Se Spider-Man No Way Home ha raggiunto e superato il traguardo del miliardo e mezzo di dollari incassati nel mondo, è anche grazie alla partecipazione di Andrew Garfield e Tobey Maguire. Ormai è inutile insistere con gli avvisi di spoiler, non solo perché è passato già quasi un mese dall'uscita del film, ma anche perché questo è stato un caso particolare: non c'era solo il timore di spoiler, c'era anche un gioco non dichiarato sottotraccia. In particolare, la cosa si è rivelata stressante per Andrew Garfield, fresco di Golden Globe per tick, tick... Boom! su Netlix: nel corso dei mesi gli è stato chiesto più volte se comparisse in No Way Home. Lui negava, pochi ci credevano.
Andrew Garfield: "Mentire su No Way Home è stato stranamente divertente"
Andrew Garfield come "secondo Spider-Man" arriva in Spider-Man No Way Home a dar man forte a Tom Holland, in compagnia dello "Spider-Man n.1" Tobey Maguire. La loro presenza era così preziosa per i fan, che spoilerarla anzitempo sarebbe stato un errore imperdonabile. Allo stesso tempo tuttavia in troppi avevano mangiato la foglia, considerando la presenza nel film dei passati villain della saga, come l'Octopus di Alfred Molina, il Goblin di Willem Dafoe e l'Electro di Jamie Foxx. Era davvero una questione bianca/nera? I fan non volevano sapere nulla o volevano giocare per poi esplodere in sala, com'è accaduto? Chiacchierando con The Wrap, Andrew Garfield propende per quest'ultima ipotesi.
È stato stressante, dico sul serio. Stressante ma anche stranamente divertente. Come un enorme gioco di società con i giornalisti e la gente che tiravano a indovinare, uno spasso. Ci sono stati momenti in cui mi dicevo: "Dio, odio dire bugie!" Non mi piace, non sono bravo, ma continuavo a vederlo come un gioco. Ho continuato a vedermi puramente come fan nel personaggio, cosa poi facile. [...]
Mi sono messo in quei panni: cosa vorrei sapere? In che modo vorrei che giocassero con me? Vorrei che mi mentissero? Vorrei che mi tenessero sulle spine? Vorrei scoprirlo al cinema? Vorrei continuare a domandarmelo? Ecco, io vorrei che l'attore fosse stato incredibilmente bravo a convincermi che non c'era. Per poi dare di matto al cinema, capendo che ci avevo visto giusto. Ecco cosa vorrei.
Insomma, il gioco di uno pseudo-spoiler che si manteneva su un equilibrio esilissimo ma irresistibile, tanto da portare i fan a registrare con gli smartphone in sala le "reaction" loro e del pubblico, come accade nei video di YouTube. La chiave di una fruizione cinematografica alternativa e "allargata", che però in questo frangente storico si è rivelata una benedizione per il boxoffice. Qui in basso vi riproponiamo uno dei più disperati di Garfield di menare il can per l'aia, giusto per ricordarvi cosa gli è toccato fare... Leggi anche Andrew Garfield in Spider-Man No Way Home: l'attore ci scherza ancora...
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