre i meriti intrinseci dell’opera stessa. L'adattamento del romanzo di Jeffrey Eugenides è infatti un film dalle atmosfere rarefatte e suadenti ma anche dalla storia esile. quasi volatile Il giardino delle vergini suicide si rivela un film di regia, in cui l’autrice dimostra la sua capacità di dirigere al meglio la protagonista Kirsten Dunst e comprimari di lusso come James Woods e Kathleen TurnerDisponibile su Rakuten TV, Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Lost in Translation - L’amore tradotto (2003)

Il miglior film di Sofia Coppola è uno studio di caratteri e personalità sommesso e affascinante inserito in un contesto cinematografico originale e perfetto per incorniciare i due protagonisti e la loro alchimia. Un Bill Murray da nomination all’Oscar e una Scarlett Johansson alla sua prima vera grande prova d’attrice sono  protagonisti di una dramma con momenti di ironia a dir poco strepitoso: solletica la mente e conquista l’anima dello spettatore. Lost in Translation conquista le nomination all’Oscar per film, regia e attore protagonista. La statuetta arriva per la miglior sceneggiatura originale, strameritata. Fiore all’occhiello della cinematografia della Coppola, una vetta purtroppo non più raggiunta. Disponibile su Apple Itunes, Amazon Prime Video.

Marie Antoinette (2006)

Il biopic ideale dedicato all’imperatrice di Francia diventa un modo per lasciar esplodere la propria fantasia visiva regalando al pubblico un tripudio di scenografie, trucchi e soprattutto costumi. La grande Milena Canonero trionfa ancora una volta gli Academy Award costruendo una serie di abiti da lasciare senza fiato. Kirsten Dunst torna a lavorare con la Coppola e offre una prova vibrante, ottimo contrappunto poetico per l’impianto estetico deciso dall’autrice. Marie Antoinette è un film con una sua anima precisa, magari civettuola ma presente e palpabile. Favola in costume che ha il sapore della contemporaneità. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Netflix, Amazon Prime Video.

Somewhere (2010)

Leone d'Oro alla Mostra di Venezia molto a sorpresa per un film delicato e convincente, un rapporto padre-figlia tratteggiato con cura e con dovizia di piccoli tratti psicologici. Somewhere vede un ispirato Stephen Dorff e una deliziosa Elle Fanning duettare in punta di piedi formano un duetto protagonista ispirato e corposo, con una chimica sorprendente. Somewhere possiede momenti che arrivano in profondità con altri maggiormente superficiali, ma sa creare l’atmosfera giusta per convincere fino in fondo. Non il miglior film della Coppola ma a conti fatti uno dei suoi più coerenti.  Disponibile su Rakuten TV, Infinity +, Amazon Prime Video, NOW.

L’inganno (2017)

Remake aggiornato e soffocante del film di culto di Don Siegel con protagonista Clint Eastwood - col titolo italiano la notte brava del soldato Jonathan - L’inganno possiede un registro nuovo per la Coppola: le atmosfere sospese servono questa volta per creare un senso di oppressione e pericolo nascosto, e l’esperimento questa volta finisce davvero bene. Film decisamente sottovalutato, tenuto in piedi da una Nicole Kidman luciferina e da un Colin Farrell appassionato. Il finale cambia rispetto al lungometraggio precedente, fornendo un effetto ancora più ambiguo e affascinante. Dopo il film dell’Oscar, forse il suo migliore. Disponibile su Rakuten TV, Google Play, Apple Itunes, Amazon Prime Video.



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domenica 24 marzo 2024

Stasera in TV: Film da vedere Domenica 24 Marzo, in prima serata

Stasera in TV, Domenica 24 Marzo 2024: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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Barbarella, Edgar Wright alla regia del remake? Sydney Sweeney commenta il rumor

Sydney Sweeney si destreggia con disinvoltura tra commedie e cinecomic, passando per il cinema horror. Nelle ultime settimane, infatti, l'abbiamo vista al cinema con il grande successo Tutti Tranne Te e il mega-flop Madame Web. Prossimamente la vedremo terrorizzata e sanguinante in Immaculate ma quali saranno i prossimi passi? Com'è noto, nel futuro della 26enne c'è il remake di Barbarella, prodotto da Sony Pictures.

Non sappiamo molto su questo nuovo adattamento del cult della fantascienza con Jane Fonda, tratto a sua volta dal personaggio nato dalla matita Jean-Claude Forest. Il remake è stato annunciato da Deadline nel 2022 ma, da allora, sono trapelati ben pochi aggiornamenti. Non sappiamo, ad esempio, chi dirigerà la pellicola né chi si sta occupando della sceneggiatura. In soldoni, conosciamo solo il nome della protagonista, che parteciperà al film anche in veste di produttrice esecutiva.

