Per chi come noi si è formato (anche) attraverso il cinema americano degli anni ’80, Mickey Rourke è stato un attore quasi imprescindibile. In particolar modo perché col passare dei film si é trasformato nell’alfiere affascinante e "maledetto” di un modo di intendere l’opera d’arte cinematografica non schierato, tutt’altro. Se pensiamo che il suo esordio sul grande schermo è avvenuto con I cancelli del cielo di Michael Cimino - probabilmente il progetto più titanico e sfortunato della storia del cinema americano - il destino d’attore di Rourke appare ironicamente delineato fin dall’inizio. Speriamo però che cinque film in streaming che abbiamo scelto per celebrare la sua carriera possano restituirvi almeno l’eco di quello che Mickey Rourke è stato, ovvero una star magnetica e provocatoria, affascinante e controversa, che ha realizzato i film che voleva infischiandosene di trovare un posto “comodo” nell’establishment hollywoodiano. Manca purtroppo all’appello dello streaming Angel Heart (1987) di Alan Parker, uno dei noir più disturbanti di quel decennio di cinema così difficile ancora oggi da interpretare.
Cinque film di culto interpretati da Mickey Rourke
- A cena con gli amici
- Rusty il selvaggio
- L’anno del dragone
- Sin City
- The Wrestler
A cena con gli amici (1982)
Il film d’esordio di Barry Levinson (quello di Good Morning, Vietnam! e Rain Man, tanto per intenderci) diventa immediatamente un piccolo grande oggetto di culto per gli amanti del cinema parlato, in cui i personaggi si confrontano tra loro e tentano di esplorare la complessità di esistenze tutt’altro che perfette. Mickey Rourke condivide lo schermo con Kevin Bacon e Daniel Stern: sono loro i protagonisti logorroici, problematici e irresistibili di A cena con gli amici, che ottiene la nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Un mix di commedia goliardica e dramma esistenziale come non se ne vedono più, al limite del misogino e “scorretto”, ma che racconta l’animo maschile anche nelle sue zone oscure. E non può essere che un bene…Disponibile su Apple Itunes.
Rusty il selvaggio (1983)
Altro gioiello cinematografico per Rourke, che interpreta il fratello altrettanto tormentato del protagonista Matt Dillon. Francis Ford Coppola dirige Rusty il selvaggio come fosse un film di frontiera, un esperimento stilistico e contenutistico realizzato da un autore dentro il sistema che intende comunque metterlo in discussione. Il bianco e nero folgorante, le atmosfere iperrealistiche e le interpretazioni vorticose dell’intero cast fanno di questo capolavoro un momento fondamentale per il cinema degli anni ’80, qualcosa che pone nuovamente Coppola al di sopra della maggior parte dei cineasti americani di quel periodo. Film epocale. Disponibile su CHILI, Google Play.
L’anno del dragone (1985)
Secondo noi il capolavoro assoluto della filmografia di Mickey Rourke, e uno dei film più importanti di Michael Cimino nonostante si sia rivelato un (altro) fallimento commerciale. Ricostruito quasi interamente in studio L’anno del dragone propone situazioni e soprattutto personaggi estremi, come il poliziotto interpretato da Rourke che combatte una battaglia contro la criminalità di Chinatown che pian piano diventa guerra personale, dolorosa e insanguinata. Controverso, strabordante, poderoso esempio di un tipo di cinema che non vuole saperne di compromessi, che punta a colpire allo stomaco per svegliare lo spettatore dal torpore. La sceneggiatura è di Oliver Stone, tanto per far capire lo spirito con cui è stato realizzato. Cimino al suo meglio, a briglia sciolta. Magnifico. Disponibile su Infinity +, Amazon Prime Video.
Sin City (2005)
Dopo anni di produzioni di serie B il cinecomic che riporta Mickey Rourke all’attenzione del pubblico e della critica mainstream. Adattamento calligrafico del fumetto hard-boiled di Frank Miller (non per nulla designato co-regista insieme a Robert Rodriguez), Sin City è una storia divisa in tre parti che cattura lo spettatore con una messa in scena portentosa e innovativa, specchio in bianco e nero superbo delle vignette del mitico disegnatore. Protagonista dell’episodio migliore nel ruolo del duro e silenzioso Marv, Rourke sfodera una prova maiuscola, carismatica e capace di commuovere. Il ritorno al cinema che conta conferma le sue doti d’attore che, quando si prende sul serio, sa ancora fa innamorare il pubblico. Encomiabile. Disponibile su CHILI, Google Play, TIMVision, NOW.
The Wrestler (2008)
Darren Aronofsky costruisce addosso a Rourke un film livido e toccante, storia di un lottatore che ha buttato al cesso la propria vita e che tenta di ricostruire il rapporto con la figlia mentre il suo cuore inizia a fare le bizze. Ma l’uomo non sa come smettere di lottare, in ogni senso. Un film diretto, esteticamente molto coerente, scritto con rabbia e interpretato con enorme adesione dal protagonista oltre che da Evan Rachel Wood e Marisa Tomei. La consacrazione finalmente e tanto agognata per Rourke, che si prende il Golden Globe e l’unica nomination all’Oscar della sua carriera. The Wrestler invece conquista il Leone d’Oro a Venezia. Cinema viscerale e magari anche furbo (il dubbio con Aronofsky c’è sempre per noi…), ma che comunque colpisce. Disponibile su Rakuten TV, CHILI, Google Play, Apple Itunes, TIMVision.
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