mercoledì 1 luglio 2020

Carl Reiner ricordato da Mel Brooks, Dick Van Dyke, Steve Martin, George Clooney e tanti altri

Forse in Italia la morte di Carl Reiner a 98 anni, al di là degli appassionati di cinema e intrattenimento Usa doc, non dirà nulla: in tempi relativamente recenti il comico, regista e sceneggiatore si era visto nel cast degli Ocean's Eleven (nel ruolo di Saul). Reiner tuttavia in America è stato una vera e propria leggenda della risata, lasciando una progenie anche duttile, come il regista Rob Reiner, in grado di passare da Harry ti presento Sally a Misery non deve morire. Reiner, attivo nei musical teatrali, doveva la sua enorme popolarità americana alla tv, che aveva vissuto da commediante quando era agli albori, tra la fine degli anni Quaranta ai primi Cinquanta: vicinissimo a Mel Brooks, con lui lavorò sui testi (e recitò) in varietà di cui era mattatore Sid Caesar. Sempre sul piccolo schermo, Reiner fu nodale per il successo anche di Dick Van Dyke. La sua carriera da autore cinematografico cominciò alla fine degli anni Sessanta, quasi contemporaneamente a quella di Mel Brooks: celebre il suo Senza un filo di classe del 1970, anche se al di qua dell'oceano fu più noto come mentore cinematografico di Steve Martin.

Proprio Mel e Dick, i due grandi amici di sempre, sono stati tra i primi a commentare su Twitter. Brooks ha parlato di un "gigante senza rivali nel suo contributo all'intrattenimento, l'ho incontrato nel 1950 e siamo sempre rimasti amici. Quando facemmo insieme The 2000 Year Old Man (celebre sketch dei due), era la spalla perfetta. Scrivesse o recitasse, era il tuo miglior amico, nessuno lo faceva meglio di lui. Mancherà tantissimo. Un cliché stanco di questi tempi, ma nel caso di Carl Reiner è assolutamente vero. Ci mancherà tantissimo."
Van Dyke, suo complice nei varietà televisivi e protagonista del suo film The Comic, gli fa eco: "Scrisse della commedia umana, capiva profondamente la condizione umana. Gentile, emotivo, pieno d'empatia e saggio. I suoi copioni non erano solo divertenti, aveva sempre qualcosa da dire su noi tutti."

Tornando a Steve Martin, l'attore deve a Carl Reiner la sua carriera cinematografica: Carl fu di fatto il suo mentore sul grande schermo, con la sequenza, tra il 1979 e il 1984, di Lo straccione, Il mistero del cadavere scomparso (cult), Ho perso la testa per un cervello e Ho sposato un fantasma. Steve l'ha ricordato semplicemente così: "Addìo al mio più grande mentore nel cinema e nella vita. Grazie, caro Carl".
George Clooney, che aveva recitato con lui negli Ocean, testimonia sulla carica che non aveva abbandonato Reiner nemmeno negli ultimi anni: "Rendeva ogni stanza in cui entrava più buffa, intelligente e gentile. Senza che risultasse forzato. Che regalo incredibile ci ha dato. La sua è stata un'esistenza ben vissuta e ci ha resi tutti migliori. Riposa in pace, amico mio."

Non sappiamo se siamo riusciti a darvi un'idea di chi fosse Carl Reiner, vincitore di nove Emmy e persino di un Grammy: era quasi sconosciuto qui in Italia, ma speriamo di avercela fatta. A testimonianza di quanto fosse amato negli States, vi basti sapere che uno dei suoi ultimi impegni è stata la voce originale di Rhino in Toy Story 4. La lunga lista di chi lo sta salutando in queste ore comprende Bette Midler, Alan Alda, William Shatner, Jerry Seinfeld, Billy Crystal, Eugene Levy, Stephen King, John Cusack, Ron Howard.



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