Qualche piccola novità (più che altro una rassicurazione) è stata anticipata dalla Sweeney, ospite del noto podcast di Josh Horowitz Happy Sad Confused. L'attrice ha confermato che il progetto è ancora in piedi ed in fase di sviluppo, aggiungendo che, a spingerla a far parte del progetto, è stato il fascino del personaggio di Barbarella: una donna all'avanguardia, sensuale ma anche ironica.

Barbarella è un personaggio divertente da esplorare perché abbraccia pienamente la sua femminilità e la sua sessualità... è una cosa che trovo molto interessante. Inoltre amo la fantascienza e non vedo l'ora di scoprire come si evolveranno le cose da questo punto di vista.

Labbra cucite, tuttavia, sui rumor che vorrebbero Edgar Wright alla regia del remake. L'autore inglese, regista di Ultima Notte a Soho, è davvero in trattative con Sony? La star di Euphoria ha sviato la domanda, pur ammettendo di aver incontrato Wright.

Barbarella: trama e cast del cult della fantascienza con Jane Fonda

Barbarella, diretto da Roger Vadim nel 1968, è un film di fantascienza che vedeJane Fonda nel ruolo di un'astronauta del 41° secolo in viaggio verso Venere. Il Presidente della Terra, infatti, l'ha incaricata di rintracciare lo scienziato Durand Durand, scomparso da qualche anno. Il dottor Durand ha creato una pericolosissima arma di distruzione: il Raggio Positronico. Durante la sua missione, Barbarella s'imbatte in pianeti esotici e strani incontri, tra cui l'angelico Pygar, la malvagia Regina Nera e i figli ribelli del Grande Tiranno.

Completano il cast del film John Phillip Law, Anita Pallenberg, Ugo Tognazzi, Milo O'Shea, Marcel Marceau e David Hemmings. Il personaggio di Barbarella è apparso per la prima volta nel 1962, nell'omonima serie a fumetti di Jean-Claude Forest. Le scenografie psichedeliche, i costumi iconici e le situazioni paradossali hanno trasformato il film in un cult indiscusso degli Anni Sessanta.



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Dune - Parte 2, lo sceneggiatore spiega perché è stato tagliato quel dettaglio di Paul e Chani

Dune – Parte 2 ha eliminato un dettaglio che non ha esattamente convinto i fan, ma una spiegazione razionale arriva dal co-sceneggiatore Jon Spaihts, che avrebbe tentato così di consolare il pubblico affezionato ai romanzi di Frank Herbert. Diretto da Denis Villeneuve, il secondo capitolo di Dune ha approfondito ancor di più l’avventura di Paul Atreides, che lentamente si trasforma nel leader Fremen decantato dalla Profezia e, corroso dalla sete di vendetta, si spingerà oltre i limiti. Il secondo capitolo presenta numerose differenze rispetto ai romanzi, prima tra tutte la caratterizzazione di Chani, interpretata da Zendaya. Di conseguenza anche il finale ha proposto un percorso alternativo al personaggio e la trama ha dovuto sacrificare alcuni passaggi, incluso quello criticato dai fan e prontamente affrontato dal co-sceneggiatore.

Dune – Parte 2, perché il figlio di Paul e Chani non è stato inserito nel film secondo il co-sceneggiatore

In Dune – Parte 2 la storia ha sacrificato il figlio di Paul e Chani, Leto II. Nel corso del secondo capitolo, la trama cede molto spazio al legame romantico tra Paul e Chani, proprio per via di quel tradimento finale, quando Paul chiederà in sposa la principessa Irulan per sostituire l’Imperatore. Avendo apportato diverse modifiche rispetto ai romanzi, Dune – Parte 2 ha fatto a meno anche del figlio della coppia, Leto II. In un’intervista con Inverse, il co-sceneggiatore Jon Spaihts ha spiegato il motivo. Nel romanzo, Leto II viene introdotto rapidamente e allo stesso modo scompare senza lasciar traccia.

Paul è addolorato per questo, ma ha poco tempo per quel dolore perché è nel bel mezzo di una guerra. Quindi l’arrivo e l’uscita di scena di quel bambino increspa a malapena le acque del romanzo stesso e sarebbe stata una distrazione peculiare nel film.

Il figlio di Paul e Chani è appena menzionato nel romanzo di Frank Herbert per cui appare irrilevante ai fini della storia complessiva. Paul soffre per quella perdita, ma non ha neppure il tempo di soffermarsi troppo su quel dolore per via della guerra in corso. In più gli eventi accadono “fuori pagina” nel romanzo, per cui introdurre ed uccidere quel personaggio in modo così sbrigativo non è stato ritenuto indispensabile ai fini della trama.



