Leonardo DiCaprio è una delle star dell'apprezzato Don't Look Up, uno dei film originali Netflix più visti nella storia della piattaforma: nel 2022 lo vedremo nel giallo storico Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, una produzione per Apple TV+. Anche se Leo, in un'intervista rilasciata a Deadline, conferma di sperare in una disponibilità anche in sala del suo prossimo lavoro (peraltro nel nostro listino 01), così come Don't Look Up ha fatto almeno capolino in sala per poco, cerca di mantenere uno sguardo oggettivo sul rapporto tra cinema e streaming che si è venuto a creare.
Leonardo DiCaprio: "Lo streaming al posto del cinema? Pro e contro"
Dopo Don't Look Up di Adam McKay su Netflix e Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese su Apple TV+, Leonardo DiCaprio non può esimersi dal rispondere alla domanda di Deadline sullo stato dell'industria cinematografica. L'esperienza in sala soffre, il futuro è lo streaming? Non è così semplice, come spiega Leo.
Senza prendere posizioni inamovibili su questa storia, entrambi hanno ovviamente pro e contro. La cosa buona [dello streaming] è che mi sembra che un sacco di idee interessanti per documentari, miniserie e opere indipendenti stiano ottenendo finanziamenti. Il risvolto negativo è: quante persone stanno andando al cinema per vedere film che non siano blockbuster? Questo mette in discussione il futuro e io sono un enorme sostenitore di quella fruizione comune. Stiamo parlando di una forma d'arte: recarsi fisicamente lì, ricevere quell'energia, sentirti in una sala buia, mentre hai un'esperienza del tutto unica, concentrandoti su una storia per due ore e più... è insostituibile. [...]
Ho sentimenti contrastanti, ma sembra chiaramente che la direzione sia quella dei soli grandi film delle major in grado di reggere in sala, col risvolto positivo di vedere [in streaming] molte più cose interessanti che ricevono finanziamenti che dieci o quindici anni fa non avrebbero ottenuto. [...] Per quanto è nelle mie possibilità, voglio fare film che io e gli altri possano andare a vedere al cinema. Cerco ancora quell'aspetto, quando posso. Con alcuni film in questo momento è molto più difficile.
Le parole di Leonardo DiCaprio riecheggiano quelle recenti di Ben Affleck e George Clooney. Per quanto riguarda Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese è l'adattamento del libro inchiesta "Gli assassini della terra rossa" di David Grann: quando negli anni Venti aumentano gli omicidi ai danni dei membri della Nazione Osage, una comunità di nativi americani, l'FBI decide di intervenire e capire cosa stia succedendo. Il libro, nonostante sia un saggio, ha un ritmo da thriller che ha affascinato Scorsese, autore di quella che si promette come una sofisticata ricostruzione d'epoca, dal budget di 200 milioni di dollari. Leggi anche Ben Affleck sul flop di The Last Duel: "C'è un cambiamento in atto" L'amarezza di George Clooney: "Ormai le sale non vogliono più i miei film"
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