Dopo le difficoltà dovute all'emergenza sanitaria, riapre a pieno regime il parco del cinema e della TV di Roma. Da sabato 19 marzo Cinecittà World invita i propri visitatori a ritrovare emozioni e spensieratezza nella stagione 2022 che prevede una serie di novità. Intanto nel weekend di apertura ci sarà una selezione per chi vorrà lavorare al parco con 180 posizioni aperte nei settori cast artistico, manutenzione, addetti alle attrazioni, ristorazione, negozi, telemarketing, pulizie. Mercoledì 23 marzo sarà poi il giorno della finalissima dello show di Sky Italia's Got Talent, ospitata all'interno del gigantesco Teatro 1. Ed è proprio chi entrerà a Cinecittà World nel weekend di apertura che potrà visitare lo studio e ottenere i biglietti per assistere allo show. Parliamo di questa nuova stagione del parco direttamente con l'AD Stefano Cigarini.
Dott. Cigarini, c'è un piano che prevede la trasformazione di Cinecittà World in un resort. In cosa consiste?
È progetto che è rimasto in parte congelato per ovvie ragioni e che prevede di passare nel giro di tre anni da uno a tre parchi. Il primo parco c'è ed è Cinecittà World, per il secondo parco Roma World abbiamo messo a terra su 5 ettari un versione piccola che triplicherà le sue dimensioni, il terzo parco sarà Aqua World, ovvero il parco acquatico che estenderà la zona dell'attuale Cinepiscina per diventare un'area indipendente. Tre mondi, dunque, tutti con la stessa infrastruttura logistica, tutti con lo stesso parcheggio e con gli accessi adiacenti. Con un offerta che teoricamente copre tre giorni, possiamo costruire esperienze di permanenza con soggiorno incluso.
Il parco principale intanto si arricchisce di offerte per i visitatori.
Sì, con tre attrazioni diverse. Lo dico subito in anticipo, non si tratta di attrazioni che sposteranno il divertimento in Italia, perché non ci sono in questo momento le condizioni né le disponibilità economiche per fare qualcosa di grande, però proseguono il percorso che noi annualmente facciamo per migliorarci. La prima si chiama Saltopazzo, un trampolino per lanciarsi in caduta libera da 7 metri di altezza, la seconda è il Giardino degli Dei, un sentiero con tanti materiali e oggetti di scena di film (tra cui Il gladiatore e No Time to Die) che è di fatto un museo del cinema a cielo aperto. La terza novità si chiama Paradiso ed è un Lazy River, un fiume lento, un attrazione che esiste nei parchi acquatici che consiste nel sedersi in un ciambellone e lasciarsi cullare dalla corrente in mezzo alla vegetazione.
Il progetto Smartpark, che facilita l'esperienza del pubblico di cui abbiamo parlato nei mesi scorsi, come procede?
Lo abbiamo completato. Ammetto che è un mio pallino fin dal primo giorno. Ore tutte le attività esistenti a Cinecittà World si possono prenotare direttamente dallo smartphone che diventa di fatto il telecomando della giornata al parco. Questa idea nasce come miglioramento generale della customer experience, è stata accelerata dal Covid, ma noi l'abbiamo pensata sempre in termini di servizio per l'utente. Senza scaricare app, dal nostro sito si possono fare una serie di cose che hanno anche gli altri parchi in Italia, come acquistare il biglietto, altre che questa maniera così evoluta le abbiamo solo noi. Comprare il biglietto del parcheggio, cibo e bevande scegliendo cosa, dove, come e quando mangiare. Esempio: sto per fare la montagna russa e decido che voglio mangiare la lasagna al tavolo 10 del ristorante Roma alle 13:45. Ecco, mi siedo al tavolo a quell'ora e il cameriere mi porta quello che ho ordinato senza che ci siamo mai parlati. Poi, ovviamente, alle attrazioni posso prenotare il mio ingresso saltando la coda. Queste e altre attività hanno il vantaggio di essere svolte in maniera intuitiva dall'utente, ed è molto più facile farlo che spiegarlo adesso a parole.
