Scarlett Johansson è di ritorno al cinema con Fly Me to the Moon, ma in passato ha interpretato una delle eroine più amate dell’universo Marvel, un ruolo che tuttavia avrebbe spaventato non poco sua figlia Rose Dorothy. La bambina, infatti, ad oggi non ha alcuna intenzione di recuperare i film Marvel in cui compare sua madre e per un motivo ben preciso e del tutto valido. A raccontare di più è proprio l’interprete di Vedova Nera, apparsa per l’ultima volta nell’universo Marvel come protagonista di Black Widow.
Black Widow, la figlia di Scarlett Johansson non vuole recuperare i suoi film: il motivo
L’uscita di scena di Natasha Romanoff ha rattristato il pubblico di fedelissimi che, negli anni, hanno seguito le sue avventure sul grande schermo. Da tempo, però, l’attrice ha ribadito il suo interesse nei confronti di nuovi progetti, anche in veste di produttrice, come accaduto con Fly Me to the Moon. Dopo Avengers: Endgame, Scarlett Johansson è apparsa per l’ultima volta nell’universo Marvel in Black Widow, un film prequel che racconta l’origine delle Vedove Nere e qualche dettaglio in più sulla sua famiglia, introducendo così nuovi personaggi. Anche se Natasha non sarà presente nel futuro del MCU, alcuni membri della sua famiglia fungeranno da portavoce: Florence Pugh e David Harbour riprenderanno i ruoli di Yelena e Red Guardian in Thunderbolts. Vedova Nera sembra essere un capitolo ben chiuso per Scarlett Johansson. Al tempo stesso, però, l’attrice non può negare la popolarità generata da quel ruolo. Così come ha ammesso che sua figlia di nove anni non ha intenzione di guardare film con la sua Natasha.
Pare che Rose Dorothy non sia una fan dei film Marvel e non avrebbe intenzione di recuperare tanto presto quelli con protagonista sua madre. A detta dell’attrice, sua figlia è felice che abbia interpretato Vedova Nera, ma è troppo spaventata all’idea di guardare film come quelli con i Vendicatori perché ritenuti troppo violenti.
Le piace che io interpreti Vedova Nera, ma ha troppa paura di guardare un film degli Avengers. Dice che è violento.
Invece, per il suo ruolo in Fly Me to the Moon, Rose Dorothy è alquanto emozionata e, a detta di sua madre, potrebbe essere collegato soprattutto all’aspetto del suo personaggio, essendo una storia ambientata negli Anni ’60. “Credo che le piaccia soprattutto per i capelli e il make-up, è divertente”.
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