L'attore irlandese, famoso per la sua pignoleria, sul set viveva, parlava ed era aggressivo come il personaggio affidatogli da Martin Scorsese.
Una delle più fulgide interpretazioni di Daniel Day-Lewis, che lo ha portato alla candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista ma non alla vittoria, è legata a Gangs of New York, che ha segnato la sua seconda collaborazione con Martin Scorsese dopo L'età dell’innocenza. Del film con Leonardo diCaprio e Cameron Diaz girato a Cinecittà e dedicato alle gang armate che popolavano il quartiere newyorkese dei Five Points nell'XIX secolo, sono in molti a ricordare soprattutto il personaggio di William "Bill il Macellaio" Cutting, con i suoi baffoni all'insù e la sua inaudita crudeltà. Si tratta di un personaggio realmente esistito di nome Bill Poole su cui l'attore ha lavorato, come sempre ha fatto, con grandissima cura. Tanto a Hollywood quanto in Europa, Day-Lewis è noto per la sua totale identificazione con i personaggi che gli toccano in sorte, e con l'acerrimo nemico di Amster Vallon il nostro non ha fatto eccezione. Del resto, folli seguaci del Metodo si nasce.
Daniel Day Lewis prima di Gangs of New York.
C'è una vastissima letteratura sulle bizzarre abitudini di Daniel Day-Lewis sul set e prima del set, stranezze che hanno aiutato la sua interpretazione e che forse, vista la fatica fatta, hanno contribuito alla sua decisione, presa più e più volte, di smettere di lavorare.
Per L'insostenibile leggerezza dell'essere, dov'era il facoltoso neurochirurgo Tomáš, DDL imparò a parlare ceco. Il regista Philip Kaufman apprezzò lo sforzo, ma lo ritenne eccessivo. Secondo lui l'attore voleva abbracciare anche la cultura e l'anima ceca, e per questo a fine riprese era stremato. Per Il mio piede sinistro, in cui era il pittore e scrittore irlandese Christy Brown, trascorse molto tempo in sedia a rotelle facendosi spesso portare al ristorante. Inoltre apprese come dipingere con il piede. E se, mentre recitava Amleto a teatro, giurò di aver visto il fantasma di suo padre, salvo poi negare il fatto in un'intervista, per L’ultimo dei mohicani imparò a cacciare a scuoiare gli animali, si costruì una canoa e cominciò a portare con sé una pistola ovunque andasse. Ancora, per diventare il Gerry Conlon del film di Jim Sheridan Nel nome del padre, trascorse due giorni e due notti in prigione senza cibo né acqua, e per La seduzione del male rimase diverso tempo nel villaggio ricostruito dagli scenografi su un'isola del Massachussets senza elettricità, dove costruì con le sue mani la casa del suo personaggio.
Come Daniel Day-Lewis è diventato Bill il Macellaio di Gangs of New York
Innanzitutto bisogna fare un distinguo e parlare sia del prima che del dopo lavoro, in altre parole della preparazione di Daniel Day-Lewis al ruolo e delle sue curiose abitudini sul set. Dal momento che il personaggio era abilissimo con i pugnali, per prima cosa l'attore fece arrivare a casa propria, nella contea irlandese di Wicklow, due circensi, imparando da loro a lanciare coltelli. Poi trascorse qualche settimana in una macelleria, dove diventò un maestro nel tagliare la carne e maneggiare le carcasse. Infine, prima di arrivare sul set, volle "indossare" un occhio di vetro in modo da poterlo picchiettare con il manico di un coltello, gesto che gli sembrava assai appropriato al personaggio.
Passando alla lavorazione di Gangs of New York, la routine quotidiana di Daniel Day Lewis, una volta a Roma, prevedeva innanzitutto l'ascolto della musica di Eminem alle cinque del mattino, in particolare la canzone "The Way I Am". Sia fra una scena e l'altra che di sera, poi, l'attore continuava a parlare con l'accento del personaggio e l'identificazione era tale che Daniel dopo un po’ diventò piuttosto aggressivo in ogni circostanza, spingendosi addirittura a litigare furiosamente con la gente comune, specialmente nei parcheggi. Inoltre, siccome rifiutava stolidamente di indossare un cappotto moderno sopra gli abiti di scena, si raffreddò fino a prendere la polmonite. Per concludere, imdb ci informa che una sera, dopo un'intensa giornata lavorativa, DiCaprio e Scorsese invitarono Day-Lewis a cena in un ristorante. E Day-Lewis cosa fece? Rifiutò, ovviamente: sedersi a un tavolo elegante vestito in borghese, lo avrebbe allontanato anni luce da Bill.
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