venerdì 24 giugno 2016

Presentata la 52a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro: otto giorni- dal 2 la 9 luglio- tra passato, presente e futuro del cinema‏

È stata presentata questa mattina al Cinema Farnese la 52a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro alla presenza del direttore artistico Pedro Armocida, il Presidente del Comitato scientifico e co-fondatore della Mostra Bruno Torri, alcuni membri del Comitato (Boris Sollazzo e Laura Buffoni) ed alcuni autori che parteciperanno al Festival che si terrà dal 2 al 9 luglio nel segno del nuovo cinema. “È il secondo anno della Mostra rinnovata, con una maggiore apertura ai giovani e alla sperimentazione”, ha esordito Bruno Torri che, subito, ha presentato la sezione a lui più cara, quella del Critofilm, ricordando anche il '68, quando a Pesaro vennero presentati i primi due critofilm di Maurizio Ponzi. Una sezione dedicata al cinema sul cinema – che quest'anno ha visto anche l'ufficializzazione del Critofilm come genere, grazie alla vittoria di Cinema Novo di Eryk Rocha come Miglior documentario all'ultima edizione del Festival di Cannes, e di cui la Mostra presenterà la sua opera prima – a cura del maggior esperto italiano Adriano Aprà. E proprio con questo spirito, tra passato, presente e futuro, è stato presentato da Armocida il ricco programma che compone la Mostra. Un concorso ricco di sorprese in cui l'Italia sarà rappresentata dal giovane talentuoso Suranga Deshapriya Katugampala con il suo esordio al lungometraggio Per un figlio. Presente in sala anche il produttore Gianluca Arcopinto che promette: “Suranga diventerà un grande regista, è un autore di talento e stiamo già lavorando al prossimo progetto”. Ma le sorprese non mancheranno neanche nella nuova sezione Satellite, dedicata ai film a bassissimo budget, extra-industriale e difficilmente “catalogabili”. “Non sono film da festival” – spiega il Direttore – “Abbiamo cercato di dare uno sguardo diverso e con un'attenzione particolare al cinema italiano”. E al cinema italiano sono dedicato la retrospettiva e il volume Romanzo popolare. Narrazione, pubblico e storie del cinema italiano degli anni Duemila a cura di Pedro Armocida e Laura Buffoni, con saggi e contributi di critici e studiosi, capaci di restituire un punto di vista diverso sull'evoluzione della narrazione nel cinema italiano – “Volevamo concedere una rilettura critica del cinema italiano del passato e del presente. Nella retrospettiva abbiamo deciso di essere più liberi e di giocare con il cinema, accostando titoli apparentemente distanti fra loro”, prosegue il direttore. Presente ma anche futuro, ben incarnato da Queen Kong, ultima fatica di Monica Stambrini del progetto Le ragazze del porno. Una scelta culturale fortemente rivendicata dal direttore artistico – che negli ultimi giorni è stato oggetto di critiche da parte della Curia pesarese – che ha dedicato al tema anche la tavola rotonda “Porno al femminile”, coordinata da Ilaria Ravarino e Cristiana Paternò e realizzata in collaborazione con la rivista «8 e ½», diretta da Gianni Canova, il cui ultimo numero verte sull'Italian Porn.

Il film, proiettato questa mattina in sala, è stato presentato anche dalla regista che ha espresso la necessità di abbattere delle barriere che, ormai, non esistono più.



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