“Un film d’azione non deve avere dentro troppa azione. Immaginatevi l’equalizzatore di uno stereo con tutte le manopole puntate sul dieci: sarebbe una noiosa cacofonia”.
Parola di Shane Black. Sceneggiatore e regista di questo The Nice Guys. Un breve riassunto per chi non sapesse di chi stiamo parlando: Shane Black è DIO. Intendo proprio quello del Vecchio Testamento, con la barba bianca, i fulmini che gli escono dagli occhi e la furia divina.
Dite che esagero? Va bene, ma allora come lo definireste uno che a venticinque anni vende il suo primo script cinematografico per 250.000 dollari e quello script è Arma Letale, un film che reinventa il cliché del buddy-cop movie e definisce il linguaggio del cinema action made in USA da lì a venire? Uno che poi scrive di seguito una pellicola adorabile come Monster Squad, un sequel persino superiore all’originale come Arma Letale 2, un capolavoro come L’Ultimo Boy Scout e un colpo di genio come Last Action Hero? Basti dire che, come sceneggiatore puro, il suo film più brutto è The Long Kiss Goodnight, che è comunque un action che fa mangiare la polvere a qualsiasi altra pellicola dello stesso genere uscita in quegli anni. In poche parole, con una manciata di film, Shane Black crea da solo il palinsesto serale di Italia 1 per oltre vent’anni.
Dio, punto.
E, proprio come Dio, anche Shane Black ad un certo punto ne ha avuto abbastanza e si è riposato.
Lo ha fatto per nove lunghi anni, gettando nello sconforto tutti i suoi fedeli (tra cui il sottoscritto).
Ma poi è tornato, nella doppia veste di sceneggiatore e regista. Prima con un film piccolino dalla purezza cristallina come Kiss Kiss Bang Bang, poi con il film Marvel meno film Marvel di tutti (è un complimento), Iron Man 3, di cui ha firmato regia e parte dello script (e si vede).
E adesso, è la volta di The Nice Guys. Film nuovamente piccolo in termini di produzione e messa in scena, ma decisamente grande come cast (il divo Russell Crowe e l’antidivo Ryan Gosling).
Volendo etichettare il film, lo si potrebbe definire come un hard boiled-buddy movie con alcuni elementi action. Che è esattamente la stessa definizione che si potrebbe usare per The Last Boy Scout. E i due film, in effetti, camminano seguendo lo stesso binario, sia nell’architettura narrativa, sia nella grammatica del linguaggio. Certo, il film con Bruce Willis e Damon Wayans aveva più esplosioni e sparatorie rispetto a questo The Nice Guys ma erano altri tempi e nei primi anni ‘novanta si usava così, ma per il resto, c’è tutto: una scena d’apertura con ammazzamento che funge da preambolo alla vicenda, una coppia di improbabili investigatori male in arnese coinvolti quasi casualmente nella vicenda e costretti a collaborare dopo una iniziale diffidenza, due mondi in conflitto (in The Last Boy Scout erano quelli del football e delle scommesse, in The Nice Guys quelli del cinema porno e delle grandi aziende automobilistiche), una ragazzina più sveglia e matura degli adulti che le stanno attorno, la vigilia di Natale, tette, l’alcol, la droga, culi, umorismo surreale, umorismo becero, umorismo raffinato, elementi slapstick, ancora tette, qualche scazzottata, un paio di sparatorie, ancora culi, e una tale quantità di frasi memorabili da iscrivere il film automaticamente nel registro dei classici senza tempo. Sullo script non c’è nulla da dire: è perfetto, con una miracolosa mescola tra gli elementi hard boiled e quelli della commedia, tra momenti action e quelli di approfondimento. Il tutto sostenuto da dialoghi al fulmicotone.
Per quanto riguarda la regia, invece, non c’è moltissimo da segnalare. È pulita, sobria, molto efficace, del tutto al servizio del racconto senza mai prevaricarlo. E qui forse si sente l’assenza dell’approccio virile di un Richard Donner o della visionarietà di un Tony Scott.
A completare il quadro ci sono delle prove attoriali straordinarie con un Gosling che si spende con generosità in un inedito registro comico e un Crowe ma così sfatto nel fisico e dolente nell’animo, una colonna sonora strappamutande e una stilosissima ricostruzione storica (la pellicola è ambientata negli anni ’70, durante il periodo d’oro del porno su pellicola).
In poche parole, The Nice Cuys non è solo un bel film. È un film MAGNIFICO. Che merita di essere visto. Rivisto. E rivisto. Fino a impararne le battute a memoria per poi poterle usare all’occorrenza.
Perché ricordatevi: il cielo è azzurro, l’acqua è bagnata e i predatori sono sempre in agguato e sempre più forti… Il nostro motto è “sii sempre pronto”!!
LA VIGNETTA ESCLUSIVA DI ROBERTO RECCHIONI PER SCREENWEEK.IT
THE NICE GUYS – L’INCONTRO CON RYAN GOSLING E RUSSEL CROWE
GUARDA LE PRIME SCENE IN ITALIANO
Il cast di The Nice Guys include anche Matt Bomer, Kim Basinger, Rachele Brooke Smith e Ty Simpkins. Il film è da oggi nelle sale italiane; troverete maggiori informazioni nella pagina facebook ufficiale. Partecipa alla conversazione: #TheNiceGuysIlFilm
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