Affiorato nel novembre del 2018, messo in vendita al Marché di Cannes a giugno 2020, The Amusement Park, il film perduto del compianto George A. Romero, creatore dei Morti viventi cinematografici, ha finalmente trovato chi lo distribuirà negli States: l'AMC Networks coprirà i mercati di Nord America, Inghilterra, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda, e negli USA in particolare sarà la piattaforma di streaming votata all'horror, Shudder, a rendere disponibile il lungometraggio del 1973, nella sua versione restaurata in 4K. La Yellow Veil Pictures, detentrice dei diritti di questa nuova edizione (anzi, di quest'uscita, visto che il film all'epoca rimase inedito!), è ancora in cerca di compratori per il resto del mondo: qui in Europa possiamo sperare nella Midnight Factory / Koch Media? Leggi anche The Amusement Park è il film mai visto di George A. Romero
The Amusement Park, di cosa parla il film perduto di George A. Romero
The Amusement Park di George A. Romero fu completato nel 1973, lo stesso anno di La città verrà distrutta all'alba, ma non vide mai la luce. Romero lo realizzò su commissione di una chiesa luterana che, pur dandogli carta bianca, gli chiese un finale positivo: al suo rifiuto, il film di una cinquantina di minuti venne buttato via. È una premessa curiosa per un lavoro di un grande regista horror, ma almeno in teoria The Amusement Park non lo sarebbe: è infatti la storia di un settantenne (Lincoln Maazel), che vive una giornata da incubo in un parco divertimenti, umiliato e derubato. Chi ha avuto sinora la fortuna di vedere The Amusement Park lo considera un horror a tutti gli effetti, un disturbante lascito di un genio della settima arte, il cui lavoro è tuttora alla base di fenomeni di costume come The Walking Dead.
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