All'uscita nelle sale di Red Sparrow nel marzo 2018, molti siti di informazione avevano focalizzato l'attenzione sulle scene di nudo di Jennifer Lawrence. L'attrice aveva dichiarato di aver scelto di farle senza timore, perché era circondata da grandi professionisti che l'hanno aiutata e protetta, a cominciare dal regista Francis Lawrence (con cui non ha legami di parentela). Inoltra, a proposito delle foto senza veli che un hacker nel 2014 era riuscito a sottrarre dal suo smartphone e a diffondere sul web, la Lawrence aveva detto che "l'insicurezza e la paura di essere giudicata sulla mia nudità, su quello che ho passato, dovrebbe forse dettare le decisioni che prenderò per il resto della mia vita? Red Sparrow mi ha aiutato a cambiare mentalità e ho capito quanto questo fosse importante a lavoro finito. Ma per questo film ho anche sfidato me stessa in modi che non avevo mai fatto prima, come recitare con l'accento straniero e impegnarmi nella danza. È stato come fare un'esperienza del tutto nuova".
Red Sparrow: la trama del film con Jennifer Lawrence
Jennifer Lawrence interpreta una prima ballerina russa di nome Dominika Egorova che, in seguito a un incidente sul palcoscenico, è costretta a cambiare vita per mantere la madre malata. Grazie allo zio Vanya, che ha il volto di Matthias Schoenaerts, entra nella famigerata scuola Sparrow specializzata nel formare spie con una psicologia seduttiva e manipolatoria che possano essere assassini all'occorrenza. E, naturalmente, che siano devote alla madre Russia. Il suo primo incarico è quello di entrare in confidenza con l'agente della CIA Nate Nash, interpretato da Joel Edgerton, per scoprire chi sia la talpa nei servi segreti russi che gli passa informazioni sensibili.
Red Sparrow: la spiegazione del finale del thriller
Il personaggio di Dominika è freddo e lascia trapelare molto poco delle proprie emozioni, eccetto l'amore che ha per la madre e la protezione nei suoi confronti che la spinge a condurre una vita estremamente pericolosa. Fin da subito ci risulta evidente che lo zio Vanya la voglia usare per i propri scopi, ritenendola perfetta per il programma di formazione di nuovi agenti segreti. Ciò che Dominika affronta, dall'umiliazione ai ricatti, dalle torture psicologiche a quelle fisiche, lei non lo dimentica e per questo ritiene responsabile in primis proprio quello zio che se veramente le avesse voluto bene, non l'avrebbe mai trascinata in quella vita da cui non si può tornare indietro.
La base della filosofia di molti personaggi è "il destino non esiste, tutto ciò che ci accade è frutto delle nostre scelte". Dominika fa tesoro di questo "insegnamento" e lo mette in pratica poco per volta generando prove per incastrare lo zio, se qualcosa dovesse andare storto per lei e di conseguenza per sua madre. La storia di Red Sparrow procede a zig-zag e ci tiene in bilico riguardo alle vere intenzioni di Dominika. Contrariamente a quanto farebbe una spia nel crearsi una o più identità e coperture, la ragazza interpretata da Jennifer Lawrence gioca a carte scoperte con tutti, dicendo quasi sempre la verità, ma rimanendo sfuggente sulla questione principale: da quale parte sta? Con i russi o con gli americani?
Spingendo al limite la sua strategia, costringe inconsapevolmente la talpa a uscire allo scoperto con lei. Il personaggio di Jeremy Irons, il Generale Korchnoi, invia il "macellaio" Matorin in un momento cruciale a casa dell'agente Nash quando anche Dominika è presente. Korchnoi, che è il vero informatore degli americani, sa che così facendo può far uscire allo scoperto Dominika che sarà costretta a schierarsi con Nash o con Matorin. Quando il Generale comprende le vere intenzioni della ragazza, le si rivela in quanto talpa dell'intelligence russa, e le suggerisce di denunciarlo perché la sua posizione è ormai compromessa e, così facendo, lei guadagnerà la fiducia dell'organizzazione e potrà sostituirlo come informatore segreto.
Dominika però, proprio come le diceva lo zio, è sempre stata un passo avanti a tutti. Lei incastra il suo parente spacciandolo come spia grazie alle prove che ha generato contro di lui (il bicchiere dove ha bevuto Nash trovato a casa sua, il conto bancario a Vienna aperto a suo nome). Gli americani stessi rimangono sbalorditi quando durante lo scambio vedono un'altra persona al posto del generale Korchnoi, ma reggono il gioco. Dominika guadagna così la fiducia dei capi dei servizi segreti, si libera di quell'ignobile zio, guadagna la possibilità di continuare a mentenere e proteggere la madre e mantiene una relazione a distanza con l'agente Nash e la CIA stessa.
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