sabato 30 novembre 2024

Il palmares del Torino Film Festival 2024

La 42esima edizione del Torino Film Festival, la prima con la nuova direzione di Giulio Base, si è conclusa con il palmares completo, che trovate qui sotto.

CONCORSO LUNGOMETRAGGI

La giuria del Concorso Lungometraggi presieduta da Margaret Mazzantini (Italia) e composta da Milcho Manchevski (Macedonia), Anne Parillaud (Francia), Giovanni Spagnoletti (Italia) e Krzysztof Zanussi (Polonia), assegna i premi:

Premio per il miglior film (20.000 euro) a: HOLY ROSITA di Wannes Destoop

Premio speciale della Giuria IWONDERFULL (7.000 euro) a: VENA di Chiara Fleischhacker

Premio per la miglior sceneggiatura a: L'AIGUILLE di Abdelhamid Bouchnack

Premio per la migliore interpretazione 1: Flora Ofelia Hofmann Lindahl, Christine Albeck Børge, Karen-Lise Mynster in MADAME IDA

Premio per la migliore interpretazione 2: River Gallo in PONYBOI

Menzione a DISSIDENT di Stanislav Gurenko e Andrii Al’ferov

CONCORSO DOCUMENTARI

La giuria del Concorso Documentari presieduta da Roberta Torre (Italia) e composta da KD Davison(Stati Uniti) e Federico Gironi (Italia), assegna i premi:

Premio per il miglior film (10.000 euro) a: LE RETOUR DU PROJECTIONNISTE di Orkhan Aghazadeh

Premio speciale della Giuria ex aequo a:

I’M NOT EVERYTHING I WANT TO BE di Klára Tasovská

THE BRINK OF DREAMS di Ayman El Amir, Nada Riyadh

Menzione a HIGHER THAN ACIDIC CLOUDS di Ali Asgari

CONCORSO CORTOMETRAGGI

La giuria del Concorso Cortometraggi presieduta da Michela Cescon (Italia) e composta da Darko Perić(Serbia) e Nicola Nocella (Italia), assegna i premi:

Premio per il miglior film (3.000 euro) a: WALK IN di Haneol Park, per la capacità del racconto in una dimensione inaspettata con uno stile personale, impeccabile e con punte di pura poesia.

Premio speciale della Giuria a: FIRE DRILL di Maximilian Villwock

Menzione a SOMEONE’S TRYING TO GET IN di Colin Nixon

PREMIO FIPRESCI

La giuria composta dai critici cinematografici Marco Lombardi (Italia), Giuseppe Di Salvatore(Svizzera), Massimo Arciresi (Italia) assegna il premio FIPRESCI (Premio della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica) a:

VENA di Chiara Fleischhacker

Con la seguente motivazione: “Per la sua capacità di trasformare la storia intensa di una maternità in un percorso plausibile di salvezza dalle dipendenze grazie a un'interpretazione molto umana, una storia emotivamente forte e un montaggio che scandisce bene i tempi della narrazione, a tratteggiare complessivamente una maturità registica non comune per un'opera prima”.



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I migliori film del 2024 secondo i Cahiers du cinéma

Inizia la stagione delle classifiche di fine anno. Ecco la top 10 dell'anno secondo la storica rivista di critica francese.

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Wicked, ma Dorothy appare nel film?

Una domanda che ha incuriosito il pubblico di Wicked riguarda Dorothy, la protagonista de Il Mago di Oz: appare nel prequel?

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Star Wars, il destino di Obi-Wan e Qui-Gon doveva essere diverso: perché George Lucas ci ha ripensato

I cambiamenti di rotta di George Lucas, le idee mai realizzate e i suggerimenti bocciati rappresentano gran parte degli aneddoti più gustosi legati alla saga di Star Wars. Il colpo di scena emerso di recente riguarda La minaccia fantasma (1999), alias Episodio I, primo capitolo della cosiddetta trilogia prequel. Il papà della galassia lontana lontana aveva scritto un destino completamente diverso per due amatissimi protagonisti del film ed è difficile immaginare dove l'intera saga sarebbe andata a parare, se il regista fosse andato fino in fondo.

I personaggi in questione sono due delle figure più importanti dell'intero franchise: Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) e Qui-Gon Jinn (Liam Neeson). Com'è noto, quest'ultimo è il maestro del primo. C'è stato tuttavia un momento in cui Lucas ha pensato di trasformare Qui-Gon nel Cavaliere Jedi più giovane.

La minaccia fantasma: George Lucas aveva pensato ad un finale diverso

A condividere questa sorprendente rivelazione è stato, circa un mese fa, Iain McCaig, concept e storyboard artist. In occasione del 25° anniversario di La Minaccia Fantasma ha ammesso che George Lucas e il suo team avevano deciso d'introdurre nella storia nuovi eroi e villain già nel 1995. Con l'avanzare della sessione di brainstorming, ecco spuntare l'idea che avrebbe sparigliato le carte: Obi-Wan Kenobi come Jedi più anziano e Qui-Gon Jinn suo allievo.

A seguire, la versione di McCaig.

Era molto toccante che alla fine, quando Obi-Wan muore e Qui-Gon sconfigge Darth Maul e resta con il suo Maestro mentre muore, non solo accetta la missione del suo Maestro, ma assume anche il suo nome. Qui-Gon diventa Obi-Wan.

Non a caso, in Una Nuova Speranza, Alec Guinness, volto di Obi-Wan nella trilogia originale, dice a Luke Skywalker (Mark Hamill): "Obi-Wan Kenobi? Sai, questo è un nome che non sentivo da tanto tempo". McCaig ha spiegato che il personaggio pronuncia quella battuta "perché non è Obi-Wan, è Qui-Gon". Per fortuna, all'ultimo momento, Lucas ha fatto dietrofront.

Leggi anche Star Wars, sul set George Lucas ha 'sgridato' Liam Neeson e Ewan McGregor: "Facevamo casino con le spade laser"

Questo retroscena, sebbene gustoso, avrebbe cambiato radicalmente entrambi i personaggi, apportando chissà quanti stravolgimenti nella trilogia prequel... per non parlare della trilogia sequel. La decisione finale del creatore di Star Wars è senza dubbio più adatta alla narrazione e ha anche evitato di mandare il pubblico in confusione.

Star Wars, il complesso legame tra Obi-Wan Kenobi e Qui-Gon Jinn

Qui-Gon compare solo in Episodio I, ma è diventato uno dei personaggi più amati di Star Wars. La sua influenza su Obi-Wan e Anakin Skywalker (Hayden Christensen) va oltre la sua scomparsa. La morte del suo mentore per mano di Darth Maul (Ray Park) perseguita Obi-Wan per tutta la vita. Kenobi si assume la responsabilità di addestrare Anakin proprio perché questo era l'ultimo desiderio del suo maestro.

Sono numerosi i fan del franchise che non hanno mai smesso di sperare in un ritorno del valoroso e saggio Jedi. Qui-Gon è apparso in un cameo nella serie Obi-Wan Kenobi (2022), per insegnare al suo vecchio Padawan i segreti dell'immortalità. Sfortunatamente, l'ipotesi di un altro comeback è da escludere. A marzo 2024, intervistato da ScreenRant, Liam Neeson ha tagliato corto: "Ho amato davvero lavorare con Ewan e George Lucas per La minaccia fantasma. Lo abbiamo girato 26 anni fa! Se tornerei? Non credo. Sono troppo vecchio. Non vedo una possibilità del genere, non ci riesco proprio".



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Avatar, James Cameron non ha ben digerito il rifiuto di Josh Brolin

Josh Brolin ha rifiutato un ruolo nel franchise di Avatar e James Cameron non avrebbe ben digerito quel suo no. Ancora a distanza di tempo, l’attore in questione ha raccontato qualche dettaglio in più in merito al battibecco con il regista. Non è la prima volta, infatti, che questo piccolo episodio emerge nel corso delle interviste. Ma, ai microfoni di In Depth con Graham Bensinger, Brolin ha tirato ancora una volta in ballo la questione raccontando come in realtà con il tempo abbia imparato a comprendere il punto di vista di James Cameron.

Avatar, Josh Brolin ricorda quando ha rifiutato la proposta di James Cameron: “Era arrabbiato”

Non è chiaro quale ruolo avrebbe interpretato se avesse accettato, né in quale film di Avatar avrebbe fatto la sua comparsa: e probabilmente non lo sapremo mai, perché Josh Brolin non ha voluto accettare la proposta di James Cameron tempo addietro. Intervistato durante In Depth con Graham Bensinger, ha ricordato quel momento catartico:

Ho sentito che era arrabbiato. Lo capisco, perché quando hai qualcosa in mente e hai uno status e un potere... sei abituato al fatto che le persone si sentano davvero grate per il fatto che glielo stai offrendo. Non so se sia questo il suo caso perché non lo conosco abbastanza bene. Ma il mio rifiuto era basato sul [progetto]. Non era basato su di lui.

Già nel corso del 2017, ai microfoni di Esquire, Josh Brolin aveva raccontato di questa parentesi con il regista e del suo rifiuto per Avatar: “James Cameron mi chiama con questo e quell'altro nome. Se venisse James Cameron da me e mi dicesse: ‘Ehi, perché l’hai detto?’ gli risponderei: ‘Perché è successo’". È anche vero che, a distanza di tempo, Brolin è stato poi coinvolto nel franchise di Dune diretto da Denis Villeneuve. Ma, a tale proposito, ha ammesso che si è trattata di una casualità:

Non stavo cercando di ottenere una parte in Dune. Sono andato a proporre un'idea diversa. E poi la produttrice Mary Parent mi ha guardato e mi ha detto: 'Che ne pensi di Dune?’.


