È noto che sul set di Mad Max: Fury Road, il bellissimo film di George Miller, i due protagonisti Tom Hardy e Charlize Theron avevano avuto tensioni e litigi, ma a quanto pare le cose hanno davvero rischiato di degenerare, tanto da creare all'attrice uno stato di paura per la propria incolumità. Questo stando alle rivelazioni di un nuovo libro, intitolato "Blood, Sweat & Chrome: The Wild and True Story of Mad Max: Fury Road" (Sangue, sudore e cromo: la folle e vera storia di Mad Max: Fury Road) dedicato al capitolo della saga che nel 2015 ha entusiasmato i fan di tutto il mondo.
Cosa è successo sul set di Mad Max: Fury Road tra Charlize Theron e Tom Hardy
Il libro sulla realizzazione di Mad Max: Fury Road è stato scritto dal giornalista del New York Times Kyle Buchanan, che ha parlato per documentarsi con oltre 100 persone, tra membri del cast e della troupe che hanno lavorato al film di George Miller. Se non vi ricordate la trama, basta riassumere che Charlize Theron interpreta l'Imperatrice Furiosa (Miller è adesso alle prese con un prequel sul personaggio, interpretato da Ania Taylor-Joy, ndr), una guerriera che nel mondo post-apocalittico descritto nella storia ha tradito il suo tirannico leader, Immortan Joe, per salvare le giovani donne da lui tenute in schiavitù e utilizzate per la riproduzione. Il suo piano di fuga ha una svolta inattesa quando si imbatte in Max Rockatansky, interpretato da Tom Hardy, con cui dopo la diffidenza iniziale unisce le forze contro Immortan Joe.
Ma la diffidenza non è stata superata nella realtà, tanto che nel libro l'autore riporta le dichiarazioni di un membro della troupe, confermate da Charlize Theron, che l'attrice aveva chiesto la costante presenza di una produttrice a salvaguardia della sua sicurezza. All'inizio tra Furiosa e Max c'è uno scontro violento e durante le riprese della scena i due non si rivolsero mai la parola. Richard Norton, l'attore che nel film interpreta Imperator, ricorda:
"Tom voleva una giustificazione per qualsiasi pezzo di coreografia, non solo nell'azione concreta ma anche nella preparazione della scena d'azione e di tutto il resto. Charlize in pratica era dell'avvis0: "cazzo voglio ucciderlo, giriamo e basta". Il montatore del film, J. Houston Lang, gli fa eco con un altro episodio: "A volte vediamo i giornalieri per delle sequenze particolari, se dobbiamo tenere un'inquadratura un po' più lunga, e una di quelle era il combattimento con le catene vicino alla cisterna. E cavolo, ragazzi, era evidente che quei due si odiavano. Non si volevano toccare, non si volevano guardare, non si guardavano proprio se la cinepresa non era in funzione".
Charlize Theron, che aveva appena adottato un bambino, voleva che le cose filassero lisce e in fretta per potersi occupare di lui. Hardy invece arrivava sempre tardi sul set e un giorno si presentò addirittura con tre ore di ritardo. A quel punto l'attrice era esasperata dal comportamento capriccioso dell'attore, e come racconta l'operatore Mark Goellnicht:
Salta fuori dal camion corazzato e inizia a insultarlo fuori di sè e a dire "Multate questa testa di cazzo centomila dollari per ogni minuto che ha fatto aspettare la troupe. E aveva ragione. Era arrivata al limite. Lo ha gridato molto forte ma c'era così tanto vento che noi ne abbiamo sentito solo una parte, ma lui è corso verso di lei e le ha gridato "cosa mi hai detto?".
A questo la stessa Charlize Theron aggiunge: "Si arrivò a un punto in cui la cosa stava davvero per degenerare e c'era la sensazione che forse mandare una produttrice al mio fianco sarebbe stato giusto perché non mi sentivo al sicuro".
Alla fine del film, comunque, tutti, incluso George Miller, si sono scusati e detti dispiaciuti per aver lasciato che la tensione tra i due arrivasse a questo punto. Nelle parole del regista: "Ci sono cose di cui sono rimasto deluso durante la realizzazione. Ripensandoci, se dovessi rifarlo, probabilmente starei più attento". Mentre Hardy ha detto: "A volte la pressione su noi due era insopportabile. Quello di cui lei aveva bisogno forse era un collega migliore e più esperto di me. Questa è una cosa che non si può fingere. Mi fa piacere pensare che adesso che sono più vecchio e più brutto sarei all'altezza di quell'occasione".
Insomma, a dire di Tom Hardy il motivo del suo comportamento è l'insicurezza nelle proprie capacità. Di sicuro, però, al netto delle difficoltà oggettive delle riprese nel deserto australiano, nessun attore dovrebbe comportarsi in modo così poco professionale.
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