giovedì 3 novembre 2022

Hellboy, Ron Perlman su una possibile comparsata nel DCEU

Nonostante un tentativo di reboot con David Harbour, per molti fan l'unico Hellboy al cinema rimarrà lui, il roccioso Ron Perlman, che ha interpretato il personaggio di Mike Mignola due volte per Guillermo del Toro, nei film di una quindicina di anni fa. Screen Rant gli ha chiesto se, in tempi di revival, sarebbe possibile rivedere il demone da qualche parte nel mondo DC, frequentato dall'attore in qualità di doppiatore. Leggi anche Hellboy, David Harbour ha le sue idee sulle ragioni del flop

Ron Perlman, Hellboy e le possibilità del DC Extended Universe

Ron Perlman, in questo periodo nella serie The Capture, è stato Hellboy, il personaggio horror-noir di Mike Mignola, nell'omonimo film (2004) di Guillermo del Toro e nel suo sequel Hellboy: The Golden Army (2008). A dispetto del reboot Hellboy (2019) con David Harbour, un flop al botteghino, i fan continuano a dimostrare affetto per l'interpretazione di Perlman, classe 1950. In più di un caso Perlman si è dimostrato ancora vicino al mondo DC Comics, prestando la sua voce come doppiatore di alcuni speciali e serie animate. Visto che la Dark Horse, patria editoriale di Hellboy, ha ospitato crossover con i supereroi DC, sarebbe interessato ad apparire nel DC Extended Universe, nei vecchi panni? La sua risposta è quella di un attore, non di una star.

Non mi sarei mai aspettato che qualcuno mi avrebbe chiesto di interpretare un supereroe in un franchise tratto da un fumetto. Il fatto che sia successo e che per giunta abbiamo fatto un secondo film, è roba grossa. Ma no, io non vedo me stesso così. Dirò che mi sono successe cose nella mia carriera, negli ultimi dieci-quindici anni, che non avrei mai sognato fossero possibili, quindi sono aperto a tutto. Se fosse qualcosa in quei mondi, spero che sia qualcosa di sfaccettato. La ragione per cui prendo parte a molti film indipendenti e a questo tipo di televisione, come nel caso di The Capture, è perché il mondo ha più dimensioni, è impossibile da chiudere in categorie, ci sono troppi livelli di lettura, tanti punti di vista, il buono è cattivo, il giusto è sbagliato, tante sono le zone grigie. Mi piace lavorare su quegli aspetti, e a volte i cinecomic te lo consentono, altre volte no. Quindi questa è la mia risposta alla domanda, e se non va bene mi spiace, è così che la penso su queste cose.


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