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venerdì 29 novembre 2024

Christopher Nolan vorrebbe anche Robert Downey Jr nel suo prossimo film

Christopher Nolan ha già avuto modo di lavorare con Robert Downey Jr sul set di Oppenheimer, la cui performance gli è valsa un Premio Oscar come migliore attore non protagonista. Soddisfatto di quella collaborazione, si vocifera che il regista sia interessato a coinvolgere l’attore anche nel suo prossimo, misterioso film. L’intenzione c’è, ma la fattibilità è tutt’altro paio di maniche, almeno stando a quanto riferito dallo scooper Daniel Richtman.

Christopher Nolan vorrebbe lavorare di nuovo con Robert Downey Jr nel suo prossimo film

Finora il film di Christopher Nolan ha soltanto comunicato chi ci sarà nel cast e l’elenco è particolarmente ricco di stelle hollywoodiane. Pur non avendo condiviso il titolo ufficiale o dettagli consistenti in merito alla trama, Nolan ha già presentato un importante biglietto da visita rivelando chi reciterà nella storia. Ad oggi, sappiamo che il cast include Matt Damon, Anne Hathaway, Zendaya, Tom Holland, Charlize Theron, Robert Pattinson e Lupita Nyong’o. Il progetto avrebbe una sceneggiatura già pronta, realizzata proprio dal pugno di Christopher Nolan, e ha già fissato una data d’uscita per luglio 2026.

Pare che il cast abbia ancora qualche posto disponibile e che il regista desideri portare a bordo anche Robert Downey Jr. Come riporta Daniel Richtman, potrebbe non essere così semplice per via dell’agenda già ricca d’impegni dell’attore in questione che, non molto tempo fa, ha annunciato ufficialmente il suo ritorno nell’universo Marvel. Dimenticate Iron Man, perché avrà un personaggio tutto nuovo da interpretare: si tratta di Dottor Destino, nuovo villain in arrivo con Avengers: Doomsday. A detta del noto scooper, Downey Jr potrebbe persino apparire in tutte le scene del film in questione, di conseguenza avrebbe un ruolo di spicco che renderebbe la sua agenda ancor più fitta. A complicare ulteriormente le cose è la data d’uscita di entrambi i film fissata per il 2026. In ogni caso si tratta di voci di corridoio non confermate dai diretti interessati. Soltanto il tempo ci dirà se Robert Downey Jr si riunirà con Christopher Nolan per un altro, misterioso progetto cinematografico.



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Ben Stiller scambiato per Adam Sandler: "Succede spesso"

Essere una star hollywoodiana ha pro e contro, ancor di più quando ti scambiano per qualcun altro. È quanto accaduto, più volte, a Ben Stiller. L’attore di Zoolander e Una notte al museo ha raccontato che in più di un’occasione è stato confuso con Adam Sandler. È accaduto anche in Italia, come ha ricordato durante un’apparizione a The Tonight Show di Jimmy Fallon.

Ben Stiller confuso spesso per Adam Sandler

Pur essendo entrambi due attori da commedia, Ben Stiller e Adam Sandler hanno coltivato una ricca carriera negli anni che si è poi incrociata ad un certo punto: ad esempio, nel 2017, hanno interpretato due fratelli in The Meyerowitz Stories, così come hanno recitato insieme in Un tipo imprevedibile nel 1996 e dovrebbero entrambi riprendere i rispettivi ruoli nel sequel annunciato a distanza di anni da Netflix. Ospite del Tonight Show di Jimmy Fallon, Ben Stiller ha raccontato questo bizzarro aneddoto di come spesso venga confuso per Adam Sandler.

Siamo amici da tipo 30 anni o qualcosa del genere. La gente mi urla sempre contro pensando che sia lui. Mi ha inviato un messaggio dicendomi: ‘Ero in Italia e qualcuno mi ha gridato contro: Ben Stiller, ti amo’. Oppure una volta mi hanno detto: ‘Cambia la tua vita con un click mi ha cambiato la vita’. Così ho risposto: ‘Non sono Adam Sandler. Sono Ben Stiller’ per sentirmi dire: ‘Chi?’.

Le carriere di Adam Sandler e Ben Stiller hanno fatto della commedia un punto di forza ed è sicuramente un grande punto in comune. Sandler, negli ultimi anni, ha recitato in Diamanti grezzi, Hubie Halloween e Murder Mystery su Netflix. Ben Stiller, invece, è apparso in Locked Down, Bros e Nutcrakers.



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James Bond, Daniel Craig ammette di aver sempre detto di no ad una richiesta dei fan

Daniel Craig deve la sua forte popolarità al ruolo di James Bond. Il franchise di 007 ha accompagnato la sua carriera cinematografica per molti anni ma, dopo No Time To Die, l’attore ha preferito lasciarsi alle spalle le avventure di spionaggio, esplorando nuovi orizzonti artistici. Essendo stata una parte importante e determinante della sua vita, Daniel Craig è consapevole di essere James Bond agli occhi di moltissimi, eppure ha rivelato di rifiutare spesso una richiesta comune da parte dei fan. Di cosa si tratterà?

James Bond, Daniel Craig rifiuta spesso questa comune richiesta da parte dei fan che riguarda 007

Entrato di diritto nel franchise con Casino Royale nel 2006, Daniel Craig ha dato un prezioso contributo alla saga di 007 che ha poi salutato ufficialmente con No Time To Die. Pur avvicinandosi ad altri progetti cinematografici, l’attore non ha intenzione di rinnegare l’eredità di 007. Al tempo stesso, però, ha ammesso di rifiutare spesso e volentieri una richiesta alquanto comune tra i fan. ai microfoni di The New Yorker, ha raccontato di non essere un fan dell’autografo “007”, una richiesta che spesso e volentieri riceve da parte dei fan.

Le persone mi chiedono: ‘Puoi scrivere 007?’ quando mi chiedono un autografo, ma io rispondo di no. Non lo farò. Se qualcuno venisse da me per chiedermi un autografo, lo farei senza problemi perché lo preferisco sicuramente all’idea di scattare selfie. Ma una volta dicevano: ‘Puoi scrivere 007?’. Non fa per me. La gente si arrabbia molto per questo. È successo tante di quelle volte. Penso di averlo fatto almeno due volte e avevo delle circostanze attenuanti. Ma non so dire il perché. Forse è una cosa d’istinto che si attiva involontariamente, suppongo che sia la cosa che mi definisce ai loro occhi, non lo negherò. È stata una parte fondamentale della mia vita, ma internamente non mi definisce come persona. Quindi perché collegarlo al mio nome? Qualcun altro lo farà un giorno: è la ruota della vita. Non significherà più niente poi.

Pur essendo stato un ruolo formativo per la sua carriera, le parole di Daniel Craig suggeriscono che il personaggio non l’ha definito come persona o come attore, motivo per cui non ha interesse ad autografarsi come 007.



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So cosa hai fatto, al via la produzione? L'indizio di Sarah Michelle Gellar

So cosa hai fatto potrebbe aver avviato la produzione. A suggerirlo è Sarah Michelle Gellar, con un criptico post via Instagram che non solo avrebbe quindi suggerito un dettaglio prezioso per la realizzazione del film, ma al tempo stesso potrebbe aver confermato il coinvolgimento dell’attrice stessa. La Gellar ha recitato nel film cult del 1997, ma tempo fa aveva dichiarato di non essere stata presa in considerazione per il reboot sequel. Il prossimo capitolo, diretto da Jennifer Kaytin Robinson, ha già confermato la presenza di Freddie Prinze Jr che, oltre ad aver recitato nell’horror Anni ’90, nella vita reale è anche il marito di Sarah Michelle Gellar.

So cosa hai fatto, Sarah Michelle Gellar condivide un doppio indizio sul web

Quando So cosa hai fatto tornerà sul grande schermo, introdurrà nuovi personaggi e quindi un nuovo cast composto da Chase Sui Wonders, Madelyn Cline, Sarah Pidgeon, Tyriq Withers, Jonah Hauer-King, Billy Campbell, Nicholas Alexander Chavez, Gabbriette, Austin Nichols e Lola Tung. Ma non rinuncerà neppure alle grandi certezze come Freddie Prinze Jr, attualmente l’unico confermato del cast originale. Pare che anche Jennifer Love Hewitt sia in trattative per riprendere il suo ruolo, mentre Sarah Michelle Gellar tempo fa ha precisato di non essere stata coinvolta nel film. Ora, però, il suo post via Instagram potrebbe suggerire il contrario. L’attrice ha condiviso uno scatto da dietro le quinte di quello che potrebbe essere il prossimo So cosa hai fatto, poiché inquadra lo schienale della sedia da regista con su inciso il titolo del film. Nella didascalia, l’attrice ha scherzato scrivendo: “Scooby Doo 3 in arrivo”, riferendosi alla collaborazione passata con il marito.

Pur avendo condiviso l’immagine dal potenziale set, suggerendo quindi la partenza della produzione, non è certo che Sarah Michelle Gellar prenderà parte al film. Il suo personaggio, Helen, non è sopravvissuto al primo capitolo, per cui sarebbe difficile giustificarne il ritorno. Eppure, ai microfoni di People tempo fa, aveva raccontato di aver ottenuto una sorta di “titolo di lavoro non ufficiale” dando una sorta di continuità alla storia.



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giovedì 28 novembre 2024

The Batman 2 cancellato? James Gunn smentisce di persona sui social

Sui social ha cominciato a viaggiare l'idea che The Batman II di Matt Reeves possa non esistere più: le tempistiche per un'uscita nell'ottobre 2026 si stanno dilatando. E si teme che i nuovi DC Studios diano la precedenza a The Brave and The Bold, facendo morire il Bruce Wayne di Pattinson. Gunn interviene stroncando le voci...

