Uscito in sala nel 2013, Effetti collaterali è uno dei film diretti dal prolifico regista Steven Soderbergh. Si tratta di un thriller psicologico che racconta la storia di Emily Taylor che accoglie il marito Martin all'uscita dal carcere dopo aver scontato una condanna di quattro anni per frode finanziaria. Il suo rientro a casa segna inaspettatamente anche l’inizio di una pesante depressione per lei. Un fallito tentativo di suicidio di Emily mette tutti in allarme. La donna viene ricoverata in ospedale e affidata alle cure dello psichiatra Jonathan Banks. Dopo un confronto con la dottoressa Victoria Siebert, la quale aveva avuto la donna come paziente in passato, il medico si convince a prescrivere a Emily un nuovo farmaco da poco immesso nel mercato. La medicina sembra migliorare la sua condizione clinica, sebbene inizi a soffrire di frequenti episodi di sonnambulismo come effetto collaterale. In uno di questi episodi, la situazione precipita.
Effetti collaterali è interpretato da Jude Law, Rooney Mara, Catherine Zeta-Jones e Channing Tatum.
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Effetti collaterali: la spiegazione del film con gli eventi narrati in ordine cronologico
Quando compare la parola "spiegazione" nel titolo di un articolo, non c'è bisogno di ricordarvi che è meglio continuare a leggere soltanto dopo aver visto il film, giusto? Giusto. Per comprendere al meglio il finale del thriller psicologico Effetti collaterali, proviamo dunque a ricostruire l'intera sequenza degli eventi come se fossero narrati in ordine cronologico.
Emily e Martin sono una coppia felice e, soprattutto, facoltosa. Lui opera nel settore finanziario e il suo futuro sarebbe radioso, se fosse interrotto dagli agenti dell'FBI che lo arrestano con l'accusa di Insider Trading, un atto illegale di speculazione perché operato con informazioni non pubbliche su corporation quotate in borsa. Quando Martin va in prigione, Emily crolla emotivamente. È arrabbiata, ritiene responsabile Martin di aver fatto svanire la vita che sognava. In depressione, si fa curare dalla dottoressa Victoria Siebert con la quale entra in confidenza perché anche lei è sola, lasciata dal marito per una donna più giovane. Entrambe sono attratte l'una dall'altra, ma è la mente di Emily che inizia a formulare un piano per riprendersi la vita agiata che vuole. Mentre Emily insegna le basi su derivati e transazioni finanziarie a Victoria, quest'ultima spiega a Emily come fingere una profonda crisi depressiva. Nel frattempo, Emily continua a far visita a Martin in prigione dicendogli che lo aspetterà fino alla fine dei quattro anni di condanna.
Martin esce di prigione e torna a casa, con tutte le migliori intenzioni di rientrare nel giro professionale e riprendersi la vita di prima. Nel frattempo, Emily ha già iniziato a manifestare pubblicamente alcune sue difficoltà, in particolare ai colleghi di lavoro. Per dare inizio alla messinscena, simula una tendenza suicida schiantandosi con l'auto contro il muro del garage e facendo in modo di essere notata da un custode. Poco dopo all'ospedale, lo psichiatra di turno che la visita si chiama Jonathan Banks il quale si mostra compentente e comprensivo, e prende in cura la donna nel suo studio privato. Emily intanto prosegue le sue manifestazioni depressive in pubblico mostrando un forte crollo emotivo anche alle persone intorno a Martin, come accade durante un party su un'imbarcazione. E ancora, più avanti nella storia, insisterà sulla tendenza suicida in metropolinana, anche qui facendo in modo di essere notata da un poliziotto.
