venerdì 1 dicembre 2023

Barbie con Margot Robbie è in streaming Premiere su Infinity+

Se non siete vissuti sul pianeta Marte, è difficile che non ne abbiate sentito parlare: il più alto incasso dell'anno è Barbie con Margot Robbie e Ryan Gosling, in una fiaba satirica visionaria diretta da Greta Gerwig e basata sull'omonimo giocattolo Mattel. Il film è disponibile in Premiere a partire dal 1° dicembre per una settimana su Infinity+, canale della piattaforma Mediaset Infinity: ricordiamo che una "Premiere" consente di vedere il lungometraggio in quella finestra temporale senza una spesa aggiuntiva per il noleggio. Guarda Barbie su Infinity+

Barbie con Margot Robbie, la trama del film basato sul personaggio Mattel

In Barbie s'ipotizza che esista una "Barbieland", dove varie versioni della famosa bambola vivono felici, conducendo la loro esistenza in una società interamente matriarcale, svolgendo ogni tipo di professione, facendo squadra con i "Ken" solo per divertirsi. Quando però la Barbie più classica (Margot Robbie) comincia a nutrire sentimenti strani e prettamente umani, preoccupazione per la morte inclusa (!), qualcosa si spezza: la Weird Barbie (Kate McKinnon) le consiglia allora di recarsi nel mondo reale, per capire cosa stia succedendo. Con Ken (Ryan Gosling) che si è imbucato nella "missione", Barbie visita allora la realtà, scoprendo che la bambina che giocava con lei è diventata un'adulta un po' disillusa, con una una figlia che sembra ancora peggio. Soprattutto, il mondo reale non è per niente matriarcale, e il boss della Mattel (Will Ferrell) cerca di rispedirla da dov'è arrivata...

Barbie, Greta Gerwig e il film scommessa

Non che Barbie si possa considerare una produzione economica pensata per un numero ristretto di spettatori, con un budget di 150 milioni di dollari. Nemmeno la Warner Bros. si aspettava però che avrebbe incassato nel mondo ben 1.440.000.000 di dollari (32.114.000 euro solo in Italia, fonti Boxofficemojo e Cinetel). Numeri che un tempo registravano i cinecomic Marvel, ma che possono essere centrati da grandi fenomeni di costume. Non è stato banale assegnare una produzione del genere a Greta Gerwig, nata come attrice poi affermata regista di opere indie come Piccole donne o Lady Bird: Oscar o non Oscar, né il suo nome né quello del suo compagno Noah Baumbach, qui cosceneggiatore, erano mai stati associati a grandi film hollywoodiani. Eppure il miracolo è avvenuto, perché la potenza del marchio di Barbie ha indotto la Warner a rischiare. Greta, di fatto coautrice con Margot Robbie anche coproducer, ha saputo utilizzare l'occasione per creare un precedente: un lungometraggio bizzarro, diverso dal solito, in grado di incuriosire il pubblico, ma anche in grado di veicolare un messaggio a favore delle donne, usando il simbolo di Barbie in una maniera non banale. 



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