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Oceania 2 verso un record al boxoffice americano, ma com'è andato il primo giorno in Italia?

Oceania 2 potrebbe rivelarsi un caso interessante per chi si interessa delle dinamiche del boxoffice: è già uscito in Italia, mentre le proiezioni degli incassi negli USA nel weekend lungo del Thanksgiving sembrano segnare un record in grado di scalzare il precedente detentore, Frozen II. Abbiamo però a disposizione già i nostri dati Cinetel per la prima giornata italiana di ieri, quindi possiamo cercare di anticipare se ci prepariamo o meno a un bis di Inside Out 2.

Oceania 2 parte bene in Italia ma potrebbe segnare un record negli USA

La trasformazione di Oceania 2 da miniserie a lungometraggio per il grande schermo è stata dettata da diversi fattori: oltre all'entusiasmo dei suoi autori, che hanno premuto sui vertici per dare il massimo respiro alla storia epica che avevano in mente, c'è un calcolo del CEO Disney Bob Iger, perché il primo Oceania è diventato nell'ultimo anno il film più visto su Disney+ negli Stati Uniti. La virata sembra avere dato i suoi frutti, perché secondo i calcoli degli analisti (riportati da Variety e Deadline), nei cinque giorni festivi del Thanksgiving Oceania 2 potrebbe raccogliere negli USA dai 135 ai 145 milioni di dollari: se le previsioni saranno confermate, scalzerà dalla vetta del Giorno del Ringraziamento un rivale interno, Frozen II, che nel 2019 si "accontentò" di 125. Un bel colpo per i film animati targati Disney quest'anno, dato che già l'Inside Out 2 della Pixar è diventato col suo 1.670.000.000 di dollari il più alto incasso della storia del cinema di animazione (senza aggiornamenti all'inflazione, sottolineiamo).
A proposito di Inside Out 2, potrebbe Oceania 2 bissare nello stesso anno la sua performance? Dal nostro piccolo osservatorio italiano, non abbiamo quest'idea: dati Cinetel alla mano, nel primo giorno di programmazione in Italia, il 27 novembre, il film dei Walt Disney Animation Studios ha registrato 881.000 euro. Una partenza ottima, ma non "fenomenica": Inside Out 2 raccolse in un giorno quasi 3 milioni di euro. L'impressione è che Oceania 2, anche se sarà accolto ovunque molto bene e sarà un solido successo internazionale, sarà un effettivo piccolo fenomeno solo in patria. Attendiamo conferme o smentite. Leggi anche Oceania 2, la recensione del ritorno di Vaiana nel sequel Disney



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mercoledì 27 novembre 2024

Scream, Melissa Barrera si apre sul licenziamento: "È stato l'anno più buio e duro della mia vita"

Melissa Barrera deve la sua prima popolarità al franchise di Scream, ma non tornerà nel ruolo di Sam e, a distanza di tempo, ha rivelato di aver affrontato con difficoltà l'ultimo periodo.

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Addio a Jim Abrahams, regista dell'Aereo più pazzo del mondo e creatore della Pallottola Spuntata

È un triste giorno per gli amanti della buona, vecchia sana scemenza liberatoria: a 80 anni si è spento per una leucemia con la quale aveva convissuto vent'anni Jim Abrahams, che con gli amici David & Jerry Zucker negli anni Ottanta ridefinì la comicità demenziale americana: a partire dall'immortale e sublime L'aereo più pazzo del mondo, proseguendo con la creazione della Pallottola spuntata e dirigendo di persona gli Hot Shots! Insieme erano identificati come la "ZAZ", anche se scrissero e diressero insieme solo i primi film, pur partecipando in qualche forma a tutti, tra produzione e sceneggiatura.

Se ne va Jim Abrahams, regista di Hot Shots!, cocreatore della Pallottola spuntata

Nato nel 1944, Jim Abrahams era originario del Wisconsin e fece presto amicizia con David Zucker e Jerry Zucker, fondando negli anni Settanta il trio comico Kentucky Fried Theater. Proprio in quello spirito incrociarono la strada di John Landis, che diresse una loro delirante sceneggiatura in Ridere per ridere (1977, intitolato in originale proprio The Kentucky Fried Movie). A quel punto i tre si misero in proprio, scrivendo e dirigendo L'aereo più pazzo del mondo (1980), una parodia irresistibile del filone catastrofico Airport, dove ebbero la geniale idea di reclutare attori e attrici dalle carriere "serie", costringendoli a recitare assurde fesserie, con uno spirito anarchico e surreale. Nel mucchio capirono che uno di loro, Leslie Nielsen, celava un comico reale dentro di sé, così gli costruirono intorno al volo i sei episodi di Police Squad! (1982, Quelli della pallottola spuntata), presa in giro dei telefilm polizieschi: Frank Drebin sarebbe diventato un protagonista più amato al cinema, con Una pallottola spuntata (1988), che Abrahams contribuì a scrivere e produrre, anche se la regia in quel caso era a cura di David, che coprì con Pat Proft i sequel.
Nel frattempo la ZAZ partorì una parodia dei film di spionaggio con Top Secret! (1984, con Val Kilmer e Omar Sharif) e si cimentò discretamente con una sceneggiatura altrui, Per favore ammazzatemi mia moglie (1986, con Danny DeVito e Bette Midler). A questo punto i destini dei tre componenti si divisero parzialmente: le collaborazioni continuarono, ma non diressero più un lungometraggio insieme. Abrahams in particolare si mise alla prova con una commedia romantica, Roxy - Il ritorno di una stella (1990, con Winona Ryder), per poi tornare sulla parodia, creando tra il 1991 e il 1998 Hot Shots! e Hot Shots! 2 con Charlie Sheen (presa in giro dei film bellici hollywoodiani), fino al sottotono Mafia!. Parzialmente ritiratosi anche per i suddetti problemi di salute, nel 2005 aveva collaborato comunque alla sceneggiatura dello Scary Movie 4 dell'amico David.
Nel 2010 L'aereo più pazzo del mondo ha avuto l'onore di essere inserito nei film preservati dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, che s'impegna a valorizzare i film che nei decenni hanno caratterizzato la cultura americana, in patria e all'estero.



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Dopo Pirati dei Caraibi, Keira Knightley non reciterà più nei franchise:

Keira Knightley non ha intenzione di partecipare al prossimo Pirati dei Caraibi né prendere parte in generale ad un nuovo franchise. Ha imparato la lezione, tempo addietro, dopo aver accusato numerose critiche da parte della stampa e aver di conseguenza innalzato un muro per proteggersi. La sua Elizabeth Swann è probabilmente uno dei personaggi più noti di Pirati dei Caraibi, ma il suo contributo non è durato molto a lungo. Accanto a Orlando Bloom e Johnny Depp, ha sicuramente aiutato il franchise a decollare, ma non ha alcuna intenzione di tornare sui propri passi.

Pirati dei Caraibi, dopo quell’esperienza Keira Knightley ha chiuso con i franchise

Jerry Bruckheimer, produttore Disney, ha rivelato che gli Studios sono attualmente impegnati nella realizzazione di due nuovi film per il franchise. Ma Keira Knightley non farà parte di nessuno dei due e per un motivo ben preciso. Ai microfoni del Times, ha rivelato perché non reciterà più in un franchise in vita sua:

Non potrei più spostarmi per lavoro da una parte all’altra oggi come oggi. Non sarei in alcun modo giusta nei loro confronti e non vorrei farlo. Ho scelto di avere figli, voglio crescerli, quindi ho dovuto fare un passo indietro importante.

Elizabeth Swann è stata di fondamentale importanza nei primi tre film del franchise. È apparsa ne La maledizione della prima luna, seguito poi da La maledizione del forziere fantasma e Ai confini del mondo, per poi apparire in un cameo anche ne La vendetta di Salazar. Ragionando sul periodo trascorso nel franchise, Keira Knightley ha ricordato:

È una cosa buffa quando hai qualcosa che ti sta creando e distruggendo allo stesso tempo. Ero considerata una m***a per colpa loro, eppure, poiché hanno avuto così tanto successo, mi è stata data l'opportunità di fare i film per i quali ho finito per ottenere le nomination agli Oscar. Sono stati i film di maggiore successo di tutta la mia carriera e sono stati il motivo per cui sono stata pubblicamente criticata. Quindi al momento sono combattuta nella mia testa. Le ore trascorse nel franchise sono folli. Sono anni della tua vita, non hai alcun controllo su dove stai girando, per quanto tempo stai girando e cosa stai girando.

Infine, l’attrice ha affrontato la natura delle critiche: “Come accade per i traumi, l’ho rimosso. Ho cancellato tutto, seppellisci alcune cose e all’improvviso riemergono perché sono stata sottoposta alla gogna pubblica. Quando è successo ero giovanissima e ho dovuto imparare a conviverci”.



