La polemica scatenata da Denis Villeneuve, che promuovendo il suo Dune ha preso le distanze dal cinema hollywoodiano dei blockbuster stile Marvel, a detta sua un "copia & incolla" costante, ha suscitato alcune reazioni dei colleghi: la più diretta è stata quella di Neill Blomkamp su Twitter, "Ma che fottuto coglione!", anche se poi ha rapidamente preso le distanze dall'uscita, definendola "sarcastica", aggiungendo che ama il lavoro di Villeneuve. La vera e intelligente risposta è arrivata da Scott Derrickson, regista del primo Doctor Strange, peraltro uscito dal secondo capitolo proprio per divergenze creative con i Marvel Studios: in altre parole, sa di cosa si parla ma non è più così di parte. Su Twitter Derrickson ha scritto (autoquotando una sua vecchia dichiarazione nel secondo paragrafo):
Chiunque disprezzi i film Marvel come "tutti uguali"... a) Non li ha visti tutti e quindi non dovrebbe presumere che siano tutti uguali. b) Li ha visti tutti perché, ehi, in realtà gli piace molto guardare i film Marvel! [...]
Come regista non parlo mai male del lavoro di altri registi, quando non mi piace qualcosa che hanno fatto. Il lavoro è già abbastanza difficile per tutti noi, e nessuno sceglie di proposito di fare un brutto film.
Scott Derrickson ha da poco completato l'horror drammatico The Black Phone con Ethan Hawke, e sta per imbarcarsi con Chris Evans su Bermuda, un thriller basato sul fantomatico Triangolo delle Bermude. Questo senza dimenticare che ha in gestazione il sequel di Labyrinth, su sceneggiatura di Maggie Levin. Come sappiamo, per Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia, in arrivo nel marzo 2022, è stato sostituito dall'illustre Sam Raimi. Leggi anche Dune: Denis Villeneuve prende le distanze dallo stile Marvel
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