Ora che Top Gun: Maverick è arrivato nelle nostre sale e tutti ne parlano e lo amano, critici esigenti compresi, non ci sembra possibile l'idea di un tempo in cui Tom Cruise si opponeva a un seguito di Top Gun. E invece ci sono stati anni nei quali l'attore era perplesso e si dichiarava disposto a riprendere il ruolo di Pete "Maverick" Mitchell solo in presenza di una storia interessante.
Bisogna dire che il desiderio di un Top Gun 2 c'era, ma ci sono voluti oltre trent’anni per far uscire dal cilindro di Jerry Bruckheimer & Co. Top Gun: Maverick. E se Tom Cruise si è convinto di tornare alla scuola Top Gun, stavolta in veste di insegnante, il merito è tutto del regista Joseph Kosinski. Quest'ultimo aveva già lavorato con l'attore per Oblivion e quindi lo conosceva bene, e soprattutto sapeva che Tom aveva bisogno di un nuovo viaggio emotivo per il suo personaggio.
Ecco perché Tom Cruise ha accettato di capitanare il cast di Top Gun: Maverick
In un'intervista a Polygon, Joseph Kosinski ha raccontato cosa abbia spinto Mr. Cruise a pilotare nuovamente aerei e a indossare gli occhiali Rayban che hanno reso iconico Pete Maverick Mitchell. Ecco la lunga dichiarazione del regista:
Ho lavorato con Tom e sapevo di dover cominciare dal suo personaggio e dalle sue emozioni. Gli ho semplicemente parlato dell'idea di Bradley Bradshaw che, una volta cresciuto, sentiva il desiderio di diventare un pilota della Marina e di lui e Maverick che avevano definitivamente interrotto ogni rapporto. Gli ho detto inoltre di Maverick che veniva richiamato per fare da insegnante a un gruppo di studenti che dovevano portare a termine una missione che Pete sapeva essere davvero pericolosa.
Il conflitto nasce dalla differenza tra l'essere un pilota che rischia la vita e qualcuno che sta in una posizione di superiorità e che deve mandare altre persone a rischiare la vita. Ho parlato con alcuni ammiragli della Marina che mi hanno illuminato su questo scarto. E’ una responsabilità differente, è quasi più difficoltoso mandare gli altri a volare piuttosto che andarci di persona. Tutto ciò permetteva di fare leva sulle stesse emozioni del primo film e su quelle relazioni che tutti amiamo, però andando in una diversa direzione. Proprio questo è stato il mio punto di partenza e, credo, ciò che ha veramente catturato l'interesse di Tom, perché gli ha dato una ragione emotiva per riprendere il suo ruolo.La seconda cosa è stata la domanda: cosa ha fatto Maverick per tutto questo tempo? Dove lo ritroviamo? E questa, in un certo senso, è la mia passione, e cioè inventare e girare la sequenza del jet Darkstar all'inizio - non a caso sono una persona che ha sempre amato gli aerei e ha studiato ingegneria aerospaziale e ingegneria meccanica, e che ha sempre amato il libro "La stoffa giusta". Quindi l'idea di trasformare Maverick in un pilota che cerca di superare ogni limite mi sembrava la miglior maniera di ritrovare il personaggio, e Tom ha adorato una simile proposta.
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Joseph Kosinski è riuscito ad affascinare non soltanto Tom con queste sue trovate ma anche tutti noi, che abbiamo adorato Top Gun: Maverick. Ma non c'è solo Tom. Anche gli altri attori contribuiscono a rendere bello il film. Il nostro plauso va quindi a Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Ed Harris, Val Kilmer e Glen Powell.
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