lunedì 22 giugno 2020

Morto a 80 anni il regista Joel Schumacher

Arriva in serata la notizia della morte, lunedì 22 maggio, di uno dei registi più discussi e particolari di Hollywood, Joel Schumacher, morto all'età di 80 anni dopo un anno di battaglia contro il cancro. Ex costumista (tra i suoi crediti in questa veste anche due film di Woody Allen, Il dormiglione e Interiors), debuttò dietro la macchina da presa nel 1981 con la commedia sci-fi The Incredible Shrinking Woman, seguita dallo sconosciuto e inedito da noi D.C. Cab e da due classici del cinema adolescenziale degli anni Ottanta: St. Elmo's Fire, con Demi Moore, Rob Lowe e Andrew McCarthy e il vampire teen movie Lost Boys, con Kiefer Sutherland, Jason Patric, Corey Feldman e Corey Haim.

Dopo il misconosciuto Cugini, che ha nel cast anche Isabella Rossellini, arriva un altro successo con un giovane cast in piena ascesa: Linea mortale, con Julia Roberts, Kiefer Sutherland e Kevin Bacon. Del 1993 è probabilmente la sua miglior regia: Un giorno di ordinaria follia, con uno straordinario Michael Douglas. Dopo l'adattamento di John Grisham, Il cliente, arrivaBatman Forever e il vituperato e kitschBatman & Robin, che ha il poco invidiabile record di essere tra i film più odiati della storia del cinema.

Sempre alle prese coi migliori attori hollywoodiani, dirige nel 1999 un giovane Joaquin Phoenix e Nicolas Cage in 8 mm. - Delitto a luci rosse, e in Flawless Philip Seymour Hoffman, che nel ruolo di una drag queen affianca Robert De Niro. Tra gli altri suoi film il claustrofobico thriller In linea con l'assassino, il musical Il fantasma dell'Opera, Numero 23 con Jim Carrey. Le sue tre ultime regie cinematografiche, l'horror Town Creek (con Henry Cavill), l'action crime Twelve (con Emma Roberts e Rory Culkin) e Trespass, con Nicolas Cage e Nicole Kidman, non riscuotono successo e restano inediti da noi.

L'ultima fatica registica di Joel Schumacher sono stati due episodi della prima stagione di House of Cards nel 2013, poi il ritiro dalle scene e oggi questa triste notizia. Da sempre apertamente gay, questo sincero e simpaticissimo ragazzo di strada (rimasto orfano da piccolo, a New York si era trovato presto invischiato in giri di droga e altro e si definiva "un sopravvissuto degli anni Sessanta che se n'è andato troppo tardi dalla festa"), in un'intervista rilasciata l'anno scorso a Vulture, aveva dichiarato di aver avuto oltre 20.000 partner sessuali e di essersi goduto la vita.



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