sabato 1 febbraio 2020

Wonder, il film è tratto da una storia vera?


Uscito nel 2017, il film Wonder con Owen Wilson, Julia Roberts e il piccolo Jacob Tremblay è stato un successo di pubblico e di critica in tutto il mondo. La storia è l'adattamento del libro omonimo di R.J. Palacio, ma è tratta da eventi reali?

Uscito al cinema nel 2017, il film Wonder si è fatto spazio con discrezione tra tanti titoli altisonanti riuscendo ad incantare tanto il pubblico quanto la critica. Costato soltanto 20 milioni di dollari (una cifra allineata ai progetti low budget, per gli standard americani), il film è arrivato a un incasso mondiale di 305 milioni, grazie alla toccante storia che racconta e alla delicatezza con cui è narrata. Diretto da Stephen Chbosky, Wonder è interpretato da Julia Roberts e Owen Wilson, nei panni dei genitori del piccolo Auggie, un bambino nato con una rara malattia che è incarnato sullo schermo con grande bravura dal giovanissimo attore Jacob Tremblay.

La storia vera che ha ispirato il libro da cui è tratto Wonder

Vincitore di molti premi, tra cui il prestigioso Mark Twain Award che premia annualmente il miglior romanzo americano per bambini, Wonder scritto dall'autrice R. J. Palacio ha venduto oltre cinque milioni di copie nel solo territorio statunitense. È stato inserito nella lista dei best-seller del New York Times e ha dato vita a uno spin-off contenente tre storie che raccontano Auggie e la sua famiglia da tre diversi punti di vista. La scrittrice si è lasciata ispirare da un fatto accadutole un giorno con isuoi figli. Entrando in una gelateria, il suo bimbo di 3 anni si mise a piangere quando vide vicino a sé una bambina con una significativa deformazione facciale. La donna è uscita immediatamente dal negozio portando via i suoi figli. "Più tardi mi sono sentita tremendamente in colpa per non aver saputo gestire la situazione" ha raccontato R.J. Palacio, "avrei potuto parlare alla bambina per mostrare a mio figlio che non c'era niente di cui spaventarsi, invece sono scappata via perdendo l'occasione di insegnare ai miei figli qualcosa di valore". Quella sera a stessa a casa, la donna ha iniziato a pensare a che tipo di esperienze possa affrontare quotidianamente quella bambina, quale debba essere il suo sguardo sul mondo quando il mondo non sa come ricambiarlo. Cinque anni più tardi, il suo libro Wonder raggiungeva gli scaffali delle librerie.

La malattia del piccolo Auggie: cos'è la sindrome di Treacher Collins

Nel libro e nel film, il piccolo Auggie è affetto dalla sindrome di Treacher Collins. Si tratta di una malattia caratterizzata da uno scarso sviluppo di alcune parti del cranio e dei tessuti del viso. La causa è da attribuire ad alcune mutazioni genetiche. La sindrome è trasmessa dai geni di uno dei genitori, non dipende dal sesso del feto né da quello del genitore, la probabilità di trasmissione dei geni compromessi è del 50%. Un bambino su cinquantamila è la casistica nella quale rientra chi è affetto da questa malattia che può colpire in egual modo maschi o femmine di qualunque etnia. Chi ne è affetto ha un regolare sviluppo del corpo, mentre la crescita accentua la deformazione facciale peraltro già visibile alla nascita. Il mancato sviluppo di alcune parti del viso, come gli zigomi, la mascella e le orecchie, può provocare grandi problemi di udito, di respirazione e di masticazione. Purtroppo non esiste una cura, ma con particolari trattamenti e operazioni chirurgiche si possono ridurre le difficoltà suddette e migliore l'aspetto estetico.



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