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martedì 26 novembre 2024

Rai Cinema e 01 Distribution presentano il loro listino al Torino Film Festival

È oramai consuetudine che sia durante il Torino Film Festival che Rai Cinema e 01 anticipino alla stampa presente il loro listino per i prossimi mesi. E come lo scorso anno Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, ha voluto fare alcune considerazioni sullo stato dell’industria del cinema in Italia prima di affrontare direttamente i titoli che usciranno nelle sale.
In buona sostanza, Del Brocco ritiene eccessive e parziali, figlie dell'errata lettura dei dati, certe visioni negative della congiuntura. Ammette che negli ultimi anni sono probabilmente stati realizzati troppi film, come conseguenza alle leggi in supporto al settore arrivate con la pandemia, ma “l’industria ha tenuto botta”. Quindi “prendere come esempio solo alcuni film che hanno incassato pochissimo per rappresentare in modo negativo industria e mercato non è cosa corretta”.
Del Brocco sottolinea che il box office del 2023 è stato di circa il 60% superiore a quello del 2022, superando i 70 milioni di biglietti venduti, quindi “solo del 15-16% inferiore alla media del triennio prepandemico 2017-2019. “Ci stiamo avvicinando alle vette di quel periodo”, dice l’ad di Rai Cinema, sottolineando che però nel frattempo la concorrenza delle piattaforme si è fatta molto più forte, e che quindi, “tornare agli 80-90 milioni di biglietti venduti prima della pandemia sarebbe un risultato straordinario”.
“Negli ultimi anni il nostro cinema è cresciuto molto in termini di qualità produttiva e di contenuti”, dice ancora, ma alcuni punti dolenti ci sono ancora: “i film italiani medi non raggiungono più i numeri pre-pandemici”. I titoli italiani capaci di incassare da 1 a 3 milioni, e anche quelli capaci di incassare oltre i 5 milioni si sono ridotti, ma in questo 2024 ci sono stati segnali di una tendenza al miglioramento.
“Dal 1° gennaio 2024 a oggi i film italiani hanno venduto 14,6 milioni di biglietti, 93 milioni di euro circa, quasi il 24% delle presenze: numeri in linea con il 2023, ma nel 2023 c’era stato il caso sensazionale di C’è ancora domani di Paola Cortellesi, e quindi che i dati siano in linea è incoraggiante”, dice Del Brocco, “perché questo significa che c’è stato un insieme di film italiani che hanno performato molto bene”.
“Anche in termini di biglietti complessivi questo 2024 potrebbe arrivare a essere in linea con i numeri del 2023”, sostiene, “e la difficoltà a tornare ai livelli prepandemici è anche dovuta al numero minore di blockbuster americani che arrivano in sala”.
Cosa c’è da fare, allora, secondo Paolo Del Brocco? “Combattere la crescita dei costi di produzione, che rispetto alla pre-pandemia sono cresciuti del 30-40%; dal punto di vista produttivo editoriale avere un maggior rigore, uno sguardo più severo e attento nel selezionare i progetti per poter interessare il pubblico cinema; da parte di distributori e esercenti trovare un maggiore coraggio per dare spazio distributivo. Dobbiamo avere più film nel range di incassi 1-3 milioni, e ancora meglio nel range 3-5, perché è la cosa che può sostenere e far sviluppare di più l’industria”.
E le piattaforme? “Hanno ‘rubato’ alcuni generi alla sala, come il thriller, ma anche la commedia media; ma possono essere più che alleate, anche se molti titoli non vengono acquistati da loro”.
Rai Cinema è ovviamente parte in causa in tutto questo, ha ricordato Del Brocco, che ha però anche sottolineato l’importanza della mission di servizio pubblico dell'azienda.
“Il listino di quest’anno riflette un equilibrio, c’è una disponibilità di un cinema per tutti i gusti: da quelli appetibili per un pubblico popolare ai film dei grandi autori, ma anche quelli di nuovi registi”. Ecco l’elenco dei titoli Rai Cinema / 01 Distribution presentati da Paolo Del Brocco a Torino:

BALLERINA
REGIA: Len Wiseman
CAST: Ana de Armas, Keanu Reeves
NAZIONALITÀ: USA
PRODUZIONE: Thunder Road Pictures
DATA DI USCITA: 6 giugno 2025

IL RITORNO
REGIA: Uberto Pasolini
CAST: Ralph Fiennes, Juliette Binoche Charlie Plummer, Marwan Kenzari, Claudio Santamaria, Ángela Molina
NAZIONALITÀ: Italia - Grecia - Regno Unito - Francia
PRODUZIONE: Picomedia con Rai Cinema, Heretic, Ithaca Films, Kabo Films, Marvelous Productions
DATA DI USCITA: 30 gennaio 2025

IO E TE DOBBIAMO PARLARE
REGIA: Alessandro Siani
CAST: Alessandro Siani, Leonardo Pieraccioni
NAZIONALITÀ: Italia
PRODUZIONE: Italian International Film con Rai Cinema
DATA DI USCITA: 19 dicembre 2024

EDEN
REGIA: Ron Howard
CAST: Jude Law, Ana de Armas, Vanessa Kirby, Sydney Sweeney, Daniel Brühl
NAZIONALITÀ: USA
PRODUZIONE: Species Financing and Distribution, LLC.

L’ABBAGLIO
REGIA: Roberto Andò
CAST: Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone
NAZIONALITÀ: Italia
PRODUZIONE: Tramp Limited e Bibi Film con Rai Cinema e Medusa Film in collaborazione con Netflix
DATA DI USCITA: 16 gennaio 2025

MOON IL PANDA
REGIA: Gilles de Maistre
CAST: Alexandra Lamy, Liu Ye, Sylvia Chang
NAZIONALITÀ: Francia
PRODUZIONE: MAI JUIN PRODUCTIONS – GAUMONT- FRANCE 2 CINEMA – UMEDIA
DATA DI USCITA: 17 aprile 2025

BREVE STORIA D’AMORE
REGIA: Ludovica Rampoldi
CAST: Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Andrea Carpenzano, Valeria Golino
NAZIONALITÀ: Italia
PRODUZIONE: Indigo Film, HT Film con Rai Cinema

FOLLEMENTE
REGIA: Paolo Genovese
CAST: Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo, Claudio Santamaria
NAZIONALITÀ: Italia
PRODUZIONE: Lotus Production, una Società Leone Film Group, con Rai Cinema in collaborazione con Disney+
DATA DI USCITA: 20 febbraio 2025

FUORI
REGIA: Mario Martone
CAST: Valeria Golino, Matilda De Angelis, Elodie
NAZIONALITÀ: Italia
PRODUZIONE: Indigo Film con Rai Cinema e The Apartment Pictures, società del gruppo Fremantle

MARIA
REGIA: Pablo Larraín
CAST: Angelina Jolie, Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher, Haluk Bilginer, Kodi Smit-McPhee
NAZIONALITÀ: ITALIA – GERMANIA – USA
PRODUZIONE: Fremantle e The Apartment, una società del gruppo Fremantle, Fabula e Komplizen Film
DATA DI USCITA: 1° gennaio 2025

L’ORTO AMERICANO
REGIA: Pupi Avati
CAST: Filippo Scotti, Rita Tushingham, Roberto De Francesco
NAZIONALITÀ: ITALIA
PRODUZIONE: Duea Film e Minerva Pictures con Rai Cinema
DATA DI USCITA: 6 marzo 2025

LA VITA DA GRANDI
REGIA: Greta Scarano
CAST: Matilda De Angelis, Yuri Tuci
NAZIONALITÀ: ITALIA
PRODUZIONE: Groenlandia, Halong con Rai Cinema in collaborazione con Netflix

U.S. PALMESE
REGIA: Manetti bros.
CAST: Rocco Papaleo, Blaise Afonso, Giulia Maenza
NAZIONALITÀ: ITALIA
PRODUZIONE: Mompracem con Rai Cinema in associazione con Lokafilm
DATA DI USCITA: 20 marzo 2025

UNA FIGLIA
REGIA: Ivano De Matteo
CAST: STEFANO ACCORSI, GINEVRA FRANCESCONI, MICHELA CESCON, THONY, TONI FORNARI, BARBARA CHIESA
NAZIONALITÀ: ITALIA
PRODUZIONE: Rodeo Drive con Rai Cinema

Dopo questo elenco di film ufficialmente in listino, Paolo Del Brocco ha poi fatto alcune anticipazioni su quello che verrà successivamente. Rai Cinema e 01 Distribution avranno nel loro futuro prossimo il nuovo film di Chiara Samani (Un anno di scuola) e quello di Elisa Amoruso (Dieci giorni), nonché Je so’ pazzo di Nicola Prosatore, la storia della scalata al successo di Pino Daniele basata sul libro scritto dal figlio Alessandro.
In produzione c’è anche l’opera seconda degli autori di Re Granchio, Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, che si intitolerà Testa o croce, mentre due sono i progetti che coinvolgono Daniele Vicari: un film sull’alpinista Walter Bonatti intitolato Bianco, e un film di finzione basato su una storia vera, Ammazzare stanca, autobiografia di un ragazzo che si ribella al suo destino criminale e trova il coraggio di andare contro il padre, boss della ‘ndrangheta, rifiutandone l’eredità. Quasi pronto è poi il nuovo film di Gianfranco Rosi, “ambientato tra il Vesuvio e il mondo intorno, un luogo senza tempo restituito dallo sguardo unico del regista, girato sotto il Vesuvio, ma oltre Napoli”.
Per quanto riguarda i grandi film internazionali Rai Cinema è coinvolta nella produzione di Il prigioniero di Alejandro Amenábar (nel cui cast appare anche Alessandro Borghi) e di La sconosciuta, film con Léa Seydoux diretto dallo sceneggiatore di Anatomia di una caduta, Arthur Harari. 01 distribuità invece il nuovo film di Andrew Haigh, Belly of the Beast, interpretato da Colin Farrell e Ben Stiller.



