Una buona notizia per tutti gli appassionati di cinema: dopo un anno di interruzione, dovuta alla scarsità di finanziamenti, torna un appuntamento storico col mondo dei cortometraggi e non solo. Si inaugura lunedì 4 dicembre, per concludersi domenica 10, al Teatro Palladium di Roma, la ventiquattresima edizione di [A]rcipelago, Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, la più seguita e longeva tra le manifestazioni dedicate ai nuovi linguaggi audiovisivi e ai giovani talenti. Ad ingresso totalmente gratuito, la popolare manifestazione romana torna più determinata che mai ad attraversare i confini che separano generi cinematografici e linguaggi visivi, anticipando come sempre nuove tendenze e immaginari del futuro.
Oltre a ConCorto, la competizione riservata ai cortometraggi italiani che ha fatto da trampolino di lancio a molti dei giovani filmmaker scoperti dal Festival, tra cui il regista di Il più grande sogno Michele Vannucci (quest’anno invitato nella giuria che dovrà giudicare 25 film, assieme alla produttrice Gloria Giorgianni e al direttore della Film Commission Torino Piemonte Paolo Manera, assegnando per la prima volta anche il Premio SIAE per il Migliore Giovane Talento Under 35), e alla quarta edizione del concorso dedicato alle serie web internazionali World Wide Series, che l'ultimo giorno del Festival salperà verso il cyberspazio a bordo del sito http://ift.tt/2BxI2wJ, per concludere il suo viaggio alla fine di gennaio, nel programma fa spicco la competizione internazionale The Short Planet, che raccoglie i migliori corti provenienti da tutto il mondo, suddivisi in quattro programmi tematici (Welcome Home!, Fratello, dove sei?, Il seme della discordia e Breaking Mad), ognuno dei quali sarà introdotto da un breve reading interpretato da giovani diplomati del corso di recitazione della Scuola d'Arte Cinematografica "Gian Maria Volonté".
Due gli italiani selezionati su 21 titoli: il notevole saggio di diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Hleb Papou Il legionario, sul conflitto interiore di un giovane celerino costretto a sgomberare l'abitazione abusivamente occupata dalla sua stessa famiglia, e il delizioso Merlot, una folle girandola animata firmata da Giulia Martinelli e Marta Gennari. A premiare i migliori film saranno i giurati Elena Cotta (grande interprete del teatro e della tv italiani, vincitrice della Coppa Volpi come Miglior Attrice alla Mostra di Venezia 2013), la regista iraniana Fernoosh Samadi e il giovane regista francese Morgan Simon, vincitore della precedente edizione del concorso internazionale di [A]rcipelago, che porterà al Festival il suo recente, intenso debutto nel lungometraggio Compte tes blessures, protagonista di una vertiginosa carriera nei festival internazionali.
Nel quarantennale del "Movimento del '77", [A]rcipelago ha scelto di ricordare la rivolta giovanile che ha segnato quell'anno fatidico evidenziandone più le ricadute culturali e artistiche che gli avvenimenti più schiettamente politici, con una retrospettiva che già dal titolo "dada" Bu-bù?! Settantasette-té! rievoca la vena più sarcastica e provocatoria che attraversava la contro-cultura dell'epoca, dominata dagli Indiani Metropolitani e dall'ala creativa del Movimento. Partendo dai grandi eventi giovanili di massa come quello raccontato da Alberto Grifi nel 1976 con il documentario Il festival del proletariato giovanile al Parco Lambro, e passando per il "memoir" del Movimento bolognese messo in scena in Il trasloco (1991) di Renato De Maria, la rassegna indugia sull'esperienza della storica rivista satirica "Il Male" raccontata dai suoi protagonisti in Lo stato si è estinto (2010) di Gianluca Rame, si ferma ad indagare sui "tormenti" politico-adolescenziali svelati in Porci con le ali di Paolo Pietrangeli (uscito nel 1977, ma nato dal precedente successo editoriale del romanzo omonimo di Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice), esplora la turbolenta scena musicale dell'epoca (la vicenda artistica del grande Demetrio Stratos, ripercorsa da Monica Affatato e Luciano D'Onofrio in La voce Stratos, 2009) ed approda infine alla nascita dei primi centri sociali (Macondo a Milano di Michele Sordillo, 2004), lungo un percorso a zig-zag più simile ad un "graffito urbano" che alla sistematicità di un'indagine storico-sociale.
L'omaggio che [A]rcipelago dedica al grande cineasta olandese Paul Verhoeven (sezione Outsiders), intende dimostrare una volta di più che anche i grandi del cinema hanno "iniziato da piccoli". Proposti in anteprima italiana, i cinque cortometraggi giovanili realizzati da Verhoeven tra il 1960 e il 1970 (Eén Hagedis Teveel/A Lizard Too Much, Niets Bijzonders/Nothing Special, Feest!/Let’s Have A Party, Het Korps Mariniers/The Royal Dutch Marine Corps e De Worstelaar/The Wrestler) gettano inoltre un inedito sguardo sul cammino artistico del regista di blockbuster americani come Basic Instinct, Starship Troopers e Robocop, ma anche di film d'autore come il recente Elle, confermando in lui un raro esempio di come si possa restare profondamente europei perfino nel proverbiale "tritacarne" hollywoodiano. L'appuntamento è domenica 10 dicembre alle 20:00.
Per tutti gli altri, tantissimi, eventi del festival, vi rimandiamo al sito ufficiale della manifestazione.
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