giovedì 6 agosto 2020

Sto pensando di finirla qui: il trailer del film Netflix di Charlie Kaufman

È finalmente arrivato il primo trailer di Sto pensando di finirla qui, che a quanto pare sarà il titolo italiano di I'm Thinkink of Ending Things, il nuovo, attesissimo film di Charlie Kaufman che sarà disponibile in streaming su Netflix il prossimo 4 settembre.
Opera terza da regista del geniale sceneggiarore di Essere John Malkovich e Il ladro di orchidee, che arriva dopo due opere personalissime, ambiziose e intriganti come Synecdoche, New York e Anomalisa, sto pensando di finirla qui è un horror psicologico tratto da un romanzo di Ian Reid, tutto narrato dal punto di vista di una protagonista senza nome, una ragazza (la Jessie Buckley di Chernobyl) che, mentre sta andando a conoscere per la prima volta la famiglia del suo fidanzato, sta pensando di lasciarlo, e che si ritroverà in una situazione bizzarra e perturbante dove le cose non sono affatto quello che sembrano. 
Nel cast, al fianco della Buckley, anche Jesse Plemons (il fidanzato), e due inquietanti David Thewlis e Toni Colette (i genitori del ragazzo).

Sto pensando di finirla qui: il trailer del film di Charlie Kaufman

La sinossi ufficiale del film

Nonostante nutra grossi dubbi sulla loro relazione, una donna (Jessie Buckley) parte in viaggio con il nuovo ragazzo Jake (Jesse Plemons) per raggiungere la fattoria di famiglia di lui. Mentre una bufera di neve la blocca in casa in compagnia della madre (Toni Collette) e del padre (David Thewlis) del partner, la giovane incomincia a mettere in dubbio tutto ciò che pensava di sapere o di aver capito a proposito del fidanzato, di se stessa e del mondo in generale. STO PENSANDO DI FINIRLA QUI esplora il rimorso, la nostalgia e la fragilità dello spirito umano. Il film è scritto e diretto dal premio Oscar Charlie Kaufman (SE MI LASCI TI CANCELLO) e si ispira all'omonimo romanzo bestseller di Iain Reid.

"Non cerco volontariamente di superare la complessità di cose che ho fatto in passato," ha dichiarato Kaufman riguardo il suo film "ma senza dubbio considero il mio lavoro precente come un punto di partenza."
Kaufman ha poi spiegato che "la casa rappresenta l'interazione immaginaria tra qualcuno che porti lì per la prima volta e i tuoi genitori, un panico a due teste, perché sei preoccupato di quello che loro penseranno della persona, e di quello che questa persona penserà dei tuoi genitori." Quanto agli elementi che costituiscono il tessuto narrativo del film, Kaufman ha detto che "solitudine, mancanza di speranza e rimpanto ne fanno sicuramente parte."
Intanto è già uscito negli Stati Uniti e nei paesi di lingua inglese, e arriverà in Italia prossimamente con Einaudi, "Antkind", primo e già acclamato romanzo di Kaufman, storia di un critico cinematografico fallito alle prese con un viaggio di ricerca in Florida che gli cambierà la vita (non necessariamente in meglio), grazie alla scoperta di un film mai visto prima da nessuno e che ha richiesto l'intera vita del regista per essere realizzato.



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