Se eravate bambini nel 1985 sicuramente siete tra i fan de I Goonies, il film di Richard Donner che raccontava la caccia al tesoro di un gruppo di ragazzini sfigati (anche se Goonies significa in realtà scagnozzi, ed è un nome dovuto al quartiere di Astoria dove abitavano, Goon Docks), con un cast di giovani attori destinati a diventare famosi, tra cui Sean Astin e l'adolescente Josh Brolin. E ovviamente ricorderete la casa dove abitavano i nostri, fino a poco tempo fa in vendita e oggetto di pellegrinaggio da parte dei fan, che potevano visitarla. Bene, adesso la dimora, che non è piccola e si trova ad Astoria nell'Oregon, è stata acquistata, come racconta il Washington Post, per la bella cifra di 1 milione e 650.000 dollari, da un imprenditore quarantaseienne del Kansas, Behman Zakeri. Ma niente paura: non poteva finire in mani migliori, visto che l'uomo è un vero e proprio fanatico del film, su cui sembra aver improntato tutta la sua vita e prevede di ristabilire tutte le caratteristiche del film, incluso il rito del "truffle shuffle", in Italia tradotto con "Danza del ventre", che il povero Chunk è costretto a eseguire per poterci avere accesso.
Behman Zakeri, l'amore per I Goonies e il progetto di una casa... per goonies
La prima volta che l'acquirente della casa dei Goonies ha visto il film aveva 8 anni e da allora ha ripetuto la visione per più di 100 volte. A suo dire, I Goonies ha cambiato la sua vita anche per quanto riguarda l'etica lavorativa. Nel comprare la casa Zekari voleva preservare l'eredità del film: "Doveva andare ad un vero Goonie per essere sicuri che non andasse perduta", ha detto, "Se la persona sbagliata avesse comprato la casa dei Goonies che sarebbe successo se avessero fatto quello che il padre di Troy voleva fare nel film, cioè raderla al suolo e trasformarla in un campo da golf o altro? Avrebbe spezzato il cuore a troppe persone".
Da piccolo, racconta l'imprenditore, si identificò totalmente con le capacità da leader di Mikey Walsh (interpretato da Sean Astin) e imparò a memoria il suo dialogo, incluso quello che dice ai suoi amici: "I Goonies non dicono mai la parola morte". Dopo la proiezione, il ragazzino chiese ai vicini di poter esplorare le loro cantine, sperando di trovare un tunnel segreto che lo portasse al tesoro. Grazie al film (è una storia tipicamente americana, non dimentichiamolo), per comprare il videogioco, Zakeri iniziò a fare lavoretti come spalare la neve, falciare l'erba dei prati e fece il commesso in un negozio di alimentari. A 14 anni, vendeva figurine di baseball. Oggi è a capo di una società che produce figurine, la Collector's Cache, e altri oggetti sempre legati ai Goonies, oltre ad una società di escape room. Per ognuna delle sue imprese, ha un collegamento pronto col film. Nel 2013 partecipò a una festa di compleanno a Portland, nell'Oregon, e venne a sapere che la casa dei Goonies era nelle vicinanze. Con gli amici fece un centinaio di chilometri per scattare foto alla dimora, costruita nel 1896 vicino all'Oceano Pacifico e nel giugno 2015 partecipò a una visita guidata all'interno, per il trentesimo anniversario del film. In quell'occasione pare abbia pronunciato le fatidiche parole: "se pensate di venderla, mi piacerebbe comprarla".
La casa apparteneva a Sandi Preston, che l'aveva comprata nel 2001 e che scettica gli rispose "sì certo, tu e un milione di altri Goonies", non dando eccessivo peso alle sue parole. A novembre scorso la proprietà è stata messa in vendita e Zakeri ha chiamato l'agente immobiliare incaricato e gli ha parlato della sua passione. Dopo una serie di telefonate giornaliere, il 23 novembre ha ricevuto l'assenso da parte dell'agenzia. Era Thanksgiving e Zekari, che lo trascorreva coi suoi, tirò il telefono in aria e iniziò a gridare: "ho di nuovo 8 anni". Visto che il film parla di amicizia, un suo amico d'infanzia ha comprato la casa accanto alla sua. Zekari e la moglie, che vivono in Kansas, hanno intenzione di ridecorare la casa come appariva nel film. Questo vuol dire installare la teleferica che Richard "Data" Wang usa nel film e dipingere l'esterno con rifiniture rosse. In cantina vorrebbe costruire una statua di cera di Steven Spielberg, autore del soggetto del film, e ha intenzione di fare del luogo un posto aperto ai veri fan. Se come lui non riuscite a togliervi quel film dalla testa, pensate a un viaggio ad Astoria, sicuri di essere accolti a braccia aperte, ma preparatevi, prima di varcare la soglia, a fare la danza del ventre.
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