lunedì 27 giugno 2016

Money Monster

Non capita spesso che un film venga presentato in anteprima per la critica in una grossa capitale europea, nella sezione “Fuori Concorso” presso il Festival del Cinema di Cannes e contemporaneamente in sala con una distribuzione ramificata e capillare come quella portata avanti dalla nota casa internazionale Warner Bros.
Insomma: Money Monster – L'altra faccia del denaro si presenta come un prodotto audiovisivo decisamente interessante e piacevole che, infatti, sta già riscuotendo un ottimo successo di critica e pubblico tra le sale e il Red Carpet scintillante della celeberrima e molto amata kermesse francese.

Nel thriller, definito non a caso “adrenalinico” all'interno delle stesse note di produzione del materiale stampa per la critica italiana, George Clooney e Julia Roberts vestono rispettivamente i panni del presentatore televisivo Lee Gates e della regista del programma finanziario, appunto Money Monster, dove Gates lavora, Patty Fenn, che si trovano improvvisamente a dover fronteggiare una situazione d'emergenza assoluta quando un investitore giovane e disperato, Jack O'Connell alias Kyle Budwell, infuriato per aver perso tutto a causa di un investimento suggerito dal programma e pesantemente andato in fumo, sequestra il presentatore stesso nello studio televisivo durante la diretta e minaccia lui in primis e il sistema finanziario tutto di riflesso con l'uso delle armi.
La diretta seguita da milioni di persone rende Lee e Patty due combattenti accaniti contro tempo e denaro al fine di svelare cosa si nasconde veramente dietro alla perdita tanto improvvisa quanto immotivata di 800.000.000 di dollari da parte della grande società finanziaria Ibis, con sede a New York presso Wall Street.
Una cospirazione, infatti, viene pian piano messa in luce mostrando come all'interno del mercato della tecnologia globale e del trading ad alta frequenza viaggino alla velocità della luce indecifrabili algoritmi che possono essere decrittati solo ed esclusivamente dall'intervento umano. Un intervento che, in quanto tale, lascia sempre e comunque impronte digitali al suo passaggio…

Integrandosi perfettamente per scelta del cast, tipologia di genere e grandezza della produzione nel sistema mainstream dell'attuale cinema americano, Money Monster – L'altra faccia del denaro si avvale di un notevole punto di forza che, pur se tipico del sistema stesso e della recitazione d'oltreoceano, in questo caso specifico ha ancora più valore: l'ironia.
Ironico, infatti, è Lee Gates in molteplici delle sue espressioni prima ancora che in varie delle sue battute; ironico è il passatempo del producer televisivo a cui la regista del programma Patty Fenn si rivolge in fretta e furia per risolvere uno dei principali problemi d'informazione a carico del flop finanziario della società Ibis; ironica è l'onnipresenza dei mezzi televisivi i quali, al servizio del massimo medium di divulgazione di massa, alternano con sapienza le pinze emotive del film ai crolli di tensione con conseguente e necessario divertimento dello spettatore in sala.
Ma, soprattutto, Money Monster – L'altra faccia del denaro è un film auto-ironico.
Perché prende in giro se stesso, come se l'America si guardasse improvvisamente allo specchio e ridesse di gran gusto per i suoi punti di forza che, come spesso accade, diventano anche i suoi principali limiti. Un'auto-ironia, dunque, sagace e a tratti sarcastica, basata sull'analisi SWOT con cui si costruisce su carta un'impresa agli albori; un'auto-ironia giostrata con tale maestria dalla regista Jodie Foster, la quale dà grande prova di sé anche dietro alla macchina da presa, che anche durante i picchi di tensione di Money Monster, quando il giovane Kyle Budwell sembra essere stufo di attendere risposte e pronto a far saltare in aria se stesso e tutti coloro che si trovano all'interno dello studio del suddetto programma, il primo cameraman sul set (Lenny Venito, omonimo il suo personaggio) si avvicina all'attentatore spiegando che la regista non lo vuole “in ombra”…

(Money Monster) - Regia: Jodie Foster; Soggetto: Alan DiFiore, Jim Kouf; Sceneggiatura: Alan DiFiore, Jim Kouf, Jamie Linden; Fotografia: Matthew Libatique; Montaggio: Matt Chesse; Musiche: Dominic Lewis; Scenografia: Kevin Thompson; Costumi: Susan Lyall; Interpreti: George Clooney (Lee Gates), Julia Roberts (Patty Fenn), Jack O'Connell (Kyle Budwell), Dominic West (Walt Camby), Caitriona Balfe (Diane Lester); Produzione: Allegiance Theater, Smokehouse Pictures, Sony Pictures Entertainment, TriStar Pictures, Village Roadshow Pictures; Distribuzione: Warner Bros. (IT); Origine: U.S.A., 2016; Durata: 95'; Web info: Sito



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