Chissà se Stallone e compagnia se ne stavano rendendo conto, mentre erano sul set, che quel film lì, Rambo si intitola, avrebbero segnato in maniera indelebile la storia del cinema e della cultura popolare a venire, in tutto il mondo. Forse no.
Eppure, basta quel titolo, basta quel nome (che poi è un cognome, per la precisione), e subito sappiamo tutti di cosa si stia parlando, e ci vengono in mente mille citazioni, mille riferimenti, mille scopiazzature o bonarie prese in giro.
Che poi, in realtà, quel che comunemente viene in mente, pensando a Rambo, è qualcosa che con quel primo, seminale film del 1982 ha in fondo poco a che vedere. Il Rambo della cultura popolare è quello dei sequel, quello esagerato, sopra le righe, mentre il Rambo del primo film - paradossalmente per volontà dello stesso Stallone, che volle smussare asperità e violenza del romanzo di David Morrell da cui tutto è nato, facendo di John Rambo una vittima più che un carnefice - è qualcosa di diverso.
Diretto da Ted Kotcheff, e sceneggiato da Michael Kozoll e William Sackheim assieme allo stesso Stallone, Rambo è un film bellissimo e crepuscolare, lontanissimo dalle derive fracassone dell'action che lui stesso avrebbe generato, molto attento alle psicologie e capace di fare da cerniera tra la Hollywood degli anni Settanta e quella che diventerà nel corso degli anni Ottanta.
In occasione del quarantesimo anniversario dell'uscita di Rambo, che nei cinema americani debuttava il 22 ottobre nel 1982, la Lionsgate ha realizzato questo trailer ufficiale celebrativo, che potete vedere qui di seguito.
Rambo: il trailer ufficiale per il 40° anniversario del film
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