venerdì 22 dicembre 2017

Star Wars 8 Gli Ultimi Jedi: Mark Hamill "Questo non è il mio Luke Skywalker"


La lettura di questa notizia su Star Wars 8: Gli ultimi Jedi è riservata a chi ha già visto il film, gli altri possono proseguire a loro rischio e pericolo. Contiene possibili SPOILER sulla trama del film.

Dopo la critica mossa dai fan all'Episodio VIII e la loro petizione lanciata per escluderlo dal canone ufficiale della saga, anche Mark Hamill dice la sua sull'ultimo film di Star Wars. L'attore, che recentemente aveva dichiarato di preferire la trilogia di George Lucas a quella iniziata con Il risveglio della Forza, si è soffermato questa volta sul suo personaggio.

Di seguito, quanto dichiarato dall'interprete di Luke Skywalker in una nuova video intervista, rilasciata durante il tour per la promozione di Gli ultimi Jedi:

Ho detto a Rian (Johnson, ndr): i Jedi non si arrendono mai. Voglio dire che, se lui (Luke) avesse avuto un problema, si sarebbe preso un anno per cercare di riorganizzarsi; ma se avesse commesso un errore, avrebbe cercato di porvi il giusto rimedio. Perciò, è questa la differenza sostanziale, non è più la mia storia. È la storia di qualcun altro e Rian aveva bisogno di me in un certo modo per aver un finale più efficace... è questo il nodo del problema - asserisce Hamill - Luke non avrebbe mai detto nulla di simile, mi dispiace. Ma in questo momento io sto parlando della versione di Star Wars di George Lucas.

La delusione provata da molti fan alla vista di Gli ultimi Jedi, di fatto, sarebbe la stessa nata nell'animo di Hamill dopo aver visto la sceneggiatura firmata da Rian Johnson ed essere venuto a conoscenza della nuova veste da eremita di un Luke Skywalker ormai apaticamente in declino. L'attore ha riconosciuto che il film non parla del "suo"Jedi e, sebbene sin dall'inizio non sia stato molto d'accordo con quanto presente nello script, ha partecipato ugualmente alle riprese per un legame affettivo con la saga e con il personaggio di Luke. Hamill ha, infatti, continuato, dicendo:

Questo, invece, è lo Star Wars di un'altra generazione, perciò ho dovuto concepire Luke come se fosse stato proprio un altro personaggio. Forse un Jake Skywalker. Di certo lui non è il mio Luke Skywalker, ma ho dovuto interpretarlo come Rian voleva, perché era ciò che occorreva per rendere al meglio la storia.

L'attore di Guerre Stellari, però, non si sente di condannare totalmente il lavoro di Johnson, anzi cerca di giustificare, soprattutto ai fan in disaccordo, che la svolta intrapresa dal regista sia proprio ciò che serviva alla saga:

Io ancora non l'ho accettato del tutto, ma è soltanto un film. Spero che alle persone piaccia e che loro non si arrabbino e sono arrivato a credere che proprio Rian fosse esattamente la persona di cui questo progetto aveva bisogno.

Peccato, però, che ad un nutrito numero di fan il crepuscolo dell'eroe non sia andato proprio giù!



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