Nel 1939, quasi un secolo prima che Cynthia Erivo e Ariana Grande portassero Wicked sul grande schermo, Il Mago di Oz affollava le sale cinematografiche. Il cult diretto da Victor Fleming, vincitore di due Premi Oscar, racconta la magica avventura di Dorothy (Judy Garland). La dolce fanciulla del Kansas, in seguito ad un terribile uragano, si ritrova catapultata con il suo cagnolino Totò in un mondo fantastico, popolato da incredibili creature.
Il Mago di Oz fu un film rivoluzionario per l'epoca. Negli Anni Trenta il cinema non conosceva la vastità di effetti speciali di cui gode oggi e la produzione, spesso azzardando, si mise alla prova con tecniche tanto all'avanguardia quanto pericolose. È il caso di Margaret Hamilton, che interpretava la perfida Strega dell'Ovest.
John Fricke, autore di The Wizard of Oz, The Official 50th Anniversary Pictorial History e The Wizard of Oz, An Illustrated Companion to the Timeless Movie Classic ha svelato (via People) che, durante le riprese di una scena con Judy Garland, Hamilton è rimasta vittima di un brutto incidente. Quando la Strega, sulla strada di mattoni gialli, scompare in una nuvola di fumo rosso e fuoco, Hamilton ricevette l'ordine di salire su una piattaforma, che l'avrebbe fatta scendere mentre il fumo ne avrebbe nascosto l'uscita.
Una volta che Hamilton fosse arrivata completamente sotto al set, la troupe avrebbe fatto partire il fuoco attraverso le prese d'aria nel pavimento. "L'hanno provato e riprovato tutto una mattina e l'hanno capito al primo ciak" afferma Fricke. Peccato che, al momento di girare la scena, i tecnici liberarono il fuoco prima che la discesa di Hamilton fosse completa.
Le sue spalle e la sua testa e la paglia della scopa e il cappello che indossava erano ancora in superficie. La paglia della scopa ha preso fuoco.
La troupe è prontamente accorda per aiutare l'attrice a scendere dalla piattaforma "ma non abbastanza in fretta". La paglia, purtroppo, si trovava accanto al viso di Hamilton e alla sua mano destra. Così Margaret ha riportato ustioni di secondo grado sul viso e di terzo grado sulla mano. A peggiorare la situazione, il trucco verde che l'attrice aveva su mani e volto, che conteneva rame ed era, dunque potenzialmente tossico.
Presero l'alcool denaturato e le pulirono la faccia e la mano. L'ho sentita raccontare questa storia molte volte. Disse: 'Non dimenticherò mai, finché sarò viva, quel dolore di loro che strofinavano l'alcool su quelle due ustioni'.
Dopo sei settimane, l'attrice è eroicamente tornata sul set per terminare le riprese.
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Un aneddoto analogo, ma con un funale meno lieto, riguarda Buddy Ebsen, in origine scritturato per il ruolo dello Spaventapasseri. Fino a che l'attore Ray Bolger non a il rurrivò a gamba tesa reclamando il ruolo per sé. Kiki Ebsen, figlia di Buddy, dopo la scomparsa del padre, trovò tra i suoi cimeli alcuni ricordi dal set de Il Mago di Oz e scoprì che triste esperienza aveva vissuto il genitore. Leggendo le sue lettere, apprese il suo grande entusiasmo per il contratto con la MGM e, soprattutto, per aver ottenuto la parte dello Spaventapasseri.
Tuttavia, a causa di Bolger, gli fu invece assegnato il ruolo dell'Uomo di Latta. Un cambio di programma che lo ha quasi ucciso. Il costume era fatto di metallo, gli faceva male e limitava i suoi movimenti. Per questo, infine, fu rifatto da zero con il cartone. Ma a rovinare tutto fu il trucco, fatto di polvere di alluminio.
"Gli coprirono il viso con un trucco da clown bianco - ha spiegato Kiki Ebsen a Fox News - E gli spolverarono il viso e le mani con polvere di alluminio… vera polvere di alluminio. Era nell'aria. E poiché le luci erano calde, il trucco si scioglieva più volte al giorno. Quindi gli riapplicarono la polvere di alluminio. E la inalò nel tempo. Ricopriva l'interno dei suoi polmoni come vernice. Non riusciva a far arrivare ossigeno al sangue, ma non sapeva che stava succedendo".
Leggi anche Il sogno di Drew Barrymore? Realizzare il sequel de Il Mago di Oz: "Ci provo da 28 anni"Dopo 10 giorni di riprese, l'attore si è svegliò nel cuore della notte con gravi difficoltà respiratorie. Rimase per due settimane in ospedale, con una bombola di ossigeno. Impiegò sei settimane per ristabilirsi completamente. La produzione de Il Mago di Oz non aspettò che stesse meglio, ma lo sostituì con Jack Haley. Per Buddy, fu il colpo di grazia. La rivalsa arrivò molti anni più tardi, nel 1962, quando fu scelto per il ruolo di Jed Clampett nella sitcom The Beverly Hillbillies, che andò in onda fino al 1971.
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