Vi ricordiamo le uscite confermate questa settimana che vi aspettano in sala, nelle città in cui i cinema non hanno chiuso i battenti per il coronavirus.
L'emergenza sanitaria che ha colpito il mondo e parte del nostro Paese, ha indotto molte distribuzioni a rinviare l'uscita dei propri film. Ma non tutti hanno fatto questa scelta, e a meno che non abitiate in Lombardia, sappiate che oggi cinque nuove visioni vi aspettano in sala, per combattere in modo positivo la diffusa paranoia da virus e aiutare al tempo stesso l'industria cinematografica e il cinema indipendente, che a volte non trova i necessari spazi per farsi vedere. E ce n'è per tutti i gusti, laici, religiosi, comici e impegnati, cinema di genere e cinema d'autore. Questi i cinque nuovi film che escono oggi 27 febbraio:
Lourdes
Lourdes, film diretto da Thierry Demaizière e Alban Teurlai, è un documentario girato nel famosissimo luogo di culto mariano, dove ogni anno decine di milioni di persone si recano con una speranza. Era il 1858 quando la quattordicenne Bernadette Soubirous riferì dell'apparizione di una bellissima signora e da quel momento in poi nel santuario della Vergine si sono verificate circa 7000 casi di guarigioni e diversi miracoli, riconosciuti dalla Chiesa. Nella grotta di Lourdes confluiscono anno dopo anno le sofferenze di tutto il mondo per conto dei pellegrini che chiedono grazie, spogliandosi di tutto per immergersi nell'acqua, sperando di avere un contatto con la Vergine e ricevere un miracolo. I registi si sono recati in questo santuario, il terzo al mondo per affluenza di pellegrini, per raccontare non il divino, ma l'umanità tramite le storie, le richieste e le preghiere delle persone che hanno affrontato un viaggio per raggiungere questa meta. Un film che diventa narrazione della condizione umana, che va al di là delle fede e che mostra le aspettative e i sogni in cui ognuno di noi si rispecchia.
Permette? Alberto Sordi
Permette? Alberto Sordi, film diretto da Luca Manfredi, è il racconto di come Alberto Sordi, interpretato da Edoardo Pesce, sia diventato uno degli emblemi della cinema e, soprattutto, della commedia italiana. Un giovane Alberto viene cacciato dall'Accademia di Recitazione dei Filodrammatici milanese a causa di quello che era definito un problema di dizione: un accento romano che l'attore non riusciva a "sedare". È così che Sordi torna nella Capitale, ma testardo com'è non rinuncia al suo sogno, al cinema, anzi s'impegna a cercare qualcosa che lo contraddistingua. Arriva quindi un incarico importante per un giovane esordiente come lui, quello di doppiare Oliver Hardy, l'Ollio di Stan & Ollio, caratterizzando con il suo timbro il personaggio nella versione italiana. Allo stesso tempo si esibisce nei Varietà e crea il personaggio di Mario Pio per la radio. È durante questi anni che Alberto conosce un altrettanto acerbo Federico Fellini, che lo dirigerà in due cult della cinematografia nostrana, Lo Sceicco Bianco e I Vitelloni. Da qui in poi tanti i momenti salienti nella vita e nella carriera di Sordi, a partire dalla storia d'amore con Andreina Pagnani a quel "maccherone m'hai provocato e io ti distruggo" dell'Americano a Roma.Un film che mostra i vent'anni che hanno portato un giovane aspirante attore a diventare un'icona, l'Albertone nazionale con quell'accento romano che lo contraddistingueva.
Doppio sospetto
Doppio sospetto, film diretto da Olivier Masset-Depasse, è ambientato agli inizi degli anni '70 ed è la storia di due donne, Alice (Veerle Baetens) e Céline (Anne Coesens), e delle loro famiglie. Le due donne abitano in due case a schiera perfettamente identiche e, oltre a essere vicine di casa, sono molto amiche tra di loro. Condividono tutto e si raccontano qualsiasi cosa accada nelle loro vite. Questa profonda amicizia e questa forte intesa viene meno nel giorno in cui il figlio di Céline, Maxime (Luan Adam), muore a causa di un incidente e casualmente Alice vede l'accaduto, senza poter far nulla per evitare il peggio. In preda alla disperazione, Céline accusa Alice di non aver evitato la morte del figlio e sembra addirittura pronta a vendicarsi contro quell'amica ora diventata il nemico numero uno della sua vita.
La Gomera
La Gomera, film diretto da Corneliu Porumboiu, è ambientato a Bucarest ed è la storia di Cristi (Vlad Ivanov), ispettore di polizia corrotto dai narcotrafficanti, è sospettato dai suoi superiori e per questo sottoposto a intercettazioni. Viene inviato dalla diabolica Gilda (Catrinel Marlon) su un'isola delle Canarie, la vulcanica Gomera, dove si trova un carcere in cui è tenuto prigioniero un gangster mafioso. Per liberarlo e recuperare i milioni nascosti sull'isola, Cristi dovrà imparare il silbo, un antico linguaggio segreto. L'amore, però, interferirà con la missione del poliziotto e nulla andrà secondo i piani...
La partita
La partita, film diretto da Francesco Carnesecchi, è ambientato a Roma, una domenica mattina di maggio, nella quale si gioca l'ultimo match del campionato di calcio. Questa partita, però, ha un significato molto più grande per un gruppo di persone, che giocano per cambiare la loro stessa vita. Un campo che diventa un ring su cui lottare per qualcosa di importante. Italo (Alberto Di Stasio), presidente dell'associazione sportiva, compete per i soldi, perché ha scommesso tutto ciò che ha. L'allenatore Claudio Bulla (Francesco Pannofino), che nella sua carriera non ha mai vinto nulla, oggi spera di portarsi a casa un titolo. Antonio (Gabriele Fiore), il capitano della squadra, spera un giorno di diventare un professionista. Quei 90 minuti sembrano un'eternità per vivere, per decidere e per sognare.
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