Francis Ford Coppola, oltre a essere un grande regista, è sempre stato un uomo dalle sfide impossibili. La storia di come è riuscito a portare a termine capolavori che gli sono costati in salute e non solo, come Il Padrino e Apocalypse Now, come quella del fallimento della Zoetrope, molte volte morta e rinata dalle sue ceneri, è leggenda. Non ci stupisce dunque il reportage che Hollywood Reporter dedica al suo ultimo magnum opus, ovvero l'ambizioso e fantascientifico Megalopolis, in lavorazione ad Atlanta (e al solito Coppola ci ha investito molto di tasca sua), che sarebbe in pieno caos e in procinto di interrompere le riprese, a metà del suo percorso.
Cosa sta succedendo sul set di Megalopolis?
Secondo molteplici rapporti, scrive Hollywood Reporter, nell'ultima settimana Megalopolis ha perso lo scenografo e l'art director responsabile, due elementi importantissimi per il look del film. Ai primi di dicembre, oltretutto, Coppola ha licenziato tutta la squadra incaricata di occuparsi dei molti effetti visivi. Com'è noto, sono decenni che Coppola vuole realizzare questo film, tanto che ha deciso di finanziare di tasca propria i 120 milioni di budget, coi soldi ricavati dalla vendita delle sue rinomate aziende vinicole. Come spesso avviene con questo genere di epiche pellicole, il budget si è espanso e a metà lavorazione non si sa se il film potrà essere completato. Del cast di Megalopolis, ricordiamo, fanno parte Adam Driver, Nathalie Emmanuel, Forest Whitaker, Laurence Fishburne, Jon Voight, la sorella Talia Shire, Shia LaBeouf, il nipote Jason Schwartzman e Dustin Hoffman.
La storia è incentrata su un architetto che cerca di ricostruire New York come una città utopica dopo un disastro. Fonti vicine al progetto dicono che inizialmente Coppola si è servito di nuove tecnologie digitali, simili a quelle utilizzate per la serie tv The Mandalorian, ma dato l'alto costo di questo metodo, sta cercando di ripiegare sul più classico green screen. Il regista, ricordiamo, è sempre stato attento alle innovazioni tecnologiche, tanto da esserne pioniere col suo bellissimo ma fallimentare Un sogno lungo un giorno. Per quanto riguarda l'art department, l'agente di uno dei professionisti licenziati parla di una "benedizione mascherata": "Era una follia assoluta stare su quel set", ha dichiarato a HR. Aspettiamo ulteriori notizie e una dichiarazione ufficiale di Coppola in merito alla situazione ma, ricordando che dal caos spesso sono nati i suoi film migliori, speriamo che la lavorazione possa concludersi e darci il film che questo indefesso artista guerrigliero, a 83 anni, vuole darci a tutti i costi.
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