lunedì 15 febbraio 2021

Thelma: la spiegazione del misterioso film norvegese

È al contempo affascinante e inquietante il film Thelma, uscito nelle sale italiane nell'estate del 2018. Di produzione norvegese, con finanziamenti anche francesi, danesi e svedesi, il film è diretto da Joachim Trier che nel 2015 aveva diretto Segreti di famiglia con Jesse Eisenberg, Gabrile Byrne e Isabelle Huppert.

Thelma, interpretata da Eili Harboe, è una timida ragazza di provincia cresciuta insieme a due genitori molto religiosi. Arrivata a Oslo per frequentare l'università, conosce Anja una ragazza che con sua stessa sorpresa la attrae molto. Presto l'amicizia tra le due ragazze si trasforma in un sentimento più profondo, ma è proprio quando le emozioni si inoltrano in territori sconosciuti, Thelma scopre di avere dei poteri enormi e incontrollabili, legati a un terribile segreto del suo passato.

Thelma: la spiegazione del finale del film [spoiler]

Le prossime righe, come suggerisce il titolo dell'articolo, sono dedicate alla comprensione della storia di Thelma, quindi è importante che chi non abbia visto il film e non desideri sapere come finisce, non continui a leggere per non incappare in spoiler.

La trama di Thelma è concepita per far entrare gli spettatori lentamente nella vita della protagonista ed è raccontata unicamente dal suo punto di vista. Insieme a Thelma, vediamo la socialità della vita degli studenti universitari che sottolinea un primo drastico cambiamento rispetto alla casa isolata e in provincia dove è cresciuta la ragazza. Lo spaesamento è normale ed è di quelli forti, considerato che Thelma scopre di avere una forte attrazione per una ragazza di nome Anja. Le sue emozioni sono nuove, si sente strana, ha delle crisi che sembrano suggerire l'epilessia.

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Grazie ad alcuni flashback arriviamo a capire insieme a lei che è dotata del potere incontrollabile di far scomparire le persone che, a livello inconscio, non desidera avere accanto. Quando vediamo che da bambina nel sonno ha "teletrasportato" il suo fratellino neonato dalla vasca da bagno al lago ghiacciato lasciando intrappolato sotto la superficie, la nostra memoria ci riporta alle primissime scene del film. Comprendiamo a questo punto perché il padre le abbia puntato il fucile alla testa quando era ancora piccola, senza premere il grilletto.

Thelma traccia la storia del passato clinico della sua famiglia e scopre che la nonna non è morta, nonostante le avessero detto il contrario, e che vive in un costante stato di sedazione in una casa di riposo. Rientrata a casa dai genitori, sconvolta per aver fatto svanire nel nulla la sua amica Anja, Thelma percepisce la paura della madre e del padre insieme a un celato disprezzo per questa sua sorta di possessione demoniaca. E qui comprendiamo anche quella che probabilmente è stata l'origine di una reazione fortemente religiosa della sua famiglia, per contrastare una presunta "entità" dentro la loro figlia.

Quale sia effettivamente la natura dei poteri di Thelma, questo il film non lo spiega. Ci lascia intendere però che quei poteri siano molto più ampi di quello che vediamo. Non solo per la capacità di dare fuoco a suo padre, come se fosse cosparso di fosforo bianco che brucia a contatto con l'ossigeno, o per guarire sua madre dalla paralisi alle gambe (che si è procurata con un tentato suicidio? Così sembra suggerire quella scena in cui la vediamo salire sulla balaustra di un ponte sopra un fiume. Stando a quanto suggerisce il film, quando il padre le spiega quello che la sua mente può fare, è probabilme che Thelma abbia condizionato fin dall'inizio la mente di Anja (che sarebbe in realtà eterosessuale) semplicemente perché a livello inconscio lei la desiderava sessualmente.

Il film si conclude con una scena in cui Thelma, tornata a Olso alla cittadina universitaria, si immagina che Anja arrivi a darle un bacio sul collo. Cosa che poi effettivamente accade. Il finale ci lascia con alcune domande. Sono così estesi i poteri di Thelma da far tornare una persona (da dove?) a giorni di distanza dalla sparizione? Oppure la patologia che viene diagnosticata alla ragazza, le convulsioni psicogene non epilettiche, sono scatenate da problemi psicologici che le fanno credere di vivere una realtà tutta sua? E dunque nulla è realmente accaduto se non nella sua fantasia? Questo è il finale aperto di Thelma.



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