Dune è appena arrivato nelle nostre sale (l'avete già visto?) e già infiamma la polemica: non quella dei fan di Frank Herbert nell'inevitabile confronto con il materiale di partenza, ma una polemica che sembrava sopita e che invece le dichiarazioni del regista Denis Villeneuve hanno riattivato, cioè il paragone tra il cinema dei blockbuster stile Marvel e i film autoriali ad alto budget. Villeneuve, facendo eco agli attacchi di Martin Scorsese di un paio di anni fa, aveva già detto quanto segue a Premiere: "Se parliamo della Marvel, tutti questi film sono fatti con lo stampino. Alcuni cineasti possono aggiungervi un po' di colore, ma il modello è sempre quello. Non che i film ne escano danneggiati, ma sono pre-formattati". Il suo discorso non è esattamente uguale a quello di Scorsese, ma altre dichiarazioni rilasciate a El Mundo pesano parecchio, e hanno infiammato i fan dei Marvel Studios nella rete.
Forse il problema più grande è che siamo di fronte a troppi film Marvel che non sono altro che "copia & incolla" di altri. Forse questo tipo di film ci ha fatto diventare un po' degli zombi. Ma ci sono tanti film grandi e costosi di grande valore oggi. Non mi sento affatto pessimista. [...] Pensate al periodo d'oro di Hollywood, per capire come i film commerciali possano essere anche proposte artistiche personali e perciò politiche. Non ho mai avvertito che un budget generoso mi abbia levato qualcosa o sia stato un impedimento. Capovolgiamo il discorso. Chi ha detto che un film ad alto budget non può essere anche artisticamente rilevante? Penso alle cose di Chistopher Nolan o Alfonso Cuarón.[...]
Cinema d'autore contro Marvel: Paul Schrader e Paul Thomas Anderson non sono d'accordo col Denis Villeneuve di Dune
C'è da dire che non tutti gli autori d'alta levatura seguono le polemiche di Villeneuve o Scorsese, sostenitori di un'autorialità dispendiosa con Dune e The Irishman: un grande collaboratore di quest'ultimo come Paul Schrader, lontano anni luce dall'idea stessa del blockbuster, ha guardato allo "scontro" in un'ottica di osservazione sociale: "[I Marvel] sono cinema proprio come i video di gattini su YouTube. La formazione di ogni generazione passa da strumenti differenti, la generazione di oggi si forma attraverso i videogiochi e i fumetti."
Addirittura un autore venerato come Paul Thomas Anderson nel 2015 (quindi in tempi ben meno sospetti) spernacchiò l'intera questione in un'intervista con Rolling Stone: "Ah, ma che mucchio di stronzate! Non riesco a ricordare un anno in cui ci siano state così poche lamentele sulla qualità dei film. Qual è il problema dei film con i supereroi? E che ne so! Parli con uno a cui quei film piacciono. La gente deve farsi una vita se vuole discutere di roba del genere. Si dà troppo addosso a quei film". Leggi anche Martin Scorsese chiarisce definitivamente il suo pensiero sui cinecomic Marvel sulle colonne del New York Times
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