martedì 21 giugno 2016

Angry Birds

A Birds island vive una simpatica comunità di pennuti (che non hanno mai imparato a volare) che si ritrova invasa, via mare, da maialini verdi dalla loquela spigliata e intenzioni malvagie malcelate. Questa situazione di pericolo rende gli uccelli arrabbiati, come vuole il titolo, fino ad una avventurosa riappropriazione di uova non ancora schiuse rubate, come appetitoso spuntino, dai quadrupedi sgrufolanti. Le prime sequenze del film ricalcano perfettamente il videogioco Angry Birds. La velocità con cui Red, il protagonista (doppiato da Maccio Capotonda), un uccellino rosso dai sopracciglioni neri, attraversa pericoli e scenari differenti, ricorda i quadri che lo stesso protagonista bidimensionale attraversa nei livelli del gioco. Red sta correndo come un pazzo, come in un inseguimento alla James Bond, con un uovo di paglia in mano, cade in un burrone, finisce in una giungla, supera un lago, nuotando si veste da pagliaccio, finalmente arriva davanti ad una porta ornata a festa, ma è in ritardo per il comple-uovo (prima delle molte parole storpiate in versione uccellesca presenti nella pellicola) di un pulcino: i genitori sono infuriatissimi, lo maltrattano e Red, desolato prima sempre più adirato poi, involontariamente rompe il guscio da cui fuoriesce un uccellino-bebè che, vedendo lui per la prima volta, lo chiama affettuosamente "papino" davanti ai veri genitori pennuti, attoniti. Il protagonista, fallimentare animatore di feste, condotto al tribunale degli uccelli, viene condannato a frequentare un corso di gestione della rabbia. Lì incontra l'esplosivo Bomb (doppiato da Francesco Pannofino) e il fast and furious Chuck (doppiato da Alessandro Cattelan), anch'essi, a loro volta, piuttosto irascibili e i tre eroi fanno amicizia. All'arrivo sull'isola un gruppuscolo di maiali verdi fa capire agli uccellini che possono volare grazie ad una fionda (elemento di congiunzione fondamentale con il videogioco). Per dimostrazione scelgono Red che, come un sasso, viene scagliato verso casa sua in volo.
Il centro della trama segue le avventure della comunità di volatili nell'arduo tentativo di riappropriarsi dei figli ancora ingusciati. Viene costruita una fionda sul modello di quella mostrata dai maiali e ogni animaletto piumato, arrabbiatissimo, tenta di raggiungere il castello dei suini. Come nella versione per telefonia mobile, ognuno di loro ha un potere speciale: Matilda, l'insegnante del corso, spara uova infuocate dal didietro; Bomb esplode; Chuck acquisisce velocità; un uccello truccato da mimo viene incitato dalla frase "fagli vedere quanto può essere spaventoso un mimo!"; un altro è abile nel karate; Terence è talmente grande che, nel tirare l'elastico, spezza la fionda dal peso. Tratto dall'applicazione di gioco per smartphone e tablet più scaricata al mondo (oltre tre miliardi di volte, dall'uscita), il film animato, senza grossi sobbalzi in originalità, partendo da immagini geometriche rese tridimensionali, conduce il pubblico infantile in peripezie, corse, quadri come i livelli del gioco, mirabolanti fantasmagorici ipnotizzanti da far girar la testa. I buoni sono buoni e per rimanere tali si devono arrabbiare. I cattivi si fingono buoni ma sono solo degli opportunisti scrocconi. I sentimenti sono pane per i denti di tutti: di chi scrive la sceneggiatura e di chi guarda la messinscena. La trama occhieggia, con citazioni esplicite, a film cult di riferimento classico cinematografico, con le gemelline di Shining in versione porcellino, Grande Aquila come un saggio indiano sfigato nascosto nella caverna platonica, capace solo di ascoltare vecchi successi musicali, strimpellare senza beccare una nota, glorificandosi pisciando dall'alto nel lago della saggezza (composto in prevalenza dalla suddetta pioggia dorata). "Che vita di melma!"; "Controllo delle schiuse" al posto di controllo delle nascite, battute ironiche a doppio senso, "di un uccello carino e coccoloso (come era descritto il pupazzetto blu venuto dallo spazio in Lilo e Stitch) non me ne faccio niente, ci vogliono uccelli arrabbiati (traduzione fedele dall'inglese angry birds)!". I bimbi ridono molto emozionandosi e identificandosi; gli adulti che hanno giocato alla app godranno nel ritrovare riferimenti, luoghi, immagini; gli altri, amanti dei film di animazione, si divertiranno ma senza aggiungere molto al repertorio solito delle avventure animate, ben lungi dalla tradizionale tecnica fotogramma disegnato dopo fotogramma disegnato, occultato ormai da decenni dalla tecnica digitale computerizzata. (Articolo scritto col prezioso aiuto di mio figlio Flaviano)

(Angry birds); Regia: Clay Kaytis, Fergal Reilly; sceneggiatura: Jon vitti, Mikael Hed; montaggio: Kent Beyda; musica: Heitor Pereira; interpreti: Marcello Macchia, Alessandro Cattelan, Francesco Pannofino, Chiara Francini;produzione: Rovio Mobile, Sony Pictures Animation; distribuzione: Warner Bros.; origine: Usa, Finlandia, 2016; durata: 97'



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