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Lilo & Stitch, l'alieno non rinuncia alla distruzione in spiaggia nel nuovo teaser trailer

Il nuovo teaser trailer di Lilo & Stitch mostra l’alieno passeggiare sulla spiaggia seminando terrore al proprio passaggio. Persino un solitario castello di sabbia dovrebbe guardarsi le spalle da Stitch, una simpatica creatura pelosa che incontrerà Lilo e troverà finalmente il suo posto nel mondo. Tratto dall’omonimo classico d’animazione, il live action ha annunciato da tempo la sua distribuzione sul grande schermo e combatte l’attesa con brevi teaser, anticipando ciò che accadrà presto. Stitch si prepara a conquistare il cinema, ma non sarà da solo in questa nuova avventura.

Lilo & Stitch, il nuovo teaser trailer mostra Stitch in spiaggia

Così come nel film d’animazione, anche nel live action Stitch sembra essere intenzionato a seminare caos ovunque vada. Lo dimostra il nuovo teaser, con l’alieno che vaga per la spiaggia distruggendo castelli di sabbia lungo il proprio cammino. La sua avventura assumerà delle connotazioni diverse nel momento in cui incontrerà Lilo, una bambina dolce che vive con sua sorella e in questo caso sarà interpretata da Maia Kealoha. Ad occuparsi della regia del live action è invece Dean Fleischer Camp.

Il cast di Lilo & Stitch include anche Zach Galifianakis e Billy Magnussen: se il primo interpreterà dottor Jumba Jookiba, lo scienziato responsabile della creazione dell’esperimento 626 detto poi semplicemente Stitch, il secondo sarà invece il suo braccio destro, l’agente Pleakly. Stitch è stato creato con l’intento di distruggere ogni cosa. La sua fuga allarma non poco lo scienziato, che deciderà di inseguirlo sulla Terra. In ogni caso Lilo & Stitch è soltanto uno dei tanti progetti in cantiere in casa Disney. Tra non molto toccherà ad Oceania tornare sul grande schermo con un sequel animato, mentre a dicembre sarà la volta di Mufasa, il prequel de Il Re Leone in formato live action. In merito a Lilo & Stitch, il film ha già fissato una data d’uscita per maggio 2025.



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lunedì 25 novembre 2024

In ultimo, il viaggio finale di pazienti terminali al centro di un toccante documentario presentato a Torino

Il dialogo con la morte è anche un dialogo con la vita. Mario Balsamo è un documentarista attento e sensibile, che in passato ha dialogato con la malattia, la propria, in Noi non siamo come James Bond, presentato nel 2012 al Torino Film Festival, dove vinse il premio della giuria presieduta da Paolo Sorrentino. Tre anni dopo ha bissato in competizione con Mia madre fa l’attrice e quest’anno ritorna con In ultimo, in cui parla di chi “lascia un testamento spirituale”, attraverso storie di cinema, quella di alcuni degenti ricoverati nell’Hospice Anemos di Torino, una delle poche realtà che nel nostro paese si occupano di accompagnare alla morte malati terminali.

Protagonista di In ultimo è il medico palliativista Claudio Ritossa che, con grande empatia, svolge il suo lavoro nell’Hospice Anemos di Torino. "Qui, con umanità e dedizione, accompagna i pazienti nel delicato tratto finale della loro vita, alleggerendo il peso dell’imminente dipartita grazie anche al sostegno spirituale che riesce a infondere una lieve serenità”. Attraverso il suo sguardo, Mario Balsamo esplora il tema della morte come “parte integrante del ciclo della vita, in parallelo a quello emblematico delle piante, di cui il medico è appassionato cultore. La narrazione, grazie alle voci dei testimoni, celebra il valore delle cure palliative e si muove all’interno di un dialogo intenso tra i degenti e le persone che li assistono”.

Come ha detto Balsamo, che abbiamo incontrato a Torino, “sono storie fortissime, che emergono liberamente, non ho fatto interviste ma ho lasciato il medico parlare senza interventi, con la macchina sempre su cavalletto all’interno, in modo da essere invisibili, mentre fuori con camera a spalla, con una dinamica diversa. Emerge da queste storie un apprezzamento nei confronti di strutture che in Italia purtroppo sono ancora scarse. In quel luogo che accoglie i malati terminali c’è molto di inaspettato, un pieno di cose che ha a che fare proprio con l’esistenza. Lì più che altrove si percepisce la morte non in contrapposizione alla vita, bensì come sua parte. Se ci si pensa, il termine della Corsa può essere l’occasione per fare un bilancio della propria esperienza terrena: cosa ho fatto di cui sono soddisfatto? Di cosa no? Che lascio alle persone care delle mie azioni, dei miei valori, delle mie conquiste?”

In ultimo è un viaggio rispettoso e toccante in una fase di confine fra vita e morte, raccontato al ritmo della natura e del battito del cuore indebolito e in cerca di serenità di alcuni pazienti che diventato personaggi divisi fra consapevolezza e paura, serenità e desiderio di lasciare un’eredità soprattutto spirituale. Come mai proprio l’Hospice Anemos? Così risponde Balsamo, “ne ho viste molte di strutture ben funzionanti, particolarmente in Piemonte, ma lì ho trovato subito un’empatia molto forte, forse inizialmente anche per il nome che rimanda al soffio, quello che con la morte prosegue seppure trasformato. Amo il vento, verso il quale ho un rapporto molto singolare e lì ogni stazna porta il nome di un vento. Una cosa molto bella, con una laicità che non esclude assistenza religiosa di tutti i tipi per chi la voglia. Mi sembra un’occasione in cui il giuramento di Ippocrate venga messo in atto pienamente, attraverso una cura intesa a ogni livello, spirituale, psicologico e fisico. Ben consapevoli che non ci possa essere accanimento, che per me disattende il giuramento. È un tema molto importante questo per la nostra società”.

Un tema anche delicato, che aveva bisogno per essere raccontato di una persona come Claudio Ritossa, secondo Balsamo, “che avesse un respiro esterno come lui, anche se non pienamente consapevole, da appassionato di giardinaggio e fiori. Subito mi si è accesa la lampadina nell’avvicinare il ciclo delle piante, in un tempo contingentato, a quello della vita. Anche le piante si ammalano. In ultimo mi ha permesso di lavorare senza limiti, mai capitata tanta libertà. Gli unici limiti erano legati alle autorizzazioni dei degenti, ma tutti hanno aderito subito, compresi i parenti. Si sono resi conto di quanto fosse importante dare visibilità a strutture come questa. In Noi non siamo come James Bond raccontavo la malattia mia e del mio amico Guido, usando sempre una chiave di sdrammatizzazione. La cosa che più ci stuccava era la retorica del pianto, siamo riusciti a non dare questa impronta al film, privilegiando un atteggiamento di resilienza nel vedere come la malattia possa dare l’opportunità di vivere più intensamente. Io non ci riesco tutti i giorni, ma di sicuro questi testimoni sono stati un faro che hanno diffuso una luce ancora più luminosa, hanno mostrato fortissima resilienza, proprio loro che sono proprio agli sgoccioli. Una delle pazienti, Angela, è perfettamente consapevole che ha pochi giorni di vita e racconta come dopo due tumori ne sia arrivato anche un terzo e che avevano detto con precisione che sarebbe morta in una specifica data, un anno prima, a ridosso del suo compleanno. Allora aveva mandato il figlio a prendere una torta per mangiarsela insieme. Una sorta di pacificazione, un faro di saggezza che dice che la vita non è tutta nera c’è il rosa, il celeste. Ci ha dato un grande insegnamento".



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Knives Out 3, Josh Brolin inizialmente non era convinto del film: "Ero spaventato"

Josh Brolin fa parte del cast di Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, terzo capitolo del franchise giallo di Rian Johnson di ritorno tra non molto in streaming su Netflix. La grande costante è Daniel Craig, che interpreta l’impeccabile Benoit Blanc alle prese con diversi casi di omicidio da risolvere. Il terzo capitolo, come da tradizione, coinvolgerà un cast corale composto da numerose stelle del grande e piccolo schermo incluso Josh Brolin. Quest’ultimo, però, ha ammesso che in un primo momento non era esattamente convinto del successo del film e ha rivelato qual è stata la sua più grande preoccupazione.

Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, Josh Brolin condivide la sua più grande preoccupazione in merito al film

Rian Johnson riporta Benoit Blanc nuovamente in azione in streaming su Netflix, ma non sarà da solo: ancora una volta al suo fianco ci saranno nuovi personaggi ed un nuovo caso da risolvere. Oltre a Josh Brolin, infatti, il cast coinvolge anche Mila Kunis, Jeremy Renner, Josh O'Connor, Kerry Washington, Glenn Close, Andrew Scott, Cailee Spaeny, Daryl McCormack e Thomas Haden Church. Un elenco annunciato da tempo e che punta ad una nuova avventura in giallo per Benoit Blanc. Intervistato di recente da Variety, Josh Brolin ha rivelato di come Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery sia arrivato al momento giusto nella sua vita. In principio, quando ha letto la sceneggiatura, l’attore ha manifestato i propri dubbi, spaventato all’idea di accettare quel ruolo.

L’ho letto e ho pensato: È di alto livello. Questa scrittura è suprema. E mi sono spaventato. Ho pensato: ‘Non so se sono abbastanza bravo per questo. Non so se posso ritrarre tutte queste sottigliezze in un modo che sia organico e autentico’. Ma mi sono preparato molto per questo momento. Sarebbe stato tutto molto diverso se non fossi stato sobrio. Non so se sarei riuscito a farlo.

Josh Brolin ha raccontato di più della sua autobiografia intitolata From Under the Truck in cui ha raccontato di più del suo percorso di sobrietà e di come questo l’abbia poi aiutato a trovare sicurezza per accettare ruoli nella sua carriera.



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Spider-Man 4 con Tom Holland rimandato al Natale 2026?