Un'altra novità sono le aperture notturne. Perché siete andati anche in questa direzione?
Uno dei settori che ha preso più bastonate negli ultimi due anni è quello delle discoteche. Noi abbiamo rapporti con loro perché abbiamo fatto spesso delle one night e delle serate per Capodanno. È iniziata una dialettica interessante per cui abbiamo convenuto parallelamente su un fatto, che per costruire un modello di business sostenibile sul lungo periodo, servono scatole più grosse e degli approcci al divertimento notturno che non siano ghettizzati. Mi spiego: se io ho una discoteca a Testaccio che tiene pigiate 500 persone e lo Stato mi dice che non posso farne entrare più di 250 per il distanziamento, io non terrò mai in piedi il mio business. La fascia del mio pubblico si restringe e i consumi sono destinati a diminuire, anche sul lungo periodo perché, se si guardano le statistiche demografiche, in Italia da 20 anni a questa parte si fanno meno figli. Oggi ci sono meno 18enni che 50enni, domani ci saranno meno 14enni che 18enni. Si dunque verso un pubblico che è destinato a diminuire. Bisogna allora rompere questo schema. Facciamo discoteche in luoghi che non sono discoteche, che hanno degli spazi talmente grandi che possiamo permetterci le oscillazioni di presenze presenti e future. Andiamo poi a recuperare una tipologia di pubblico che non considerano più il prodotto notte, che lo trovano distante e inarrivabile. Tutto questo combinato, ci ha portato a pensare di aprire per tre serate fisse a settimana, martedì sera, sabato sera e domenica sera. Il martedì ci sarà l'Aperò, qualcosa che già esisteva in un locale di Anzio e che si trasferisce a Cinecittà World. Il sabato ci sarà la serata Techno Farm, che già esisteva in due locali romani e che si trasferisce da noi. La domenica invece faremo un esperimento, il Raggaeton Pool Party con un format che importiamo da Ibiza in cui l'evento discoteca inizia alle 5 del pomeriggio.
Tra le tante novità c'è qualcosa che rimane invariato. Nonostante il costo della vita sia aumentato, i prezzi dei biglietti di Cinecittà World sono sempre gli stessi.
Abbiamo pensato di avere un senso di responsabilità da mettere in campo. Ci siamo chiesti che cosa ci azzecchiamo noi con questi due anni di vita complicata... due anni di pandemia, una guerra appena iniziata... e la risposta che ci siamo dati è che noi abbiamo il dovere di provare a riportare le persone a vivere un po' di sana felicità, di gioia, di condivisione e di voglia di stare insieme, soprattutto per i ragazzi e i bambini. Abbiamo quindi deciso di fare una serie di sforzi, anche di investimenti in attrazioni future, mantenendo lo stesso catalogo prezzi e assorbendo noi gli aumenti dei costi che ormai conosciamo tutti. Inoltre il biglietto di accesso ai Musei Capitolini e agli altri musei della rete civica del Comune varrà come biglietto di accesso a Roma World. Si parla tanto di come far ripartire il turismo di Roma e in particolare della mancanza delle seconde visite, perché che si sia il Colosseo lo sanno tutti, ma lo si vede una volta nella vita e il tempo medio di permanenza del turista è di due giorni e mezzo. Una cosa ridicola, è meno di Las Vegas o Berlino che sono città che hanno offerte decisamente minori. Qualcuno deve mettere in campo degli stimoli potenti. Allora il turista arriva, entra nei musei e con quel biglietto può visitare un parco gratis, tra le righe lo si invita a dedicare un'altra giornata a Roma che significa probabilmente un'altra notte in albergo, un'altra cena in pizzeria un'altra corsa su un mezzo di trasporto della città.
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