mercoledì 19 febbraio 2020

Gold: Quando 20 chili in più, la calvizie e i denti finti non tolgono un grammo di fascino a Matthew McConaughey

Ecco come Matthew McConaughey ha trasformato il proprio corpo nel film di Stephen Gaghan Gold - La grande truffa, che lo ha subito conquistato.

Il Kenny Wells interpretato da Matthew McConaughey in Gold - La Grande truffa è stato paragonato sia al Gordon Gekko di Wall Street che al personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio in The Wolf of Wall Street per ambizione, spirito imprenditoriale e astuzia. In realtà, l'uomo realmente esistito che va a cercare l'oro nel Borneo per risollevare la sua compagnia mineraria prossima al collasso non ha né il cinismo del primo né il pelo sullo stomaco (e l’abitudine a fare uso smodato di droghe) del secondo. Wells è prima di tutto un entusiasta e grande sognatore, il perdente che alla fine diventa un vincitore e che quindi incarna il sogno americano, un sogno che si fa strada in paese caratterizzato da un capitalismo malato e che ha qualcosa di meravigliosamente ruspante, gioioso e kitsch. Kenny, insomma, è un personaggio larger than life, e per questa sua caratteristica non poteva non incuriosire un attore come Matthew McConaughey, che quando lo ha "incontrato" aveva alle spalle la fortunata esperienza di Dallas Buyers Club, il film che lo ha portato, oltre che alla vittoria dell'Oscar, a "lavorare" sul proprio corpo.

La trasformazione fisica di Matthew McConaughey

Se per interpretare Ron Woodroof in Dallas Buyers Club Matthew McConaughey era dimagrito in maniera mostruosa, arrivando a pesare solo 60 chili, per Gold l'attore è felicemente ingrassato. Se usiamo l’avverbio "felicemente" è perché il nostro ha avuto la libertà di mandar giù qualsiasi cosa gli capitasse sotto tiro, alla faccia del suo personal trainer. Anche se quando è diventato pelle e ossa per Jean-Marc Vallée si sentiva infinitamente più scattante e paradossalmente energico, le 47 libbre (circa 21 chili) prese per Gold non lo hanno rallentato più di tanto. La dieta ipercalorica di Matthew è durata quasi 6 mesi. Dopo i primi due, l'attore era arrivato già a 95 chili. Il suo piano alimentare includeva in particolare birra e cheeseburger, e lo ha reso particolarmente caro ai suoi familiari, felici di poter consumare cibo spazzatura sette giorni su sette. A casa McConaughey era stato ribattezzato Captain Fun (Capitan Divertimento), visto che era sempre di ottimo umore. A completamento del cambiameno fisico, Matthew McConaughey ha indossato una protesi dentale e si è fatto rasare una parte del cranio.

Leggi anche La nostra recensione del film Gold - La Grande Truffa

Perché Matthew McConaughey ha voluto interpretare Kenny Wells

Una prima versione della sceneggiatura di Gold esisteva fin dal 2009, ma era finita nella black list di Hollywood. Rielaborata da Patrick Massett e John Zinman, è capitata fra le mani di Matthew McConaughey nel 2013, e per l'attore è stato amore alla prima lettura, tanto da fargli ripetere in continuazione, durante la promozione del film: "Fra 20 film di qualità, credo che alla fine sceglierei Gold". A conquistarlo non è stato solo il lato avventuroso del film, che mescola la storia di un'ascesa a un thriller, ma soprattutto, come dicevamo in apertura, il protagonista della vicenda, che Stephen Gaghan ha collocato negli anni ’80 invece che nel 1993, anno dello scandalo minerario che coinvolse la società canadese di cui era proprietario il David Walsh che ha ispirato Wells. Di uomini come Kenny Matthew ne aveva conosciuti parecchi. Da bambino McConaughey accompagnava spesso suo padre in giro per affari. Suonavano alle porte di chi doveva loro dei soldi e ad aprire erano personaggi identici a Kenny Wells. Altri Kenny Wells suo papà li incontrava dietro a centri commerciali abbandonati in mezzo al niente, e con loro parlottava e discuteva di business infallibili. O Forse Wells era proprio lui, McConaughey senior. Infine, l'attore ha amato il protagonista di Gold perché era "un outsider e un sopravvissuto" nonché una specie di eroe che per veder esauditi i suoi desideri ha preso un biglietto di sola andata per l'Indonesia. In questo il personaggio somiglia al nostro, che a un certo punto della sua carriera, dopo film commerciali tra cui innumerevoli commedie sentimentali, ha lottato per un cambiamento radicale, avventurandosi finalmente nel territorio di quel cinema indipendente sfiorato con Stella solitaria.



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