Se le voci fossero confermate, non sarebbe un grande spostamento, visto che lo Spider-Man 4 con Tom Holland era previsto nell'estate del 2026. Ci sono problemi? Sì, ma non relativi al progetto in sé.

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domenica 24 novembre 2024

Rosario Dawson al Torino Film Festival dopo trent’anni di carriera

Le si illuminano gli occhi, quando rievoca il suo primo film, Kids. Rosario Dawson aveva quindici anni, viveva nel Lower East Side di New York, quando venne notata per strada da Larry Clark, fotografo e regista iper indie, che le propose di partecipare al progetto provocatorio di Kids. A Torino per riproporlo al pubblico, in occasione della consegna della Stella della Mole, è un fiume in piena di carisma e simpatia.

In questo non è cambiata negli anni, da quando ha fatto irruzione nel mondo del cinema senza il percorso classico di studi, quasi per caso. Anni di elaborazione di una possibile sindrome dell’impostore, sempre più trasformata in un valore aggiunto, quello di chi ha sempre cercato di fare anche altro, dalla produzione alla regia, da una linea di moda (sostenibile) a mille altre cose. “Come dire, se dovesse finire non mi dispero, farò altro”, come ci ha detto durante un incontro con la stampa al Torino Film Festival. Inevitabile rievocare la (piacevole) esperienza con Gabriele Muccino in Sette anime, al fianco di Will Smith, ricordando vividamente la sua energia gestuale e vocale, l’invito iper cinetico. “Ancora oggi ci sentiamo, stiamo parlando di un possibile nuovo progetto”, ha aggiunto.

L’industria del cinema americano è molto cambiata in questi anni, come ricorda Dawson, anche se rivendica con vigore come fin dagli albori il contributo femminile ci sia stato, e sia sottovalutato. “Poi, certo, ogni generazione rivendica più spazio, ora le produttrice e le registe sono decisamente aumentate, le donne hanno sempre più potere negli sistema degli studio. Detto questo, spesso siamo relegate in ruoli non apicali, succede in ogni industria, ma è in corso un cambiamento trasformativo per tutti, lo storytelling non dovrebbe avere genere in nessun modo, ma preoccuparsi di raccontare storie. Mi hanno sempre detto, goditi il momento perché prima o poi sarebbe finito invecchiando, con il passare degli anni. All’inizio la gioventù mi ha fatto scoprire, ma per restare per trent’anni in questo mondo devi avere delle capacità. Non ero professionista, mi muovevo come riuscivo. Ovvio che mi dispiacerebbe potesse finire quello che faccio e che amo, ma è un viaggio incredibile che mi ha portato a fare molto altro, a dirigere e produrre, alla filantropia e al mio marchio di moda. Mi mantengo energica, sono una donna e devo cambiare. Mi piacerebbe un percorso alla Maggie Smith. Jane Fonda mi ha detto che non ha mai lavorato tanto come oggi”.

Molto si parla oggi del ruolo dell’intimacy coordinator per supportare gli attori e le attrici durante le scene intime. Lo avesse avuto a disposizione in passato avrebbe aiutato? “Mi ricordo una scena di Alexander in cui ero nuda con Colin Farrell, un momento in cui la macchina da presa era dietro di noi, in una dinamica in cui c’erano più di venti persone sul set ed ero lontano da casa e da chi conoscevo. Ricordo ancora che mi sono chiesta cosa stesse succedendo, mi sono dovuta fermare per riconoscere cosa accadeva e ritrovare il mio centro. Oggi con il coordinator gli attori non devono capire da soli come trovarsi a proprio agio. Hanno una persona che aiuta la privacy e il rispetto. Conosco molte persone che non fanno più le attrici perché erano a disagio nel non avere questo tipo di supporto”.

Rosario Dawson è molto impegnata sul versante ambientale, tanto da essere ricordata dalla rivista Time fra le cento personalità più rilevanti al mondo per la lotta contro il cambiamento climatico. “Sono cresciuta a New York ma amavo andare a Coney Island e nei boschi, fuori città. Ho sempre amato la natura e mi sono impegnata a ogni livello per fare qualcosa per preservarla. Anche solo pulire un giardino o comprare vestiti di un’azienda sostenibile può aiutare. Tutto si relaziona all’ambiente e al nostro rapporto con esso. Quel riconoscimento corona molti anni di lavoro svolto con passione, fin da quando ero bambina. Sono nonna, ho paura per mia nipote e per la direzione in cui andremo a finire. Possiamo far parte di una rivoluzione, è cruciale capire che abbiamo il potere per cambiare le cose. I giovani oggi sono giustamente molto impazienti. Se penso agli adolescenti, poi, mi sembrano anche più soli di quelli raccontati trent’anni fa in Kids. Con internet sono ancora più esposti alla violenza, all’abuso e al pericolo. Oggi sono grandi consumatori e non bisogna sottovalutare i pericoli del bullismo, il rischio di suicidi e problemi emotivi gravi. È una deriva che mi preoccupa”.



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Ops! È già Natale, una clip in anteprima in esclusiva dal film con Danny DeVito

Vi mostriamo in anteprima esclusiva una clip in italiano dal film Oops! È già Natale, dove Danny DeVito è un nonno proprietario di un albergo sulle Dolomiti, pronto ad accettare la stramba proposta di sua nipote per salvare il matrimonio dei suoi genitori. Al cinema dal 5 dicembre con Notorious Pictures.

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Hot Frosty - Una magia di Natale, e se il sequel riguardasse quel mistero di Jack mai risolto?

Pur non avendo ancora annunciato un sequel, Hot Frosty - Una magia di Natale avrebbe lanciato uno spunto sottile tralasciando un dettaglio prezioso sulla storia di Jack che potrebbe fungere da trampolino di lancio per un secondo film.

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sabato 23 novembre 2024

Stasera in TV: Film da vedere Sabato 23 Novembre, in prima serata

Stasera in TV, Sabato 23 Novembre 2024: Scopri cosa c'è da vedere in TV oggi con la nostra Guida TV completa con i Migliori Film in prima serata su Rai, Mediaset e su tutti i principali canali tv in chiaro gratuiti.

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The Merry Gentlemen 2, Chad Michael Murray e Britt Robertson hanno già idee per un sequel

Chad Michael Murray è di ritorno sui piccoli schermi di Netflix come protagonista di The Merry Gentlemen, una rom com natalizia che ripropone lo spirito delle feste attraverso una sorta d’ispirazione alla Magic Mike. La trama, infatti, ruota attorno ad una ballerina newyorkese, Ashley, che desidera salvare il vecchio locale di famiglia e, per farlo, elabora uno spettacolo bollente tutto al maschile coinvolgendo il tuttofare Luke interpretato proprio da Chad Michael Murray. Ragionando sulla possibilità di un sequel, l’attore e la co-star Britt Robertson hanno rivelato quali sarebbero le idee valide da valutare.

The Merry Gentlemen, Chad Michael Murray ragiona sul possibile sequel della rom con natalizia

Luke e Ashley lavoreranno insieme nella speranza di salvare il locale di famiglia dalla vendita. Per farlo, metteranno in scena uno spettacolo bollente per le vacanze di Natale sperando di catturare l’attenzione giusta. Ai microfoni di ScreenRant, Chad Michael Murray e Britt Robertson hanno affrontato la possibilità di un sequel. L’attrice protagonista ha rivelato:

Il personaggio di Ashley pensa: ‘Aspetta un attimo, sono sempre stata così concentrata a essere la ballerina di fronte al pubblico, ma forse mi emoziona altrettanto l’idea di trovarmi dietro le quinte a guidare la produzione, dietro al sipario’. In realtà sto ragionando su un The Merry Gentlemen 2. Vorrei che le donne facessero un po’ di ballo. Ma penso anche che dovrebbero sposarsi e fare un bambino, perché mi piacerebbe un ballo in gravidanza. Penso che sarebbe fantastico.

A quel punto anche Chad Michael Murray è intervenuto, precisando: “Rihanna l’ha fatto”. Così Robertson ha ribattuto: “Esatto. È quello che sto cercando di dire. Quindi se la domanda è cosa riserverebbe il futuro per questi personaggi, penso che la risposta sarebbe proprio questa”. Il film natalizio è disponibile su Netflix dal 20 novembre 2024 e fa parte dei vari titoli originali che andranno a rimpolpare il catalogo natalizio della piattaforma streaming. Nel cast figurano anche Marla Sokoloff, Beth Broderick, Michael Gross, Maxwell Caulfield, Hector David Jr., Colt Prattes e Marc Anthony Samuel.



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Wicked, Cynthia Erivo ricorda il momento peggiore sul set: tutta "colpa" del suo costume

In Wicked, Cynthia Erivo interpreta una giovane e ancora inesperta Elphaba alle prese con la verità sui propri poteri durante gli anni universitari presso la Shiz University. Proprio qui incontrerà Glinda, così diversa da lei eppure così vicina tanto da diventare la sua migliore amica. Le due diventano inizialmente coinquiline, ma stringeranno un forte legame in futuro messo in crisi dal Mago di Oz. Wicked, infatti, è inteso come prequel di quanto accade nella storia de Il mago di Oz, anni prima dell’arrivo di Dorothy. Ad interpretare Elphaba è Cynthia Erivo, la quale ha rivelato una delle difficoltà maggiori sul set che riguarda proprio il suo costume di scena.