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sabato 23 marzo 2024

Susan Sarandon: l'attrice premio Oscar in Italia, giurata al Riviera International Film Festival

Davvero un bel colpo quello messo a segno dal Riviera International Film Festival (RIFF) di Sestri Levante, una delle rassegne competitive, dedicata al cinema under 35, più interessanti della nostra penisola. E' stato appena annunciato che della Giuria internazionale del festival, in programma dal 7 al 12 maggio, farà parte la straordinaria e popolare attrice premio Oscar Susan Sarandon, che sarà anche protagonista di un'imperdibile masterclass aperta al pubblico.

Susan Sarandon in giuria al Riviera International Film Festival

Susan Sarandon sarà in Italia all’ottava edizione del Riviera International Film Festival (Riff), dal 7 al 12 maggio a Sestri Levante. L’attrice pluricandidata agli Academy Awards, e vincitrice di un Oscar per il suo ruolo da protagonista in Dead Man Walking, è una delle interpreti più amate da pubblico e critica in tutto il mondo e naturalmente anche in Italia, dove ha ricevuto due volte il David di Donatello come miglior attrice straniera. Protagonista di una carriera stellare, le sue interpretazioni indimenticabili in pellicole come Thelma & Louise, The Rocky Horror Picture Show, Atlantic City, U.S.A., Le streghe di Eastwick, L’olio di Lorenzo, Il cliente, Piccole Donne, Nemiche amiche, sono diventate pilastri fondamentali nella storia del cinema. Susan Sarandon sarà membro della Giuria ufficiale del Festival, per i lungometraggi diretti da registi under 35, e protagonista di una masterclass in cui si racconterà al pubblico. Con l’attrice americana, che si aggiunge alla regista Eva Orner (1 Oscar) e al montatore Pietro Scalia (2 Oscar) salgono a tre i vincitori di premi Oscar presenti al Riff 2024. Sarandon - all'anagrafe Susan Abigail Tomalin - è molto legata all'Italia, visto che ha avuto la figlia Eva Amurri, anch'essa attrice, dal regista italiano Franco Amurri. Di recente, l'attrice ha interpretato Dottie Cantrell Roman nel dramma musicale Monarch e Victoria Kord in Blue Beetle della DC Film. I suoi prossimi progetti includono Six Triple Eight di Tyler Perry, una commedia originale diretta da Stephen Chbosky intitolata Nonnas, e la commedia sul bowling di Yassir e Isaiah Lester intitolata The Gutter. Il Riviera International Film Festival è sostenuto da Comune di Sestri Levante, Mediaterraneo Servizi srl, Associazione Albergatori Sestri Levante, Consorzio Sestri Levante In e Regione Liguria, main sponsor Duferco Energia e Redelfi. Main media partner: The Hollywood Reporter Roma Media partner: Ciak, Coming Soon, Corriere dello sport, Donna Moderna, Fred Radio, Sky Documentaries.



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Pattini e acciaio: intervista a Pino Mazzella, campione mondiale di hockey che ha lasciato il segno e reso possibile il sogno

Non capita tutti i giorni di incontrare un campione di hockey su pista, soprattutto se ci si occupa di cinema e non di sport. Fortunatamente esistono i film di finzione e i documentari che parlano di calcio, di basket, di football americano e così via, ed è grazie a Pattini e acciaio che abbiamo scoperto qualcosa in più su Pino Marzella, alias il Maradona dell'hockey su pista partito da Giovinazzo e arrivato fino ai mondiali.

Diretto da Rossella De Venuto e arricchito da inserti di animazione, il film racconta la scalata al successo di un ragazzo biondo innamorato di una disciplina sportiva praticata in particolare nell'Italia settentrionale. Marzella, classe 1961, ha vinto tutto quello che poteva vincere. Per otto anni capocannoniere e Stecca d'Oro, ha rappresentato con orgoglio la sua regione (la Puglia) e la sua cittadina, e cioè Giovinazzo. La parabola di quest'uomo che ha sposato la ragazza più bella del paese si intreccia con la storia delle Acciaierie Ferriere Pugliesi, che hanno fatto di Giovinazzo uno dei comuni del Mezzogiorno d'Italia con il più alto indice di industrializzazione negli anni '60 e '70. A volere la squadra è stato l'ingegnere Michele Scianatico, che ha incaricato il campione di pattini a rotelle Gianni Massari di allenare un pugno di ragazzi talentuosi, che nel 1973 sono stati promossi in serie A.

Pattini e acciaio è stato presentato in anteprima al Bari International Film Festival 2024 e, insieme alla regista, è arrivato a Bari anche Pino Marzella, che abbiamo avuto il grande piacere di intervistare, chiedendogli prima di tutto un'opinione sul documentario e sull'esperienza di raccontarsi davanti alla macchina da presa. "Per me è stato un grande piacere partecipare a questo film" - ha risposto. "Quando Rossella De Venuto ha avuto l'idea, per me è stato come avere un'illuminazione. Riuscire a concentrarmi su questo documentario è stato davvero importante. Mi sentivo a mio agio, abbiamo parlato tanto e, quando ho visto Pattini e acciaio, l'ho trovato bellissimo, perché la regista è riuscita ad arrivare all'essenza della storia, che non sono le vittorie ma gli aneddoti e la costruzione di questo sogno, che parte dalla strada e da qualcosa che uno ha dentro".

