venerdì 24 luglio 2020

Ricordando Peter Sellers: su Amazon Prime Video La miliardaria, il film del folle amore per Sophia Loren

Nel 1960, prima di Lolita e del Dottor Stranamore, della Pantera Rosa e di Hollywood Party, ma dopo La signora omicidi e quel Ruggito del topo che ne mise in mostra, anche al cinema, lo straordinario trasformismo, Peter Sellers girò un film meno noto, anche meno artisticamente rilevante, ma che fu in ogni caso importantissimo per la carriera e per la vita privata dell’attore.
Il film è La miliardaria, e lo trovate disponibile in streaming su Amazon Prime Video.

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Verso la fine degli anni Cinquanta, Peter Sellers - uno di quei tanti comici tanto esilaranti e irrefrenabili sul lavoro, quanto tormentati e problematici nella vita - non era ancora soddisfatto della sua carriera, a dispetto del successo e dei premi (aveva appena vinto un BAFTA per Nudi alla meta). Anche nel privato, le cose non andavano bene, e il suo matrimonio con Anne Howe, dalla quale aveva avuto due figli, Michael e Sarah, era in crisi per via delle intemperanze caratteriali dell'attore, e per le sue infedeltà.
Gli venne proposto di recitare in questo film diretto da Anthony Asquith, adattamento di un’opera teatrale di George Bernard Shaw, nel quale doveva interpretare - otto anni prima di Hollywood Party, e in una di quelle che oggi verrebbero inevitabilmente bollate come intollerabili "appropriazioni culturali" - un personaggio di origine indiana: il dottor Ahmed el Kabir, medico idealista che si dedica a poveri e bisognosi, e che incrocia la sua strada con quella di Epifania Ognissanti di Parerga, la donna più ricca del mondo, una viziatissima, bizzosa e testarda ereditiera che s’innamora di lui per la sua indifferenza alla sua ricchezza e alla sua bellezza. In realtà anche Kabir s’innamorerà della donna, ma le cose saranno complicate dalle rispettive aspettative, dal modo diverso di guardare alle cose della vita, e a ingombranti eredità psicologiche da parte dei rispettivi genitori.

Sellers dapprima non mostrò grande interesse per il film, per poi cambiare rapidamente idea e accettare la parte quando gli venne comunicato che nel ruolo di Epifania era stata scritturata una ventiseienne attrice italiana che il mondo aveva imparato a conoscere grazie a film come L'oro di Napoli, Pane, amore e..., La fortuna di essere donna, e per i primi film girati a Hollywood (Orgoglio e passione, Orchidea Nera, Un marito per Cinzia),  e che di lì a poco sarebbe stata consacrata dallo straordinario successo internazionale di La ciociara.
L’attrice era ovviamente Sophia Loren, che era giovane e bella, bellissima, e Peter Sellers aveva sempre avuto un debole per le belle donne, come per le belle auto, la bella vita, l’alcool e le sigarette.
In La miliardaria Sellers e la Loren sono una coppia bizzarra ma ben assortita, con lei a fare la parte sopra le righe, per via delle intemperanze caratteriali del personaggio, e lui invece misurato e malinconico, quasi ad anticipare quel capolavoro straordinario di Oltre il giardino. Il film fu un discreto successo, anche grazie  a una canzone interpretata dai due che si intitola "Goodness Gracious Me", che divenne un singolo vendutissimo.

Ma più che per i suoi meriti artistici, La miliardaria è ancora oggi il film che viene ricordato per essere stato l’origine di un’ossessione amorosa che tormenterà Peter Sellers per molti anni: quella, appunto, per Sophia Loren.
I due, sul set, strinsero un legame molto forte e amichevole. Sellers lasciò ipotizzare una liason tra loro, che però venne sempre smentita dalla Loren, già moglie di Carlo Ponti e notoriamente fedelissima. Fatto sta che l’inglese perse completamente la testa, dichiarandosi follemente innamorato della collega anche di fronte alla moglie, e convincendosi del fatto che, se Ponti fosse morto, l’attrice italiana sarebbe volata di corsa tra le sue braccia. Raccontano i figli che Sellers li svegliava la notte per chiedere loro se avrebbe dovuto divorziare dalla madre.
Fatto sta che Sellers e la Howe divorziarono in ogni caso, nel 1962 , e che Sellers sposò in seconde nozze nel 1964 la bionda svedese Britt Ekland (con la quale giunse anche il primo infarto, sopravvenuto dopo aver sniffato troppo popper "per prepararsi" a un rapporto sessuale) ma che nello stesso anno, sul set di La pantera rosa, Sellers andava confessando a un’altra bellissima attrice italiana, Claudia Cardinale, di essere ancora pazzo d'amore per la Loren.
Addirittura, sul set di Il magnifico Bobo, che Sellers girò assieme alla Ekland nel 1967, l’attore voleva imporre alla moglie di indossare una parrucca scura che la facesse assomigliare a Sophia, e se ne lamentava perché non riusciva a recitare come lei.

L’ossessione amorosa di Peter Sellers per Sophia Loren è anche raccontata nel film biografico del 2004 Tu chiamami Peter, diretto da Stephen Hopkis, anche questo disponibile su Amazon Prime Video. Nel biopic, che vede Geoffrey Rush nei panni di Sellers e Sonia Aquino (già conduttrice di Coming Soon Television nei primi anni di attività del canale televisivo che pre-esistette a questo sito) in quelli della Loren, viene raccontata proprio la lavorazione di La miliardaria, e descritto il folle invaghimento di Sellers per la collega.
Sul finire della sua breve e tormentata esistenza, prima di cedere a un terzo, ultimo e fatale infarto il 24 luglio di quarant’anni fa, quando lui di anni ne aveva appena 56, Sellers ha confessato ad amici e figli quanto si fosse pentito di quell’ossessione che ha contribuito a rovinare e accorciare la sua vita.
Ma non è stata l’unica, e di certo non l’unica causa della scomparsa troppo precoce di uno straordinario talento di comico e d’attore e di un uomo complesso e tormentato.

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