Wicked, Cynthia Erivo ricorda il momento peggiore sul set del film: “Giorni intensi”

Elphaba è una strega dalla pelle verde, una caratteristica che l’ha spesso posta al centro dell’attenzione attirando commenti negativi e pregiudizi. Ad interpretarla è Cynthia Erivo, la quale non ha nascosto uno dei peggiori difetti di questa esperienza che, per quanto magica, non ha potuto fare a meno di dettagli tecnici dietro le quinte. Il suo costume, ad esempio, è stato un vero e proprio incubo, motivo per cui una volta indossato difficilmente l’avrebbe rimosso, neppure per la pausa toilette. Ospite del podcast Sentimental Men di Entertaiment Weekly, l’attrice in questione ha raccontato questa piccola disavventura sul set di Wicked. Il suo look di scena consisteva in un mantello nero, un cappello da strega appuntito e un corsetto. Spesso, poi, era costretta a supportare un’imbracatura per le riprese in volo ed era difficile liberarsene, per cui spesso rinunciava alle pause.

Non vado in bagno. Una volta che indosso il costume, e questa è probabilmente una pessima idea, e indosso l'imbracatura, non lo faccio. Non ci penso. Ci sono troppi strati. Non ci penso. Non vado in bagno. Quei giorni sono stati davvero interessanti perché una volta che sei nell'imbracatura, non vuoi più toglierla, perché ci vuole un'eternità per preparare di nuovo tutto. Quei giorni possono essere davvero intensi. Possono essere davvero estenuanti, perché il tuo corpo viene sottoposto alle cose più strane.


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venerdì 22 novembre 2024

M3GAN 2.0, la prima immagine rivela il ritorno della bambola assassina

M3GAN sta tornando. La bambola assassina dotata di intelligenza artificiale introdotta al cinema nel corso del 2023 ha macinato il successo sperato per poter approvare un sequel, la cui produzione procede spedita. E da dietro le quinte è emersa persino una prima immagine di M3GAN 2.0, riaccendendo la curiosità sulla bambola assassina che avrebbe fatto di tutto per Cady, la bambina interpretata da Violet McGraw alla quale è stata assegnata come una sorta di babysitter robotica. L’idea è di sua zia, Gemma, una scienziata che ha elaborato una sorta di tata robotica da vendere sul mercato, ma che ha dapprima testato in casa sua, affidandola a sua nipote.

M3GAN 2.0, la bambola assassina è tornata nella prima immagine dietro le quinte

Orfana di entrambi i genitori a seguito di un tragico incidente, Cady inizialmente ha stretto un legame genuino con M3GAN, che sembrava rispondere bene agli stimoli. Ma, a furia di proteggere la bambina da qualsiasi potenziale minaccia, la bambola ha ceduto al lato oscuro trasformandosi in una macchina mortale. Gemma pensava di averla debellata e invece la bambola tornerà per un sequel riprendendo le sue sembianze, come mostrato in anteprima da Vanity Fair. Dietro le quinte del film, le cui riprese principali si sono svolte in Nuova Zelanda e sono state concluse ad ottobre, la bambola è stata di nuovo assemblata. Nello scatto in questione si erge davanti a Violet McGraw e l’esperto Adrien Morot, che aveva già lavorato alla bambola nel primo film.

L’immagine mostra una M3GAN 2.0, seppur il look sia approssimativamente lo stesso. Di conseguenza non rivelerebbe molto della trama, dell’ambientazione o del personaggio in sé. Interessante è invece notare il dettaglio relativo a Violet McGraw, visivamente cresciuta rispetto al precedente film e che di conseguenza potrebbe stabilire un rapporto diverso con M3GAN questa volta. Il cast riporterà anche Allison Williams, interprete di Gemma, nuovamente sullo schermo alle prese con le sue creazioni, così come rivedrà Brian Jordan Alvarez e Jen Van Epps. Tra le novità di questo cast spiccano Ivanna Sakhno, Timm Sharp, Aristotle Athari e Jemaine Clement.



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Enola Holmes 3 ha scelto il regista che riporterà Millie Bobby Brown su Netflix

Enola Holmes ha finalmente individuato il suo regista per un terzo capitolo che riporterà Millie Bobby Brown ancora una volta in casa Netflix. Star degli ultimi anni, complice il successo raggiunto con Stranger Things, la Brown ha interpretato la giovane ed intraprendente sorella di Sherlock Holmes alle prese con misteriosi casi da risolvere. Con un primo capitolo distribuito in streaming nel 2020 e un sequel nel 2022, il terzo si sta delineando sempre più a partire dalla scelta del regista ricaduta su Philip Barantini.

Enola Holmes 3 avrebbe trovato il suo regista, che propone una versione più “oscura”

Come riporta Deadline, il terzo capitolo di Enola Holmes era in lavorazione da un po’ di tempo ma ha ricevuto una forte spinta di recente, individuando il suo prossimo regista. Ruolo andato a Philip Barantini, che negli ultimi anni ha diretto Accused e Villain, così come alcuni episodi di Boiling Point e Malpractice. Oltre a figurare come attrice protagonista, Millie Bobby Brown sarà anche produttrice di Enola Holmes 3. In merito alla trama, il progetto ad oggi non ha ancora delineato la prossima avventura della sorella di Sherlock ma, come riporta Deadline, la visione apportata dal regista potrebbe essere un po’ più oscura rispetto ai precedenti film, rendendo questo terzo film più “maturo”. Secondo alcune fonti, la proposta per questo terzo film sarebbe simile a quanto accaduto ad Harry Potter con Il prigioniero di Azkabanche è noto per essere più oscuro rispetto ai primi film” ed è una versione che avrebbe convinto i dirigenti e i produttori.

La famiglia Holmes è ricca di talenti e sorprese, a partire dai casting. Sherlock, ad esempio, in questo caso ha avuto le fattezze di Henry Cavill. Ad oggi Netflix non ha confermato la presenza dell’attore in questione anche nel terzo film, per cui è da vedere cosa accadrà. A detta di Deadline, pur non avendo ancora concluso l’accordo, Enola Holmes 3 dovrebbe essere il prossimo progetto in agenda per Millie Bobby Brown dopo la conclusione della produzione di Stranger Things 5.



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Scream 7, Isabel May in trattative per unirsi al franchise

Il franchise di Scream potrebbe introdurre presto una novità: Isabel May sarebbe in trattative per unirsi a Neve Campbell sul grande schermo, interpretando la figlia di Sidney.

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giovedì 21 novembre 2024

Samuel L. Jackson in trattative per il film di J.J. Abrams

Il prossimo film di J.J. Abrams, attualmente sprovvisto di titolo, avrebbe puntato gli occhi su una star del cinema: Samuel L. Jackson in trattative per il progetto.

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Suspicious Minds: prenota il tuo invito omaggio per le anteprime e incontra il cast del film

Dopo essere stato presentato ad Alice Nelle Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma (qui la nostra recensione), arriverà prossimamente al cinema, distribuito da Adler Entertainment, Suspicious Minds, il film diretto da Emiliano Corapi, con protagonisti Francesco Colella, Amanda Campana, Matteo Oscar Giuggioli (reduce del successo della serie Hanno ucciso l'Uomo Ragno, in cui interpreta Mauro Repetto) e Thekla Reuten.
Il film racconta di un uomo e una ragazza che restano bloccati nell’ascensore dell’hotel in cui soggiornano. Nei rispettivi partner, rimasti fuori ad attenderli, s’insinua il dubbio che nel tempo trascorso dentro sia accaduto qualcosa. Tuttavia il sospetto del tradimento genera nelle coppie, di età differente, reazioni opposte, innescando dinamiche imprevedibili e sempre più pericolose. L’effetto che provocherà questa dichiarazione sarà inaspettato e del tutto opposto per le due coppie…

ComingSoon ti dà l'opportunità di partecipare alle proiezioni in anteprima del film alla presenza del regista e del cast che si terranno nelle seguenti date e luoghi:

  • 25 NOVEMBRE ORE 20.30 A MILANO - MULTISALA GLORIA BY NOTORIOUS CINEMA
  • 28 NOVEMBRE ORE 20.45 A BOLOGNA - POP UP CINEMA BRISTOL
  • 1 DICEMBRE ORE 21.30 A FIRENZE - SPAZIO ALFIERI CINEMA TEATRO
  • 2 DICEMBRE ORE 20.30 A ROMA - CINEMA ADRIANO

Per prenotare il tuo invito valido per due ingressi omaggio clicca qui sul pulsante qui sotto

PRENOTA SUBITO IL TUO INVITO OMAGGIO PER 2 PERSONE

E’ possibile richiedere un ingresso gratuito per due persone specificando nome, cognome e indirizzo e-mail. In caso di e-mail mancante il nominativo non sarà preso in considerazione. Si accetteranno prenotazioni fino a esaurimento posti.
I biglietti omaggio saranno ritirabili, nel limite dei posti disponibili, segnalando il proprio nominativo alle casse del cinema il giorno stesso della proiezione. I biglietti omaggio sono ritirabili e garantiti fino a 30 minuti prima l'inizio della proiezione.



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Una Terapia di Gruppo, la commedia per ridere con garbo dell'importanza di prendersi cura di sé: intervista al cast

Che siate o non siate abituali frequentatori di studi di psicoterapia, che vi dedichiate o non vi dedichiate del tempo per diventare una migliore versione di voi stessi, acquisendo maggiore consapevolezza delle vostre emozioni e dell'effetto che hanno, poco importa. O meglio, (spoiler alert) importa eccome, trattandosi della vostra salute mentale di cui dovreste prendervi cura responsabilmente in attesa che il Ministero della Sanità affianchi al medico generico anche uno psicoterapeuta. Ma intanto, avete la possibilità di partecipare a una seduta speciale grazie a un film che tratta l'argomento con la giusta leggerezza. Una terapia di gruppo arriva nei cinema il 21 novembre, prodotto da Picomedia e distribuito da Warner Bros. Pictures Italia, con la regia di Paolo Costella. Del cast fanno parte Claudio Bisio, Margherita Buy, Claudio Santamaria, Valentina Lodovini, Leo Gassmann, Ludovica Francesconi e Lucia Mascino.