E cos'era questo "qualcosa" che lei aveva dentro?

A 9 anni sono andato da mia mamma e le ho detto: "Mamma, mi devi cucire questo scudetto su questa maglia azzurra perché io diventerò il giocatore più forte del mondo e parteciperò ai Mondiali". Questa storia somiglia a quella di Diego Armando Maradona, di Michael Jordan o altri sportivi. Noi lo sentiamo prima che ci venga dato questo bacio del Signore, poi è chiaro che devi avere la forza, la perseveranza, la passione, la volontà di sfruttare il talento che hai. È la natura che ti ha fatto questo dono e tu quasi non credi a ciò che ti succede, però dentro di te hai sempre saputo che avresti avuto un destino glorioso.

Secondo lei cos'ha di speciale questa storia?

Ciò che la rende incredibile è l'ingegnere Michele Scianatico, che ha fondato questa acciaieria che è stata un esempio per tutto il mondo. Negli anni '60, lo stabilimento Acciaierie Ferriere Pugliesi forniva i binari a Cuba, all'Iraq, all'Iran, all'Egitto, ma soprattutto aveva un dopolavoro dove andavano i bambini e i vecchi. Io non potevo entrare perché mio papà non lavorava lì e quindi scavalcavo il muro esterno e pattinavo. Solitamente stavo lì fra le due e le quattro di pomeriggio. Avevo dei pattini che mi aveva regalato mio fratello e mi piaceva pattinare perché era il mio modo di volare. Così è iniziata la mia storia,  che a Giovinazzo si è conclusa con la vittoria dello scudetto e la finale di Coppa delle Coppe dove ho fatto 11 gol, che poi è il record di sempre. Dopodiché ho girato l'Italia e non solo, portando il nome di Giovinazzo prima al nord e poi a vincere i campionati del mondo con la nazionale italiana per ben due volte, di cui una in Spagna, e quindi nella casa dei maestri, il tutto con la fascia del capitano. Infine ecco la vera realizzazione del mio sogno: le olimpiadi di Barcellona, a cui abbiamo partecipato come sport dimostrativo.

Nel documentario lei dice che a un certo punto Giovinazzo le ha voltato le spalle e che la gente non diceva cose lusinghiere su di lei.

Per fortuna quelli che parlano sono sempre una minoranza, sono le persone negative, i maligni, gli invidiosi. Quando giravo per Giovinazzo con la mia Porsche, con una donna bellissima, che era mia moglie, incarnando il cliché della modella con lo sportivo, alcuni mi guardavano male. Riflettendoci, erano un numero piuttosto esiguo, dal momento che a Giovinazzo tutti mi volevano un gran bene. Il problema era che non riuscivo a digerire queste critiche e gli sguardi di disapprovazione che attiravo. Era come se mi dicessero che avevo fatto qualcosa di male, invece io avevo reso celebre Giovinazzo in tutto il mondo.

Lo scorso anno lei ha riportato la squadra di hockey su pista di Giovinazzo in serie A. Cosa l'ha spinta a diventare allenatore?

A un certo punto il mio obiettivo è diventato fare l'allenatore. Dopo aver realizzato il mio sogno, mi sembrava giusto aiutare altre persone a realizzare il loro. Ogni tanto ho qualche difficoltà con questa nuova generazione di ragazzi che non capiscono che hanno il loro Maradona che li allena, però non mi importa, e quindi continuo il mio percorso. Mi sembra giusto dare agli altri quello che è stato dato a me.

Come il suo allenatore Gianni Massari, anche lei fa correre i giocatori?

Sono un maniaco. Alla fine tutti i grandi allenatori sono dei maniaci, perché, per il tuo bene, ti portano all'esasperazione. Quando ero ragazzo, sul campo si prendevano schiaffi e anche stecche addosso, però io ringrazio il signore per tutto ciò che mi ha dato e per avermi donato una rabbia che già un po’ avevo dentro e che lui ha amplificato, proprio perché per arrivare dove sono arrivato io bisognava essere più forte di tutto e di tutti, e non c'era spazio per le cadute, o meglio c'era spazio solo per la caduta che doveva essere un rimbalzo e che consentiva di saltare ancora più in alto. Mi piace tanto fare l'allenatore, perché io non voglio lasciare solo il sogno ma voglio lasciare il segno, mostrando a tutti i ragazzi del sud che c'è un modo per essere i migliori arrivando al traguardo. 



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