Jonathan contatta Victoria, in quanto precedente psichiatra di Emily, e le chiede un consiglio professionale. Victoria gli suggerisce di provare un nuovo farmaco di nome Ablixa che è lanciato sul mercato con una pubblicità massiccia. Jonathan non è convinto. Successivamente vediamo il dottore insieme a sua moglie in un luogo pubblico, quando appare Emily visibilmente scossa che chiede di poter avere cinque minuti per parlare. I due si spostano in un locale in cui Emily parla delle medicine che non funzionano e di una sua collega di nome Julia (poi scoperta essere una persona inventata) che ne sta prendendo una nuova, che forse potrebbe provare anche lei. Dalla scena seguente con Emily in farmacia, intuiamo che Jonathan abbia dunque acconsentito a prescriverle l'Ablixa. Ma mentre erano sul divano del locale, Emily ha astutamente tirato fuori una busta di un negozio di abbigliamento intimo sapendo che a un tavolo accanto la sua complice Victoria era pronta a scattare delle fotografie di loro due che sarebbero servite più avanti.
A questo punto Emily si comporta come se il farmaco Ablixa stesse facendo effetto (farmaco che non assume realmente). Recita come se stesso meglio e intanto mette in scena il sonnambulismo come effetto collaterale, preparando ad esempio la colazione nel mezzo della notte. Martin preoccupato vede Jonathan e gli racconta l'episodio, ma Emily insiste nel proseguire la cura con Ablixa. Finché nel nuovo episodio di finto sonnambulismo, lei accoltella lui come ha ben premeditato di fare. Si mette a letto per lasciare le giuste tracce sul pavimento e poi prepara il panico da recitare nella telefonata al pronto intervento.
Durante il processo, Jonathan convince la giuria che Emily è innocente e ha ucciso il marito inconsapevolmente in preda agli effetti collaterali del farmaco. La donna non è ritenuta colpevole di omicidio, ma viene inviata in un ospedale psichiatrico fino a un recupero mentale completo che sarà Johnathan a dover riconoscere. La vita professionale dello psichiatra però è in caduta libera. Una sua paziente ha ucciso il marito a causa di un farmaco da lui prescritto e l'etichetta di medico negligente gli si appicca addosso, tanto da essere scaricato dai soci di lavoro. Intanto Victoria ha fatto i giusti investimenti in azioni sulle case farmaceutiche concorrenti di quella che produce Ablixa, che ha visto cadere in picchiata le proprie quotazioni.
Nonostante anche la sua vita privata con moglie e figlio stia crollando, Jonathan non pensa di aver sbagliato e inizia a credere che qualcosa non quadri. Ci sono due elementi che gli alimentano i sospetti: il fatto che la collega di nome Julia non esista e che ci sia un video in loop al lavoro di Emily che mostra il funzionamento di airbag e cinture in caso di incidente automobilistico. Jonathan ottiene la prova delle menzogne di Emily con astuzia. Le dice di iniettarle il Pentothal per farle poi alcune domande, quando in realtà è soltanto soluzione salina il liquido che le entra in vena, ma Emily si comporta come se fosse stordita. Scoprendo inoltre che Victoria era a conoscenza degli effetti collaterali del farmaco, capisce le due donne possano essere d'accordo e che di mezzo ci siano delle speculazioni in borsa sul valore delle case farmaceutiche.
Jonathan inizia un bluff con entrambe per capire cosa abbiano organizzato e le manipola facendo credere di essere a conoscenza del loro piano, quando sono loro stesse a svelarglielo poco per volta, nonostante l'ultimo tentativo di Victoria di rendere ancor più miserabile la vita del dottore con l'invio delle foto alla moglie. Credendo che Victoria le abbia ormai voltato le spalle, Emily la incastra facendole vuotare il sacco sulla frode finanziaria mentre indossa un microfono nascosto. Per quanto riguarda Emily, non può andare sotto processo una seconda volta per un delitto per cui è già stata assolta, ma è sempre sotto le cure psichiatriche di Jonathan, il quale ha l'ultima parola sul congedo dall'ospedale e su un eventuale rientro. A questo punto, tutta la messinscena di Emily si ritorce contro di lei. Jonathan la tratta da persona malata, prescrivendole nuovi farmaci incluso l'esame delle urine per verificare che li assuma, e lei gli si rivolta contro come il dottore aveva previsto. Dunque non è pronta per essere dimessa dalla clinica psichiatrica, da dove probabilmente non uscirà più.
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