Will Smith, che come Jamie Foxx ha attraversato al cinema tutti i generi, proprio da lui, che lo ha rifiutato, è stato sostituito quando gli è stato offerto il ruolo protagonista in Django Unchained. Una scelta poco comprensibile, ma che oggi Smith, impegnato nelle riprese del suo primo film sul tema della schiavitù, Emancipation di Antoine Fuqua, in cui è uno schiavo che fugge dal Sud, spiega in questo modo:
Ho sempre evitato di fare film sulla schiavitù. All'inizio della mia carriera non volevo mostrare le persone di colore in quella luce. Volevo essere un supereroe. Quindi volevo incarnare l'eccellenza black con la mia controparte bianca. Volevo interpretare ruoli che si offrono a Tom Cruise. La prima volta che l'ho preso in considerazione è stato per Django Unchained. Ma non volevo fare un film sulla schiavitù che parlasse di vendetta.
Al contrario di Django Unchained, per Will Smith, Emancipation "è un film sull'amore e sul potere dell'amore nero, qualcosa con cui potevo scatenarmi. Faremo una storia su come l'amore nero ci renda invincibili".
In poche parole, solo eroi positivi nella carriera di Will Smith, ma anche qua è questione di punti di vista. Dire di no a un film di Quentin Tarantino da un certo punto di vista è stata una scelta coraggiosa, e non saremo certo noi a lamentarci della sua rinuncia. Jamie Foxx non lo ha sicuramente fatto rimpiangere.
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