giovedì 23 luglio 2020

Facile preda, il fallito lancio cinematografico di Cindy Crawford: qualche curiosità

Facile preda (1995) è un thriller action che ha un primato: è l'unico film da protagonista per la top model Cindy Crawford, in quel periodo ancora moglie di Richard Gere. A dividere lo schermo con lei William Baldwin e Steven Berkoff nel ruolo del villain. Curiosiamo dietro le quinte di questo exploit...

Facile preda, la trama del film con Cindy Crawford

In Facile preda, Cindy Crawford è l'avvocato Kate McQuean a Miami: gestendo una causa di divorzio, sta per assicurare alla sua cliente il possesso di una nave mercantile che, ahilei, è anche sede di una scheggia impazzita dei servizi segreti russi, dedita al riciclaggio di denaro e comandata dal folle Ilya Pavel Kazak (Berkoff). Già ferita, Kate dovrà essere difesa dal prode detective Max Kirkpatrick (Baldwin), mentre i russi cercano con tutti i loro mezzi di eliminarla...

Facile preda, come nacque il debutto al cinema di Cindy Crawford

Facili ironie a parte, un prodotto di genere come Facile preda non nacque, come si potrebbe pensare, appositamente come lancio cinematografico di Cindy Crawford, all'epoca top model sulla cresta dell'onda. Il film assunse infatti quell'identità in corso d'opera. Facile preda (titolo italiano molto più furbo e allusivo del generico "Fair Game" originale) è un secondo adattamento del romanzo "Bersaglio facile" (1974) di Paula Gosling, peraltro già riscritto da Sylvester Stallone per se stesso nel precedente Cobra. Cosa curiosa, il progetto prese vita proprio come seguito ideale di Cobra, seguito da Stallone stesso, che infatti richiese lo spostamento dell'azione da San Francisco a Miami, poco prima di lasciare il film. Il ruolo di Max, prima di essere assegnato a William Baldwin (reduce dallo Sliver al fianco di Sharon Stone), era stato offerto a Keanu Reeves. La regia alla fine fu affidata allo sceneggiatore televisivo Andrew Sipes, la cui carriera di fatto terminò con questo incarico.

Facile preda, Cindy Crawford e la sua esperienza sul set

Anche la parte della protagonista Kate, prima di arrivare a Cindy Crawford nemmeno trentenne, fu offerta ad altre personalità, di diversa estrazione e impostazione: Julianne Moore, Geena Davis, Brooke Shields e Drew Barrymore. Tutte rifiutarono il progetto, forse ritenendolo derivativo e poco stimolante, eppure proprio per questa ragione potenzialmente abbordabile per una persona alle prime armi. Chi ha buona memoria dovrebbe ricordare che il gossip si scatenò, adducendo i numerosi reshoot che Facile preda subì, dopo le prime fallimentari proiezioni di prova, proprio alla performance goffa e imbarazzante della modella.
Di fatto però i reshoot non furono scopertamente finalizzati alla correzione della sua recitazione: per quel che si sa, la Warner Bros tagliò quattro minuti del montato, sostituendo anche alcune sequenze. Furono create scene per definire meglio la personalità di Kate e il rapporto tra Kate e Max. Una modifica peraltro non ha nulla a che vedere con Cindy: nella prima versione di Facile preda, l'ex di Max era interpretata da Elizabeth Peña, sostituita nei reshoot per ragioni ignote da Salma Hayek, che pretese una riscrittura del personaggio. A testimonianza di un progetto tribolato al di là delle acerbe doti artistiche di Cindy, la produzione rispedì al mittente anche la prima colonna sonora di Michael Kamen, chiedendo a Mark Mancina di comporne un'altra.

Facile preda, l'esito commerciale e le sue conseguenze sulla carriera d'attrice di Cindy Crawford

Costato 50 milioni di dollari, Facile preda riuscì a incassarne a stento una decina in tutto il mondo, rivelandosi un flop di proporzioni ciclopiche, tale da portare Cindy Crawford a lasciarsi alle spalle ogni velleità d'attrice. Esaminando infatti il suo curriculum dopo il 1995, la vediamo comparire solo in video musicali o serie tv, spesso in piccoli ruoli o cammei: forse l'unica relativa eccezione è il nostrano ormonale cinepanettone Body Guards - Guardie del corpo (2000) di Neri Parenti, dove interpreta se stessa e la sua sosia (?!?) ed è comunque messa in ombra dagli strabordanti Boldi, De Sica, Izzo e Salvi. Sempre in ambito italiano, ultimamente Cindy si aggira per Roma in una serie di pubblicità per una nota marca di tè.



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