mercoledì 11 maggio 2022

Crimes of the Future: David Cronenberg si aspetta una fuga generale a Cannes nei primi cinque minuti

Di questi tempi il pubblico cinematografico non è probabilmente più abituato alle visioni che per noi, spettatori più anziani, erano "normali" in un'epoca in cui il cinema era libero di osare, senza timore di offendere nessuno (e se qualcuno si offendeva, il film alla fine riusciva in qualche modo ad arrivare ugualmente ai destinatari). I film di David Cronenberg, creatore del cosiddetto "body horror", sono sempre stati disturbanti, ma la critica li apprezzava anche per questo. Non sembra dunque una trovata pubblicitaria quella del regista canadese, che in un'intervista a Deadline rivela di aspettarsi una fuga in massa, al festival di Cannes, durante i primi cinque minuti del suo atteso ritorno al genere che non frequenta da oltre 20 anni, Crimes of the Future.

Crimes of the Future: secondo David Cronenberg ecco quanto ci farà star male

Sono passati 8 anni da Maps to the Stars e ha sorpreso tutti il ritorno di David Cronenberg con Crimes of the Future, a un tipo di film che estremizza le sue tematiche preferite, ovvero l'evoluzione del corpo umano e della sessualità. Nel suo cinema la carne si è spesso fusa col metallo e con altri organismi (Crash, La mosca) e già in Inseparabili (a parer nostro il suo capolavoro) si parlava di organi interni e della "bellezza interiore" del nostro corpo. In Crimes of the Future "la chirurgia è il nuovo sesso": insomma, gli unici amplessi che vedremo sullo schermo sono le operazioni a cui si sottopongono i protagonisti per mutare e trasformarsi in opera d'arte. Detto questo, ecco cosa Cronenberg ha raccontato a Deadline:

"Mi aspetto che a Cannes molti escano dalla sala, che è una cosa molto speciale. Sono sicuro che ci saranno persone che usciranno durante i primi cinque minuti del film, ne sono assolutamente certo". Ma se l'inizio sarà tosto, il finale non sarà da meno:

"Alcune persone che hanno visto il film hanno detto che pensano che gli ultimi 20 minuti saranno molto difficili per il pubblico, e che molti usciranno. Uno ha anche detto di aver quasi avuto un attacco di panico. La gente esce sempre dalla sala e le poltrone come si sa fanno "clack" quando ti alzi, perché i sedili si richiudono e sbattono contro la spalliera. Così si sente "clack, clack, clack".

La sceneggiatura originale, scritta oltre 20 anni fa, si intitolava Painkillers, antidolorifici, e Cronenberg l'ha ripresa in mano durante i lockdown per il Covid e ha scoperto che il futuro è anche più orribile di come l'aveva immaginato. Gli ha poi cambiato il titolo, dandogli quello di un suo mediometraggio del 1970, con cui la storia non ha niente a che vedere. Ecco cosa si aspetta il regista dalla proiezione di Cannes, a parte i già annunciati "walkout". Sorprenderà chi non lo conosce pensare che, con queste premesse, il film secondo lui dovrebbe anche far ridere:

Sarà la prima volta che vedo il film con un pubblico che ne sa pochissimo, perciò riderà, a proposito o no. Naturalmente c'è il problema della lingua e dei sottotitoli, ma gli spettatori francesi che hanno visto il film certamente comprendono l'umorismo. Molto di questo viene dal dialogo, quindi bisogna conoscere cosa si dice per coglierne l'umorismo. Ma, come tutti i miei film, è divertente. È un film divertente. Non è soltanto divertente, ma è sicuramente divertente. 

Cronenberg, il pubblico e la censura

Cronenberg parla poi delle possibili differenze della reazione del pubblico rispetto a Crash, che ebbe la sua premiere proprio a Cannes nel 1996, dove suscitarono scandalo le scene di sesso:

Intanto nel film non c'è sesso. Insomma, ci sono erotismo e sensualità, ma naturalmente parte di quello che dice - e uno dei personaggi lo dice esplicitamente - è che la chirurgia è il nuovo sesso. Se accetti questo allora sì, c'è sesso nel film, perché c'è chirurgia! Può darsi che la gente resti spiazzata da questo. Se si indigneranno come fecero con Crash? In qualche modo penso di no. Possono essere disgustati al punto da voler uscire, ma non è lo stesso dall'essere scandalizzati. Comunque, davvero non ho idea di cosa succederà. Immagino che questa sia la descrizione del film. La gente ne sarà attratta o respinta. La mia comprensione di quello che è estremo, troppo violento o troppo sessuale ha a che fare col tono del film, all'interno del mondo del film. Questo è il mio ambito, è lì che opero. Ora, una volta che lo hai fatto, magari i distributori ti dicono "non posso distribuire questo film nel mio paese" perché è troppo così o troppo cosà. A quel punto dici: "va bene, peccato, non lo vedrete, va bene così". Ci sono così tanti approcci alla censura nel mondo, sottili ed espliciti, che si diventerebbe matti. Se tieni conto di tutta la censura possibile, non dici niente. Non puoi parlare. Il modo in cui tutto il movimento #MeToo ad esempio può essere usato come strumento di censura, ad esempio, è un nuovo approccio, un nuovo piccolo arabesco alla censura che viene utilizzato politicamente come tale, o combattuto come movimento censore invece che di liberazione. Quindi ci sono argomenti complessi in ballo. Ancora una volta, è meglio ignorarli e accettare i colpi. Ti esponi e sei molto vulnerabile. Ti esponi come artista. Parte di quello che fai è metterti a nudo e sei perciò suscettibile ad ogni tipo di critica, scandalo e tutto il resto.

Per chi conosce David Cronenberg, autore che da sempre persegue una sua personale poetica a dispetto delle mode, delle censure e delle visioni addomesticate, filtrate e controllate, sono affermazioni che valgono oro. Tutti gli altri, probabilmente, si terranno alla larga dal film.



from ComingSoon.it - Le notizie sui film e le star https://ift.tt/CNuGUDi

via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web

Nessun commento:

Posta un commento