Prodotto dal network televisivo britannico Channel 5, Agatha e la verità sull'omicidio del treno è un giallo del 2018 che mescola elementi di fiction a fatti realmente accaduti. È il primo di tre film in cui il personaggio protagonista della storia è Agatha Christie alla quale viene chiesto di svolgere delle indagini per risolvere un crimine. La celebre scrittrice di romanzi gialli è incarnata sullo schermo ogni volta da un'attrice diversa. In questo caso dell'omicidio del treno è Ruth Bradley a interpretarla.
Agatha e la verità sull'omicidio del treno: la storia vera e la finzione
Diretta da Terry Loane, la storia di Agatha e la verità sull'omicidio del treno si ambienta nel 1926 quando la scrittrice Christie ha 36 anni e si sta facendo conoscere con i suoi sei romanzi pubblicati fino a quel momento, tra cui L'uomo vestito di marrone che è omaggiato nel film. Come effettivamente stava accandendo nella realtà, nel film vediamo Agatha alle prese con uno dei momenti più difficili della sua vita. Il matrimonio con il marito Archibald Christie sta collassando, lui vuole divorziare per andare a vivere con la sua amante Nancy Neele (dopo il divorzio Agatha, nata Miller, decise comunque di tenere il cognome dell'ex marito). E anche sul fronte professionale le cose non sono semplici, con i lettori non fanno che criticare i suoi libri perché ritenuti troppo scontati.
La crisi privata e professionale spinge la brillante scrittrice in un profondo stato di disperazione, ma qualcosa di inaspettato arriva a donarle nuovi stimoli. Mentre si trova nel bel mezzo di una conversazione con suo marito, una donna di nome Mabel Rogers irrompe nell'ufficio per chiedere il suo aiuto con un caso di omicidio. La sua amica Florence Nightingale Shore è stata aggredita e uccisa su un treno, ma le autorità non sono riuscite a individuare il colpevole.
Non ci sono prove documentate che la scrittrice abbia effettivamente indagato su questo caso. Si tratta dunque di una realtà alternativa quella raccontata dal film, che usa peraltro la parentesi della vera scomparsa di Agatha Christie. La donna nel 1926 sparì nel nulla. Oltre 1000 agenti di polizia furono impiegati per trovarla. Fu data per morta fino a quando venne ritrovata undici giorni più tardi in un ospedale psichiatrico dove si era registrata con il nome di Tressa Neele (stesso cognome dell'amante del marito). Si parlò di amnesia temporanea, ma l'opinione pubblica si convinse che la scrittrice avesse tentato di mettere in imbarazzo il marito infedele, magari facendo in modo che fosse accusato del suo omicidio, o che si trattasse di una trovata pubblicitaria di cui non Agatha non aveva previsto l'escalation melodrammatica della stampa.
In Agatha e la verità sull'omicidio del treno quella scomparsa è giustificata per le indagini che la scrittrice accetta di compiere sotto copertura, con il nome di Mary Westmacott (il reale pseudonimo con cui ha scritto sei romanzi rosa senza essere scoperta per un arco di quindici anni). Nella storia, la neo-detective è disposta a tutto pur di risolvere il caso e consegnare l'assassino alle autorità. Nella realtà l'assassinio di Florence Nightingale Shore (infermiera che ha servito nella Prima Guerra Mondiale per cui fu decorata) avvenuto nel 1920, non fu mai risolto nonostante il coinvolgimento di Scotland Yard.
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