LEGGI ANCHE: Riprese aggiuntive in vista per Rogue One: A Star Wars Story
Negli ultimi tempi abbiamo tutti sentito parlare delle “famigerate” riprese aggiuntive di Rogue One: A Star Wars Story, il primo spin-off cinematografico di Star Wars. La produzione è pronta per tornare sul set per seguire quella che è una prassi nel mondo di Hollywood. Manca un po’ di tempo all’arrivo in sala del film e non c’è decisamente niente di male nel voler apportare le dovute modifiche e rifinire alcune scene, soprattutto se teniamo conto del vasto universo di cui questa pellicola fa parte.
Eppure, inspiegabilmente, nelle ultime ore il panico è dilagato nel web. Fonti non meglio specificate hanno parlato di riprese aggiuntive in extremis, di una casa di produzione poco contenta dopo una prima visione del film, di una pellicola che va assolutamente salvata prima del suo arrivo in sala. C’è chi ha paragonato questo situazione al disastro annunciato di Fantastic 4, paragonando la sorte di Gareth Edwards a quella di Josh Trank.
Ricordate cosa dice, giusto per rimanere nel campo dei cult fantascientifici, la Guida Galattica per Autostoppisti? Don’t Panic.
Ecco, appunto, rilassiamoci. Stiamo calmi, perché la situazione NON È ASSOLUTAMENTE LA STESSA.
Gareth Edwards non è Josh Trank, non è la prima volta che si trova a dover fare i conti con il mondo del blockbuster, ha dimostrato di saper gestire molto bene una grande produzione e un grande budget con Godzilla. Oltretutto un franchise come quello di Star Wars ha delle basi ben consolidate, un intero universo a cui riferirsi, dei confini da cui è praticamente impossibile uscire. Chiedete, oltretutto, ad un qualsiasi regista coinvolto in una grande produzione, sa ha dovuto effettuare riprese aggiuntive per sua opera. La risposta sarà quasi sempre sì. È recentemente accaduto anche per Suicide Squad, eppure nessuno si è preoccupato. Un regista indipendente pagherebbe oro per avere una simile opportunità.
Le voci drammatiche che si sono susseguite in questi giorni, sono state seguite da altre che hanno ridimensionato drasticamente il tutto. Voci che parlavano di un buon film, che però non ha soddisfatto le aspettative perché la produzione vuole un film grandioso, vuole uno spin-off che sia in grado di seguire l’enorme successo riscosso da Star Wars: Il risveglio della Forza e che, soprattutto, sia in grado di dimostrare che un film di Star Wars è in grado di reggersi anche prendendo (più o meno) le distanze dal nome Skywalker. Anzi, da questo punto di vista la responsabilità di Rogue One: A Star Wars Story è ancora maggiore.
Ben vengano, dunque, le riprese aggiuntive se servono a rendere il film ancora più convincente. Una volta giunti in sala saremo finalmente in grado di tirare le somme, ora lasciamoci che sia l’hype a trasportarci.
Diretto dal regista Gareth Edwards (Monsters, Godzilla) e ha come protagonisti: Felicity Jones,Diego Luna, Riz Ahmed, Ben Mendelsohn, Donnie Yen, Alan Tudyk, Mads Mikkelsen e il premio Oscar Forest Whitaker.
Rogue One è il primo spin-off di Guerre stellari e si svolgerà tra Episodio III ed Episodio IV; i protagonisti saranno alcuni membri dell’Alleanza Ribelle che devono rubare i piani di costruzione della Morte Nera. La prima stesura del copione è stata scritta da Gary Whitta (Codice: Genesi, After Earth), ed è stata completata da Chris Weitz (About a Boy, La bussola d’oro, Cenerentola).
Rogue One: A Star Wars Story uscirà il 14 dicembre 2016.
CLICCATE SULLA SCHEDA SOTTOSTANTE E SUL PULSANTE “SEGUI” PER RIMANERE AGGIORNATI SU STAR WARS ANTHOLOGY: ROGUE ONE!
Fonte: HitFix
L'articolo Rogue One: A Star Wars Story – Ha senso preoccuparsi per le riprese aggiuntive? sembra essere il primo su ScreenWEEK.it Blog.
from Il blog di ScreenWeek.it http://ift.tt/2854FUr
via Cinema Studi - Lo studio del cinema è sul web
Nessun commento:
Posta un commento