Come già vi abbiamo detto e ripetuto, invitandovi a segnare la data sul calendario, dal 24 marzo torna nei cinema italiani, in una versione restaurata e rimasterizzata, quello che è unanimemente considerato uno dei più grandi film della storia del cinema: Quarto Potere, folgorante esordio del geniale Orson Welles, allora appena venticinquenne.
La grandezza di Quarto potere sta sia nella sua storia che nella radicalità totale con cui il giovane Orson, che col suo irruente talento aveva già messo sottosopra il mondo del teatro americano, e creato il panico con la sua leggendaria versione radiofonica di "La guerra dei mondi", aveva sovverito e innovato la grammatica tradizionale del cinema, supportato dal direttore della fotografia Gregg Toland nel mettere sullo schermo immagini mai viste prima.
La storia, come sapete o dovreste sapere, è quella che racconta la storia di un magnate dei media Charles Foster Kane (chiaramente basato sulla figura di William Randolph Hearst), capace di avere al tempo stesso una straordinaria valenza politica e una profondissima dimensione intima e privata.
Quella di Kane, infatti, è una storia che Welles (in parte anche grazie allo sceneggiatore Herman J. Mankiewicz: la storia della scrittura del film, e dei tanti scontri tra Welles e il suo sceneggiatore, è stata raccontata d David Fincher in un altro magnifico film, il Mank che trovate in streaming su Netflix) racconta a ritroso, a partire dalla morte del protagonista e dal suo mistero, racchiuso nell'ultima parola da lui pronunciata prima di spirare: "Rosabella", nella versione originale "Rosebud".
Ecco che per scoprire il significato di questa parola il direttore di un giornale sguinzaglia un suo giornalista presso amici, nemici, conoscenti, ex mogli e amanti: sarà così, attraverso la moltiplicazione dei punti di vista, che noi spettatori ricostruiremo la vita di Kane e il suo mistero, che rimarrà tale fino a una celeberrima inquadratura finale. In questa clip, dove tra l'altro si può ammirare il lavoro di Welles e Toland sulle luci e sugli angoli di ripresa di Quarto potere, il momento in cui si decide di scoprire cosa avesse voluto dire Kane con quella sua ultima, leggendaria parola:
Non perdete l'occasione di rivedere sullo schermo le immagini indimenticabili e la vicenda travolgente di Charles Foster Kane, anche fosse solo per ricordare il grande potere del cinema e le sue straordinarie potenzialità linguistiche, oggi troppo spesso trascurate.
Qui di seguito il nuovo trailer, la sinossi e il poster di Quarto potere diffusi da I Wonder Classics, che distribuisce il film nelle sale:
Charles Foster Kane, magnate e media tycoon, muore abbandonato da tutti nella sua lussuosa residenza, Xanadu. Ma, prima di spegnersi, pronuncia la parola “Rosebud”. Chi o cos’è Rosebud? E cosa si nasconde tra le pieghe della vita di un individuo che, come lui, è stato in grado di incarnare il Sogno Americano finché quel sogno non è diventato un incubo? Nell’anno delle presidenziali Usa e in uno scenario mediatico rivoluzionato dal web e dai social, torna al cinema Quarto Potere (Citizen Kane) e si rivela ora più attuale che mai, capace di parlarci con inalterata lucidità del potere dei media, delle loro ingerenze nella politica e dei riflessi che questo potere ha su tutti noi. E di appassionarci con una storia di sfrenata ambizione, ascesa e caduta, alla ricerca di quel lato più intimo di ogni individuo, che persino oggi – con le nostre esistenze moltiplicate dagli schermi di centinaia di device elettronici – è forse destinato a rimanere inaccessibile.
from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/MYf4DRi
via DiCinema - Qui si parla Di Cinema sul web
Nessun commento:
Posta un commento