sabato 1 febbraio 2020

Wonder: Jacob Tremblay, il ragazzo meraviglia venuto dal freddo


Premiato fin da piccolo, il protagonista di film di successo come Room e soprattutto Wonder, ha le idee molto chiare e una carriera in rapida ascesa.

Così piccolo - ha compiuto 13 anni lo scorso 5 ottobre - Jacob Tremblay è uno di quei ragazzi prodigio di cui è sempre stato ricco il mondo del cinema dove la presenza dei bambini è, ovviamente, indispensabile. Poi, come sappiamo, alcuni sono cresciuti professionalmente bene se non benissimo (Kurt Russell, Jodie Foster, Christian Bale, Anna Paquin, Emma Watson e Daniel Radcliffe sono i primi che vengono alla mente), altri meno (vedi Macaulay Culkin e Haley J. Osment) ed altri, come i compianti Brad Renfro e Corey Haim, non sono mai diventati adulti. Ma Jacob, che arriva a Hollywood dal freddo Canada, e si è affacciato sulle scene per la prima volta piccolissimo, in una pubblicità di giocattoli Fisher-Price, sembra avere i piedi ben piantati per terra e una solida famiglia alle spalle (padre poliziotto, madre casalinga), elementi necessari per assicurarsi un brillante futuro professionale e - quel che più conta - personale. Del resto la recitazione è un “vizio di famiglia”, visto che entrambe le sorelle di Jacob sono attrici e lui ha dichiarato che oltre a recitare vuole essere regista, produttore e sceneggiatore.

Non sappiamo quanti lo ricordino ma il suo debutto cinematografico è arrivato nel 2013 col ruolo del piccolo Blue in I Puffi 2. Due anni dopo il suo faccino è diventato famoso in tutto il mondo, per il ruolo del figlio prigioniero con la mamma Brie Larson nel film drammatico Room. Per quella parte è stato candidato come miglior attore non protagonista dalla Screen Actors Guild, in compagnia di veterani come Idris Elba (che ha vinto), Michael Shannon, Mark Rylance e l'ex bambino prodigio Christian Bale, oltre ad aver vinto numerosi riconoscimenti.

Dopo essere apparso nel tv movie satirico con Johnny Depp Donald Trump's The Art of The Deal: The Movie, ha interpretato il suo primo film horror, l'inquietante Somnia di Mike Flanagan, ed è apparso nel film d'avventura Burn Your Maps e nel thriller psicologico Shut In, rimasti inediti da noi. Tutti però lo abbiamo visto nel 2017 nel ruolo di un piccolo genio, figlio di Naomi Watts, in Il libro di Henry di Colin Trevorrow.

Il suo film di maggior successo commerciale - 285 milioni di dollari di incasso di fronte a un budget di appena 20 milioni - a tutt'oggi è Wonder, con Julia Roberts e Owen Wilson, in cui è August “Auggie” Pullman, un ragazzino affetto dalla sindrome di Teacher Collins, una malattia genetica che provoca una deformità delle orecchie, degli occhi, delle guance e del mento di chi ne è afflitto. La storia - che parla di emarginazione e bullismo ma anche di accettazione e amicizia - è tratta dal romanzo bestseller di R. J. Palacio, che ha la particolarità di non raccontarla in modo drammatico, tanto che lo stesso Jacob, facendo un paragone con Room, lo ha così descritto: "Room era un film molto cupo, ma Wonder è un film divertente e leggero con un messaggio importante. C'è una grande differenza".

A Wonder, in cui appare sotto un pesante trucco protesico, Tremblay ha fatto seguire il remake The Predator, dove è il figlio autistico di Boyd Hollbrook, che accidentalmente mette in moto il dispositivo che richiama i cacciatori alieni sulla terra e La mia vita con John. F. Donovan, diretto dal suo connazionale Xavier Dolan, dove interpreta Rupert, un attore bambino bullizzato (ancora) da compagni omofobi per la sua idolatria nei confronti di John F. Donovan, chiacchierato interprete di una serie tv, a cui scrive lettere.

Man mano che cresce, questo ragazzino dal volto angelico affronta ruoli sempre più adeguati alla sua bravura: nel 2019 esce il suo primo film R-rated, la commedia Good Boys, in cui dà il primo bacio a una coetanea, ed è straordinario in Doctor Sleep nella piccola ma importante parte di Bradley Trevor, il ragazzino rapito, torturato e ucciso da Rose Cilindro e i suoi affiliati, in una delle scene più crudedel film. Ma ovviamente non è tutto qua: al cinema Jacob Tremblay affianca il doppiaggio: è Pete nella serie di cartoni per bambini Pete the Cat, Robin nella serie animata per adulti Harley Quinn e prossimamente il pesciolino Flounder nella trasposizione dal vivo de La sirenetta.

Come tutti i ragazzi della sua età, è un grande appassionato di Star Wars, tanto da aver chiamato il suo cane Rey in omaggio al personaggio di Daisy Ridley. Ha anche detto che gli piacerebbe apparire in un film della serie, e data la determinazione e il talento di questo vero e proprio wonder boy, chissà che qualcuno in futuro non raccolga il suggerimento. Noi lo terremo d'occhio: non sarà difficile, visto che per sapere tutto di lui basta andare sul suo seguitissimo account ufficiale Instagram.



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