Dopo avervi mostrato la disturbante foto di Zac Efron con il viso bruciato dal sole, possiamo finalmente farvi vedere lo sconvolgente e intrigante trailer di Gold, thriller di sopravvivenza che debutterà nelle sale italiane il prossimo 17 marzo e che per l'attore è stato una delle prove lavorative più dure della sua intera carriera. La regia è di Anthony Hayes, che è anche autore della sceneggiatura e si è ritagliato il ruolo di co-protagonista del film.
La trama di Gold:
Come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa, la lavorazione di Gold è stata particolarmente impegnativa, perché le tempeste di sabbia che vedremo nel film ci sono state per davvero, e la troupe e cast hanno sofferto sul serio il caldo e si sono dovuti coprire viso, collo e braccia di crema protettiva, onde evitare di fare la fine dei nazisti ne I predatori dell'arca perduta. Rispetto al film di Steven Spielberg, qui siamo decisamente più avanti nel tempo, per la precisione nel futuro, come spiega la sinossi ufficiale di Gold:
In un futuro non troppo lontano, due vagabondi (Zac Efron, Anthony Hayes) che viaggiano attraverso il deserto trovano la più grande pepita d'oro mai vista, e il sogno di un'immensa ricchezza e l'avidità si impossessano presto di loro. I due architettano un piano per scavare e recuperare il tesoro, e uno va a cercare gli attrezzi necessari all'impresa. L'altro uomo rimane nel deserto ed è costretto a far fronte a tremende avversità: cani randagi affamati e misteriosi intrusi, insieme al crescente sospetto di essere stato abbandonato al proprio destino.
Il trailer di Gold
Il trailer di Gold è davvero ben fatto e rende alla perfezione l'angoscia prima sottile e poi mostruosa del personaggio di Zac Efron, sempre più provato dalla sua permanenza nel deserto. Il poveretto non deve solamente sopportare il caldo e la sabbia che vortica, ma anche l'arrivo di una donna (Susie Porter) che comincia a sorvegliarlo e che sembra avere il fiuto di un segugio. Le ultime immagini sono davvero raccapriccianti, o meglio il viso di Zac è raccapricciante. In ogni modo, anche se il film è a colori e non in bianco e nero, non possiamo non fare un paragone fra Gold e Rapacità di Eric Von Shtroheim, film muto con uno splendido e durissimo epilogo nella Valle della Morte. Chissà se anche Anthony Hayes ci ha pensato...
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