Prodotto in Germania per la TV tedesca, per una messa in onda in due parti o come un film unico di tre ore, Ottilie Von Faber-Castell - Una donna coraggiosa racconta la storia di una donna su cui pesa il destino dell'azienda di famiglia, che diventerà il famoso colosso Faber-Castell, produttore a livello internazionale di penne e matite. Il film segue le vicende della baronessa Ottilie von Faber, detta Tilly, fin da giovanissima, una ragazza costretta a farsi valere professionalmente in un ambiente aristocratico esclusivamente maschile.
Ottilie von Faber-Castell - Una donna coraggiosa: la trama del film
Nelle sue tre ore di durata, Ottilie Von Faber-Castell - Una donna coraggiosa ripercorre la storia di Ottilie, interpretata da Kristin Suckow, come donna lavoratrice, moglie e madre che affronta le difficoltà nella gestione di tutti questi ruoli allo stesso tempo, in un'epoca non certo favorevole alle donne in posizioni professionali di rilievo. Il racconto si sofferma sui primi passi in azienda, sul rapporto con la severa e inflessibile nonna, e sul rapporto con i due uomini che si sono contesi l'amore per lei, quando non la sua posizione sociale. Ottilie, infatti, è dilaniata dalle scelte che non sono soltanto dell'uomo da sposare o dei doveri familiari, ma anche del rispetto verso se stessa nella ricerca della sua personale felicità.
Ottilie von Faber-Castell: la vera storia dell'erede dell'azienda di matite
Quando il padre Wilhelm Freiherr von Faber muore per infarto a 42 anni nel 1893, lascia la famiglia senza eredi maschi in grado di prendere in mano le redini della società. La figlia eredita la vasta tenuta appartenente alla fondazione di famiglia, ma è soltanto qualche tempo dopo, nel 1896 quando muore il nonno Lothar, che entra in azienda a 19 anni. Secondo le disposizioni lasciate nel testamento da Lothar von Faber alla moglie, la guida dell'azienda deve essere lasciata nelle mani di dipendenti fidati. Nel frattempo Ottilie sposa nel 1898 il Conte Alexander zu Castell-Rüdenhausen e diventa la Contessa Ottilie von Faber-Castell.
La nonna paterna, Ottilia senior, è felice per aver trovato nel Conte Alexander un uomo che si prenda carico delle responsabilità e gli affida l'incarico di dirigere azienda come socio nel 1900. Quando la nonna muore nel 1903, Ottilie eredita l’azienda diventandone unica proprietaria, con il marito sempre nel ruolo di amministratore delegato. Sotto la guida del conte Alexander, l'azienda torna a prosperare e raggiunse grandi successi.
La coppia ha tre figlie femmine, Elisabeth, Mariella e Irmgarde e un figlio maschio di nome Roland, ma la famiglia vive anche il dramma della perdita del piccolo Wolfang, morto a pochi mesi dalla nascita. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale determina un allontanamento tra i due coniugi. Il Conte, infatti, deve trasferirsi in Belgio. Ottilie così si avvicina sempre di più al Barone Philipp von Brand zu Neidstein, di cui si innamora profondamente. Il nuovo amore la porta a iniziare la sua lotta per essere felice. Dopo un po’ di tribolazioni, il Conte le concede il divorzio consentendole di sposare il Barone Philipp nel 1918. Ottilie lascia il castello di famiglia e l'azienda al Conte Alexander, mantenendo una rendita vitalizia annuale e passando la sua quota della fondazione di famiglia al figlio Roland. Ottilie si trasferisce così nel castello del Barone a Neidstein, vicino Norimberga. Roland von Faber-Castell è stato l'ultimo proprietario unico dell'azienda fino alla sua morte, avvenuta nel 1978.
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