Il primo adattamento del videogioco Silent Hill nel 2006 convinse un po' tutti, sia i fan del videogioco Konami, sia chi amava un buon cinema commerciale, in grado di riuscire convincente di per sé, al di là del vantaggio di portare un nome noto. La Konami, annunciando un remake per Playstation 5 e PC di Silent Hill 2, a sorpresa ne ha annunciato anche una sorta di versione cinematografica, Return to Silent Hill, affidata al Christophe Gans che so occupò della trasposizione ben sedici anni or sono.
Return to Silent Hill, Christophe Gans torna alla regia del reboot
Return to Silent Hill si propone come un reboot cinematografico, ma allo stesso tempo un libero adattamento della trama del secondo capitolo videoludico, uscito all'epoca per PS2, Xbox e Windows: un uomo torna nella pericolosa Silent Hill alla ricerca del suo amore perduto, solo per confrontarsi ancora con i suoi mostruosi orrori, Pyramid Head prima di ogni altro (abbiamo voluto omaggiare la presenza più nota e raccapricciante della saga nell'immagine in alto, proveniente proprio dal primo Silent Hill di Christophe Gans). A quanto sembra l'idea di sviluppare contemporaneamente il remake e il film è stata di Victor Hadida, uno dei producer che nel 2006 si occupò dell'apprezzato lungometraggio: costò 50 milioni di dollari, ne incassò un centinaio nel mondo.
Purtroppo la saga non è stata fortunata al cinema quanto quella di Resident Evil della rivale Capcom: dopo la buona partenza, il successivo film Silent Hill: Revelation 3D del 2012, realizzato peraltro più in economia, incassò poco più della metà del predecessore e non è generalmente piaciuto quanto quello.
Nella presentazione qui in basso Gans spiega che vuole trovare un buon equilibrio: tra la soddisfazione dei fan e la volontà di stupirli, ma anche tra l'horror esplicito (che non mancherà!) e l'horror psicologico.
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