mercoledì 25 luglio 2018

Festival di Venezia 2018: il programma completo della 75a Mostra del Cinema (in progress)


Dice Alberto Barbera che la 75a edizione della Mostra del Cinema sarà "ricca in tanti sensi, curiosa, con molto cinema di genere figlio degli autori, con grandi registi, alcuni per la prima volta a venezia, ma anche tante scoperte:  opere prime, giovani talenti, giovani registe."
Lo dice prima di iniziare a snocciolare, film dopo film, il programma completo del Festival di Venezia 2018: e arrivati in fondo viene da pensare che quell'introduzione lì sia stata quasi un understatement di quelli ai quali il torinese Barbera, sobrio ed elegante per definizione, ci ha abituato nel corso dei suoi anni di direzione veneziana.
Perché - forte certo di una presenza importante di grandi e attesi titoli targati Netflix lasciati andare alla deriva da  Thierry Fremaux, che per ragioni ideali e legislative chiude i porti della sua Cannes ai film dei colossi dello streaming, ma anche di un accurato lavoro di selezione - il programma della Mostra di quest'anno sembra davvero sulla carta quasi perfetto nella sua attenta architettura che fa convivere cinefilia, impegno sociale e politico, intrattenimento, esigenze mediatiche e piacere della scoperta e della sopresa.
Valutate anche voi, con l'elenco completo dei film che vedremo al Lido dal prossimo 29 agosto, accompagnato dalle sintetiche presentazioni effettuate dallo stesso Direttore del Festival titolo per titolo.

CONCORSO:

FIRST MAN, di Damien Chazelle
"Uno dei film più attesi della nuova stagione, di cui sapete già molto."

THE MOUNTAIN, di Rick Alverson
"Il nuovo film di regista premiato ma poco noto, con Tye Sheridan, Jeff Goldblum, Denis Lavant, Udo Kier. Un film di grande qualità visiva e di messa in scena, diverso da tutto il cinema americano cui siamo abituati."

DOUBLE VIE, di Olivier Assayas
"Deliziosa e riuscitissima commedia con un grande cast, la storia di due coppie che s'incrociano in vari modi, e un'intelligentissima riflessione su come son cambiante le nostre vite di intellettuali dopo la rivoluzione digitale."

THE SISTER BROTHERS, di Jacques Audiard
"Doveva essere a Cannes, è un western europeo girato in Europa con cast e troupe interamente americane, di autenticità assoluta, tratto da un romanzo. Grande ironia e una riflessione sulla mitologia del west, che viene rispettata e smontata."

THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS, di Joel e Ethan Coen
"Il nuovo film dei Coen prodotto da Netflix, composto da sei episodi dai toni molto diversi, pieno di citazioni, con in mezzo di tutto. Un film sulla morte della mitologia del west e sull'America di oggi."

VOX LUX, di Brady Corbet
Secondo film del regista di L'infanzia di un capo, con Natalie Portman e Jude Law. Sorprendente storia di una ragazza che diventa una grande star del pop, con tutto quello che questo comporta."

ROMA, di Alfonso Cuaron
"Un altro dei titoli più attesi, Cuaron ci ha messo cinque anni a realizzarlo. Un film su un periodo della vita della sua famiglia, in bianco e nero, girato in assoluta libertà, dove l'autenticità assoluta si mescola all'inventiva e alla creatività."

22 JULY, di Paul Greengrass
"La ricostruzione minuziosa di Greengrass della strage di Utøya, e di quello che è avvenuto dopo, con il processo a Breivik e la difficile ripresa delle sue vittime."

SUSPIRIA, di Luca Guadagnino
"La sorpresa sarà il film in sé, il  più ambizioso di Guadagnino, pensato per anni, con un cast impressionante, con Tilda Swinton in tre ruoli diversi."

OPERA SENZA AUTORE, di Florian Henckel von Donnersmarck
"Il nuovo del regista di Le vite degli altri, un film molto ambizioso sulla storia della Germania dall'avvento del Nazismo fino agli anni Settanta."

THE NIGTHTINGALE, di Jennifer Kent
"Avevamo già notato The Babadook, ora abbiamo voluto l' opera seconda di Jennifer Kent, la storia di una donna e di un ufficiale in cerca di vendetta all'inizio dell'Ottocento."

THE FAVOURITE, di Yorgos Lanthimos
"Altro film grandemente atteso, con un cast straordinario: la storia di Anna d'Inghilterra, della rivalità tra due cortigiane, raccontata come può un autore provocatorio come Lanthimos."

PETERLOO, di Mike Leigh
"Ultima fatica del grande regista inglese, un brutto episodio rimosso della storia inglese che riecheggia il presente e una riflessione senza tempo sul Potere."

CAPRI-REVOLUTION, di Mario Martone
"Ideale conclusione di una trilogia di Martone: dopo il Risorgimento, dopo Leopardi, ora racconta la vigilia della I Guerra Mondiale attraverso la storia di una pastorella di Capri che scopre una comunità di artisti e intellettuali europei che vive nel segno della libertà più assoluta."

WHAT YOU GONNA DO WHEN THE WORLD'S ON FIRE?, di Roberto Minervini
"Un film sul razzismo della società americana, che in questi anni è riesploso ancora più violento di quanto si pensava potesse fare. Tre ritratti: due giovani adolescenti neri, una barista nera, e le Black Panther, rinate."

SUNSET, di Lazlo Nemes
"Nuovo atteso film del premio Oscar per Il figlio di Saul, ambientato alla vigilia dello scoppio della II Guerra Mondiale. Uno straordinario talento visivo e narrativo, un film ambiziosissimo che richiede grande sforzo di partecipazione da parte dello spettatore."

FRERES ENNEMIS, di David Oelhoffen
"Un polar con Matthias Schoenaerts, Reda Kateb e Adel Bencherif su tre amici cresciuti assieme che si ritrovano ai lati opposti della legge."

NUESTRO TIEMPO, di Carlos Reygadas
"Prima volta a Venezia per lui, un nuovo tassello nella ricerca formale e narrativa di Reygadas che parte da elementi naturalistici e realistici per approdare a qualcosa di fantastico e indifinibile, con il regista e la moglie che recitano nei panni di loro stessi mentre cercano di costruire una coppia sessualmente aperta."

AT ETERNITY'S GATE, di Julian Schnabel
"Nuovo film di Schnabel sugli anni trascorsi da Van Gogh nel sud della Francia prima di essere internato in manicomio; il tentativo di raccontare quello che accadeva dentro la sua testa, con Dafoe, Amalrid, Mikkelsen, Isaac."

ACUSADA, di Gonzalo Tobal
"Una scommessa, l'opera seconda di un giovane regista argentino, un film tesissimo che fa riferimento a eventi reali."

KILLING, di Shinya Tsukamoto
"Il Ritorno di Tsukamoto, autore che rinnova continuamente sé stesso, un film di samurai con protagonista uno di loro che si scopre incapace di uccidere."



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