martedì 23 giugno 2020

Galline in fuga 2 diventa un film Netflix, nuovi dettagli sulla trama

Il sequel di Galline in fuga diventa un film Netflix: il colosso dello streaming si aggiudica un'altra collaborazione prestigiosa, questa volta con i maghi europei della stop-motion, gli inglesi dell'Aardman Animations, che ha dato i natali a Wallace & Gromit. Nell'ambito del Festival di Annecy, quest'anno portato avanti in digitale, sono stati i fondatori Nick Park e Peter Lord, insieme al regista designato Sam Fell, a dare la notizia del passaggio dei diritti del seguito dalla combinazione Studiocanal-Pathé, che aveva finanziato i loro ultimi lungometraggi, a Netflix. Nell'occasione, abbiamo saputo qualcosa in più della storia.
Ginger e Rocky hanno una piccola figlia, Molly, pulcina e poi gallina già molto volitiva: anche troppo, perché naturalmente comincia a sognare il mondo al di là dell'isola paradisiaca senza esseri umani, raggiunta dalle galline al termine del primo capitolo. Come se non bastasse questo a destabilizzare la situazione, il paradiso viene minacciato da una presenza esterna, che costringerà Ginger a tornare in azione con il suo esercito di valenti colleghe. Se era La grande fuga l'ispiratore del primo capitolo, qui gli autori citano "Mission Impossible" come ironico e "ipertecnologico" punto di riferimento!
Sam Fell raccoglie quindi il testimone della regia, che per il primo Galline in Fuga (2000) era stata firmata a quattro mani proprio da Lord e Park: il primo rimarrà come coproducer, Park farà solo da consulente, mentre tra gli sceneggiatori è confermato l'autore del primo copione, Karey Kirkpatrick. Fell in passato ha diretto per la casa il sottovalutato Giù per il tubo, nonché Le avventure del Topino Despereaux per la Universal e ParaNorman per la Laika.
Speriamo che questo sequel, le cui riprese inizieranno l'anno prossimo, sia all'altezza di quello che rimane forse il più riuscito lungometraggio dell'Aardman, nonché il suo più grande successo commerciale. Il passaggio allo streaming, in tutta onestà, sembrava piuttosto inevitabile, dati gli esiti al botteghino di certo non entusiasmanti degli ultimi lavori: I primitivi è stato un flop, ma anche Shaun vita pecora: Farmageddon ha incassato meno della metà del primo.



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