Hunger Games: L’alba sulla mietitura coinvolgerà tantissimi personaggi. La trama, infatti, prende vita durante i 50esimi Hunger Games, la Seconda Edizione della Memoria che ha costretto ogni Distretto a cedere non due, ma ben quattro Tributi. Destino ha voluto che il Distretto 12 offrisse in pasto a Capitol City anche Haymitch, interpretato da Joseph Zada. Al suo fianco ci sarà anche Maysilee Donner, personaggio assegnato a Mckenna Grace. Attrice sin da bambina, ha confessato che prendere parte a questo film ha rappresentato una grande sfida, soltanto a livello fisico.
Hunger Games: L’alba sulla mietitura, Mckenna Grace rivela che questo film è stato il più impegnativo della sua carriera finora
Pur avendo recitato in numerosi film come Ghostbusters: Legacy e Scream 7, Mckenna Grace è certa che nessun altro titolo della sua filmografia è paragonabile per sforzo ad Hunger Games: L’alba sulla mietitura. Intervistata di recente da Collider, l’attrice ha ammesso che questa è stata la sfida più terrificante e appagante della sua carriera. Ha chiarito che le riprese del film sono ancora in corso e che la sua parentesi non è ancora giunta al termine. Quando le hanno chiesto un momento in particolare che l’ha sorpresa in positivo per il proprio coraggio, non ha esitato: “Sicuramente Hunger Games. Sono ancora in fase di riprese, ma non ho mai fatto qualcosa di così impegnativo fisicamente. Ci sono molte cose divertenti, ma anche terrificanti”.
Come nel romanzo, Maysilee è uno dei tributi del Distretto 12 scelto per partecipare alla Seconda Edizione della Memoria ed è una figura fondamentale degli Hunger Games di Haymitch. Maysilee, poi, ha un collegamento principale con la saga poiché è la proprietaria originale della spilla della Ghiandaia Imitatrice. Interpretare un personaggio così importante ha richiesto una forte concentrazione a Mckenna Grace: “Dirò che non ho sempre quel tipo di sicurezza in me stessa, per cui dico: 'Oh, questa sono io. Sono questo ruolo. Ce l'ho fatta. L'ho fatto alla grande'. Ho la sensazione che il 90% degli artisti voglia sempre guardare quello che sta facendo e dire: 'Potrei fare di meglio. Potrei fare di meglio', ma non uccidersi per questo, ovviamente. Ma non lo so. Ci sono sicuramente stati dei momenti sul set. Non posso ancora parlarne, ma è come se guardassi quello che indosso o mi guardassi con questi abiti, e pensassi: 'Come sono arrivata fin qui?'". Ha menzionato un episodio in particolare: “È tutto trapelato online ormai, ma ad esempio il momento della Mietitura, sentire pronunciare il mio nome, salire lì sopra e tutto il resto, non so nemmeno io come spiegarlo, ma è stata l’esperienza più folle e surreale della mia vita. Ho la sensazione che questo non faccia che aumentare l’effetto di essere parte di Hunger Games”.
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