Una terapia di Gruppo: le ossessioni del nostro tempo

La storia inizia presentandoci sette individui, ognuna delle quali chiaramente affetta da DOC, un disturbo ossessivo compulsivo. Ognuno di loro ha un appuntamento con un luminare della psicologia, il Dottor Stern. Quest'ultimo è in ritardo, a dispetto del fatto che i suoi pazienti siano tutti presenti per quella che inizia a somigliare sempre di più a una seduta di terapia di gruppo. A sorpresa e autogestita. "Il tema contiene e richiede una grande attenzione nel trattare problematiche comportamentali e sociali in cui tutti ci possiamo immedesimare (e non sembra ma ci riguardano davvero tutti, in un modo o nell’altro, se non nelle manifestazioni esteriori quantomeno nelle ragioni che questi disturbi scatenano) e al tempo stesso perché offre situazioni che si prestano a essere osservate con lo sguardo della commedia senza dover forzare mai la mano" spiega Paolo Costella.

Il regista ci ricorda che le migliori commedie del nostro cinema nascono dai drammi ed è vero che è tipico della cultura italiana saper sdrammatizzare per meglio gestire le difficoltà che incontriamo. "Oggi ancora di più che in passato avvertiamo tutti, credo, da chi le storia le racconta a chi le guarda, l’esigenza di dare sostanza a una commedia con un approfondimento psicologico e una messa in scena con un suo peso specifico" continua Costella, "il primo passo in questo senso è stato scegliere un cast originale e di qualità, un gruppo eterogeneo ma affiatato in grado di sfruttare al meglio tutte le sfumature, nelle situazioni più divertenti ma non solo, per rendere giustizia a un argomento così sensibile che evoca temi come la diversità, il senso di inadeguatezza, il giudizio degli altri e l’accettazione di sé, da cui dipende in gran parte il grado di felicità nella vita di tutti noi".

Una terapia di Gruppo: la video intervista con il cast

Nel corso della giornata dedicata all'attività stampa del film, abbiamo avuto modo di sederci di fronte al cast. Con l'eccezione di Claudio Santamaria e Lucia Mascino, entrambi impegnati sui rispettivi dove sono al lavoro, a parlare del film nell'intervista erano presenti Claudio Bisio, Margherita Buy, Valentina Lodovini, Leo Gassmann, Ludovica Francesconi e il regista Costella.
Qui sotto la video intervista in cui attori e regista parlano della loro personale esperienza con la terapia, anche in questo caso con la giusta leggerezza, senza perdere di vista l'importanza del messaggio.

 

Sei pazienti affetti da Disturbo Ossessivo Compulsivo ricevono per errore appuntamento alla stessa ora nello studio di un luminare della psicoterapia. C’è Federico (Claudio Bisio), affetto dalla sindrome di Tourette, che non controlla il suo sfacciato turpiloquio… e fosse solo quello! C’è Annamaria (Margherita Buy), maniaca del controllo, che verifica sempre tutto… ha chiuso il gas? La luce? E dove ha messo le chiavi della macchina? C’è Emilio (Claudio Santamaria), il più espansivo e socievole, che è ossessionato dal calcolo aritmetico… e conta tutto quello che gli capita sotto tiro. C’è Bianca (Valentina Lodovini), fissata con la pulizia, che sfugge qualsiasi contatto umano… missione impossibile con quella compagnia. C’è Otto (Leo Gassmann), terrorizzato dall’idea di rimanere escluso da qualsiasi occasione di lavoro… che non si stacca mai dal suo cellulare. C’è Lilli (Ludovica Francesconi), maniaca della simmetria, che ripete sempre tutto due volte… che ripete sempre tutto due volte. E insieme a loro c’è Sonia, la segretaria (Lucia Mascino), logorroica e nevrotica a sua volta, che prova in tutti i modi a tenerli buoni. Nell’attesa che il professore si presenti decidono di improvvisare una terapia di gruppo autogestita: costretti a fare squadra, i sei dovranno riuscire non solo ad andare d’accordo ma anche ad affrontare i propri traumi di fronte agli altri.

Qui sotto il trailer di Una terapia di gruppo, dal 21 novembre al cinema.



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mercoledì 20 novembre 2024

Famous, Nicholas Braun e Debby Ryan nel cast del film con Zac Efron

Zac Efron non sarà l’unica ex star Disney in Famous, un nuovo thriller di A24 che avrebbe aggiunto altre due star al cast. Celebre sin dai tempi di High School Musical, negli ultimi anni Zac Efron ha dato prova della sua versatilità sullo schermo. E, dopo The Warrior - The Iron Claw dove ha interpretato il wrestler professionista Kevin Von Erich, è la volta di Famous, un film in cui avrà un duplice ruolo. Secondo quanto anticipato finora, Efron interpreterà un celebre attore di Hollywood, ambiguamente simile ad un aspirante attore. Quest’ultimo tenterà di trarre vantaggio da quella sua caratteristica per fare carriera, così si dirige a Los Angeles nella speranza di ottenere popolarità. Ma chi sono le due stelle Disney in arrivo nel cast?

Famous, il thriller con Zac Efron amplia il suo cast e include Nicholas Braun e Debby Ryan

Secondo quanto riferito da Variety, Nicholas Braun e Debby Ryan faranno parte del cast di Famous. Entrambi i nomi hanno mosso i propri passi nell’universo di Disney Channel seppur ad oggi siano noti anche per altro. Nicholas Braun, ad esempio, ha macinato consensi di recente grazie a Succession, ma tempo addietro ha recitato anche in film originali Disney Channel come Programma protezione principesse. Per quanto riguarda Debby Ryan, nota soprattutto per Insatiable, in passato ha recitato in Zack e Cody sul ponte di comando e Jessie. In più, come riporta Variety, anche Stephanie Koenig dovrebbe prendere parte al cast insieme a Mekki Leeper e Cory Michael Smith, oltre alla giù annunciata Phoebe Dynevor che, nel film, dovrebbe avere un ruolo di spicco.

La trama è ambientata a Los Angeles. Il thriller, diretto da Jody Hill, esplora il lato più oscuro della celebrità in quel di Hollywood. La produzione è partita la scorsa settimana proprio in città ed è una produzione di Esmail Corp. Zac Efron si cimenterà dunque in un duplice ruolo: da un lato al star rubacuori di Hollywood James Jansen e dall’altro un fan zelante fin troppo somigliante, Lance Dunkquist, disposto a tutto pur di raggiungere il successo. La storia è basata sull’omonimo romanzo di Blake Crouch.



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Ben Affleck non teme l'IA: "Non sa quando fermarsi, l'arte è tutta lì, ma ci farà risparmiare"

Ospite della serata CNBC Delivering Alpha dedicata agli investitori, Ben Affleck ha espresso un parere molto pragmatico sull'Intelligenza Artificiale: pensa che sarà utile per alcuni aspetti, ma non teme che possa sostituire un essere umano. Certo non a breve termine.

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martedì 19 novembre 2024

Tom Hardy nelle prime immagini ufficiali di Havoc, action movie prossimamente su Netflix

Se escludiamo la trilogia di Venom, che dovrebbe essere giunta a una non proprio degnissima conclusione, nell'ultimo lustro Tom Hardy si è fatto vedere ben poco sullo schermo. È stato l'Al Capone dell'omonimo film diretto da Josh Trank, e un motociclista tosto ma a suo modo idealista nel sottovalutato The Bikeriders di Jeff Nichols. Per il resto, si è dedicato al ju-jitsu e si è goduto la vita.
Chissà che la pratica di quell'arte marziale che fu cara anche a Anthony Bourdain non gli sia tornata utile sul set di Havoc, l'atteso film d'azione che lo vede protagonista è che è diretto da Gareth Evans, il regista di titoli assai noti agli appassionati del cinema di menare come The Raid e il suo sequel, e del folk horror Apostolo.
Così come Apostolo, anche Havoc è un film targato Netflix: lo vedremo in streaming sulla piattaforma nel 2025, e intanto quelle che vedete qui sopra e qui sotto sono le prime immagini ufficiali del film.

Scritto dallo stesso Evans, Havoc racconta la storia di un detective disilluso che, dopo un traffico di droga andato storto, deve aprirsi un varco nel mondo della criminalità per salvare il figlio di un politico, finendo per portare alla luce una fitta rete di corruzione e complotti che attanagliano l'intera città.
Assieme a Hardy nel cast ci sono nomi noti (come quelli di Forest Whitaker, Timothy Olyphant e Luis Guzmán) e meno noti (Justin Cornwell, Xelia Mendes-Jones e Jessie Mei Li).
Secondo quanto dichiarato da Evans al mensile britannico Empire, quella che per alcuni sarebbe una lavorazione travagliata (il film è stato girato nel 2023, e ha richiesto riprese aggiuntive, oltre a una lunga fase di postproduzione) ha rappresentato per lui la possibilità di affinare il film al meglio e di "renderlo quello che ho sempre voluto che fosse, ovvero un action-thriller veloce e rovente che richiama il cinema di Hong Kong con cui sono cresciuto".
Gareth Evans, abbiamo la tua attenzione.



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Un film Minecraft, una clip dietro le quinte mostra Zombi e Scheletri

Un nuovo teaser dietro le quinte di Un film Minecraft condivide qualche dettaglio in più sull'importanza della scenografia e dei personaggi coinvolti.

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