sabato 23 agosto 2025

Hayao Miyazaki tra caos e ironia: 5 geniali citazioni del papà di Studio Ghibli

Hayao Miyazaki, co-fondatore di Studio Ghibli, è noto per aver diretto alcuni degli anime più amati al mondo. Film come La città incantata, Porco Rosso e Principessa Mononoke hanno reso celebre lo Studio, amato dal pubblico di tutte le età per l'ingegno creativo e toccante delle sue storie. Tuttavia, alcuni fan potrebbero rimanere sorpresi nello scoprire che il leggendario artista è un tipo probabilmente molto diverso da come lo immaginano.

Dopo la laurea alla Gakushūin University nel 1963, Miyazaki ottenne un incarico di primo livello presso la Toei Animation. Ai Toei Studios, incontrò quelli che sarebbero presto diventati i suoi partner per tutta la vita: Takahata Isao, futuro co-fondatore dello Studio Ghibli, e Ōta Akemi, la sua futura moglie. Recentemente il regista, oggi 83enne, è stato recentemente inserito nella lista delle 100 persone più influenti del 2024 stilata dalla rivista TIME .

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Si dice che l'artista assomigli alla propria arte, ma Hayao Miyazaki è un vero e proprio enigma. Alcune delle citazioni più iconiche della sua carriera, ha ammaliato gli spettatori, con il loro umorismo criptico e arguto. Ne abbiamo selezionate 5, che rendono impossibile non amare il papà dello studio d'animazione di fama mondiale.

“Qui c'è lo scrigno in cui conservo le mie speranze e i miei sogni. È vuoto”

I film Ghibli, tra paesaggi fantastici e meraviglia infantile, permettono al pubblico di tutte le età di evadere dalla realtà, seguendo gli adorabili protagonisti in avventure incredibili. Prendiamo I sospiri del mio cuore. È un film sottovalutato, che in realtà non è stato diretto da Miyazaki (che ha scritto la sceneggiatura), bensì da Yoshifumi Kondō. Uscito nel 1995, ha come protagonista Shizuku, una ragazzina che sogna di diventare una scrittrice. Dopo aver scoperto che un ragazzo di nome Seiji Amasawa ha preso in prestito tutti i libri della biblioteca, si mette a fantasticare su di lui, che potrebbe benissimo essere la sua anima gemella.

Questa citazione di Hayao Miyazaki, dal tono dark e giocoso, è in netto contrasto con la sua vita e il suo lavoro. Considerando la quantità e la qualità dei suoi sforzi creativi nel corso degli anni, si direbbe al contrario che sia un uomo pieno di sogni. I sospiri del mio cuore, come molte altre opere Ghibi, ha come tema di fondo, tra gli altri, proprio l'esplorazione dell'ignoto e l'inseguimento dei propri sogni. Ecco un esempio perfetto di citazione caotica ed enigmatica.

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"Se i problemi della vita sparissero, li vorresti indietro"

Ne Il Castello Errante di Howl, Sophie Hatter, una cappellaia dai modi gentili, fa amicizia con Howl, che vive in un magico castello volante gestito da Calcifer, un demone del fuoco. Per uno scherzo del destino, dopo aver liberato Sophie da una maledizione lanciata dalla Strega delle Terre Desolate, Howl scopre che lei è la ragazza che cercava fin dall'infanzia. Sophie pronuncia una delle battute più amate del film: "Un cuore è un fardello pesante". Molti dei film dello Studio Ghibli narrano storie complesse e persino strazianti. Tuttavia, ne Il castello errante di Howl, Miyazaki ricorda al pubblico che, spesso, sono proprio le sfide che rendono la vita degna di essere vissuta. Mentre Howl riconquista il suo cuore, ne sottolinea il peso nel petto. Sophie gli rammenta che sono le cose che più ci scuotono, quelle a cui vale la pena aggrapparsi.

"Il futuro è chiaro. Sta per crollare"

Non vi è dubbio che Una Tomba per le Lucciole sia il titolo più straziante prodotto da Studio Ghibli. Il film è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, ma i suoi temi risuonano ancora oggi di potente attualità. Racconta la storia di Seita e Setsuko: due bambini che, dopo il bombardamento americano, si ritrovano soli, spinti da nient'altro che disperazione e spirito di sopravvivenza, Il racconto segue la loro lotta per rimanere uniti e andare avanti. È raro che i film dello Studio Ghibli si concludano in modo infelice e doloroso, ma Una tomba per le lucciole è una cocente eccezione. Seita e Setsuko muoiono di fame, soli, vittime di uno dei conflitti più orribili al mondo. I fan meno esperti di Studio Ghibli potrebbero pensare che i film di Miyazaki non siano altro che storie di evasione spensierate. Al contrario, il regista ha dimostrato che la sua percezione del mondo reale è ben lontana da questa visione.

"Non vedo l'ora che gli imprenditori edili falliscano, che il Giappone diventi più povero e che le erbe selvatiche prendano il sopravvento"

L'amore di Miyazaki per la natura è evidente in molti dei suoi film. Indipendentemente dalla trama, quasi ogni storia targata Ghibli è ambientata in un paesaggio verde e lussureggiante, popolato da spiriti della natura e folletti. La città incantata è uno dei titoli più esteticamente gradevoli dello Studio d'animazione. Una bambina di 10 anni, Chihiro, entra nel regno degli spiriti situato in un parco divertimenti abbandonato. Dopo che i suoi genitori vengono trasformati in maiali, la giovane protagonista si unisce ad Haku, uno spirito del fiume, nel tentativo di salvarli, lavorando in un centro termale per esseri soprannaturali. Tra gli spiriti della fuliggine e dei ravanelli, Chihiro scopre le sue vere capacità ed esplora la bellezza del regno degli spiriti. Grazie a questo ed altri film di Hayao Miyazaki, e ai loro temi sempre attuali, il pubblico di tutte le età può riconnettersi con la natura e con la meraviglia infantile che la abita, immergendosi negli scenari minuziosi e inconfondibili dello Studio Ghibli.

"Fare un film porta solo sofferenza. Non riesco a credere che io voglia davvero farne un altro"

Hayao Miyazaki ha annunciato più volte il suo ritiro. Prima nel 1997, dopo Principessa Mononoke. Poi nel 2001, dopo La città incantata. Ancora una volta nel 2014, dopo Si alza il vento. E, infine, nel 2023, in prossimità dell'uscita di Il ragazzo e l'airone. Il regista ha spaventato i fan a più riprese ma, dopo quattro falsi allarmi, è chiaro che non abbia intenzione di abbandonare il tavolo da disegno. Tornato in scena per dirigere il suo film più personale, Miyazaki ha fatto vincere a Studio Ghibli un Golden Globe e un BAFTA come Miglior Film d'Animazione, nonché il già citato Oscar come Miglior Film d'Animazione.

Considerando i temi complessi del suo capolavoro più recente, è evidente perché la regia sia un processo così impegnativo per Miyazaki. Ci sono artisti che creano opere che sono un riflesso di se stessi, mentre l'autore giapponese sfida questo presupposto, creando un'arte non di questo mondo, ma di uno che potrebbe esistere. Attraverso la narrazione, il pubblico può sfuggire per un attimo alla quotidianità e trarre ispirazione per rendere la propria realtà un posto migliore. Forse è per questo che Hayao Miyazaki torna continuamente al tavolo da disegno, nonostante la sua autoproclamata sofferenza nel processo di realizzazione del film.



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